[Mi chiamo Anna, e ho 16 anni.
Quella che vi racconto qui, è la storia di una persona che si è dovuta riprendere la sua vita: questa è la mia storia.]
Ti ho visto per caso a scuola.
E da quella volta non sono più riuscita a dimenticarti.
Dal capitol...
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Gliel'ho detto ieri. Eravamo a scuola in un corridoio dove non passa mai nessuno, e ho deciso di cogliere l'occasione per togliermi questo enorme peso. Avevo il cuore che batteva a mille, ero agitata. Ma poi gliel'ho detto. Tutto ciò che pensavo, ogni minimo dettaglio, e mi sono sentita subito meglio. Invece lui era così arrabbiato... Mi guardava con quegli occhi fissi, immobili, come di ghiaccio. Erano puntati su di me, mi guardava dritto negli occhi. Avevo paura di come avrebbe potuto reagire, e non potevo avere altro che ragione. Mi ha detto che prima o poi mi sarei resa conto di essermi sbagliata, e che sarei tornata da lui. E, prima di andarsene, si è avvicinato e mi ha dato uno schiaffo sulla guancia destra. Poi se n'è andato, borbottando qualcosa. Sono rimasta lì, da sola, perplessa. E mi sono lasciata andare, presa dalle emozioni e dai mille pensieri. Dalla paura, dalla delusione, e da quella sensazione di libertà che volevo tornare a provare e che ero appena riuscita a riconquistare. Non mi importava di quello schiaffo, era l'inizio della mia nuova vita, ero finalmente libera. "Ce l'hai fatta", mi dissi. Tornai in classe, e i miei compagni mi chiesero cosa mi fosse successo. "Niente, ho solo sbattuto contro una porta." Sospirai.
