[Mi chiamo Anna, e ho 16 anni.
Quella che vi racconto qui, è la storia di una persona che si è dovuta riprendere la sua vita: questa è la mia storia.]
Ti ho visto per caso a scuola.
E da quella volta non sono più riuscita a dimenticarti.
Dal capitol...
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È un pomeriggio molto caldo ed umido ed io sono in dormiveglia, mi sto per svegliare a cause di persone che sento discutere tra loro ad un tono di voce abbastanza elevato. Apro gli occhi per vedere cosa stia succedendo e per sapere chi sono i protagonisti di quello che sembrava un litigio abbastanza acceso. Vedo Chen davanti a me, penso di essere impazzita, spero di essere impazzita, voglio tornare a dormire immediatamente. Invece era seriamente lui, mentre gesticolava per accompagnare le parole che rivolgeva contro l'altra persona, contro...Marta. "Vattene!" "Io non me ne vado, lei tornerà ad essere mia, e solo mia, come una volta.O sarà peggio per te, ma soprattutto per lei, credimi. Finirete male entrambe se Anna non tornerà a stare con me, quindi stai zitta stupida lesbica." "Ti ho detto di andartene, lei ora sta con me e siamo felici insieme, lasciaci stare!" "Lasciaci stare tu, una volta stavamo bene, eravamo davvero felici prima che arrivassi tu, lei mi amava, si vestiva come volevo io e faceva tutto quello che le dicevo. Questo è amore." "Questo non è amore. Tu non la ami, lasciala stare.Tu vuoi solo rovinarle la vita, e lo hai già fatto per abbastanza tempo quindi una volta per tutte, fai come ti dico e vattene, o ti denuncio e tu sai benissimo che posso dopo tutto ciò che hai fatto." "E va bene, me ne vado, ma non finisce qui!" Ho il cuore che va a mille, ho tantissima paura di quello che sta succedendo e io non posso fare niente se non guardare ciò che sta succedendo proprio davanti a me, vorrei diventare cieca e sorda una volta per tutte. Vedo Chen avvicinarsi a Marta, darle una pacca sul sedere e dire che ha proprio un bel sedere, peccato che sia lesbica. Sono gelosa ma so che a Marta non potrebbe mai piacere un tipo come lui, quindi mi limito ad urlare a Chen di andarsene e non tornare più mentre lui si gira verso di me e fa una faccia scocciata. "Marta..." sussurro piangendo, mi sento ancora una volta inutile per non aver potuto reagire, per non avere potuto difenderla. Mi viene incontro e si siede sul mio lettino, assicurandosi prima di avere chiuso bene la porta della mia stanza. "Anna, stai tranquilla, è tutto okay. È finita, nessuno potrà rovinare ciò che si è costruito tra di noi, figuriamoci uno stupido ragazzino. Io...ti amo.Ti amo davvero tanto, sei tutto per me." "Penso di amarti anche io...davvero molto." Mi abbraccia, mi stringe forte a sé. Ripenso alle sue parole mentre sono ancora tra le sue braccia e sento il suo buonissimo profumo di camomilla, era sicuramente l'odore dello shampoo che usava e che mi piaceva tantissimo: "Sei davvero tutto per me." E, in effetti, anche lei era tutto per me, tutto ciò che mi era rimasto, e avevo così tanto paura che se ne sarebbe andata anche, come lentamente avevano fatto tutte le persone che mi avevano detto di tenere moltissimo a me. La stringo forte, come se volessi tenerla con me per sempre, senza mai lasciarla andare.