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Primo passo:
Trovare il paziente

Mordiccio il tappo della penna mentre la professoressa di scienze umane continua a parlare di Piaget e Vygotskij e le loro varie teorie sulla vita e linguaggio del bambino

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Mordiccio il tappo della penna mentre la professoressa di scienze umane continua a parlare di Piaget e Vygotskij e le loro varie teorie sulla vita e linguaggio del bambino.
Ancora mi chiedo come sono riuscita a sopravvivere per tre anni ad una prof fissata col suo mondo immaginario e che si concentra solo su un argomento ignorando completamente il programma scolastico.

Non so come o perché, ma quel giorno aveva piani diversi per finire quella lezione.
Posa il pennarello rosso, con cui stava scrivendo alla lavagna, sulla cattedra e si siede.

«Bene ragazzi, ho deciso di assegnarvi un progetto.»
In quel momento tutta la classe alza gli occhi da quello che stava facendo, ovvero guardare i profili instagram sul telefono o altre cose che non riguardano certo stare attenti alla lezione; infatti io stavo scrivendo altro sul quaderno.

«È molto semplice e anche divertente, l'unica cosa che dovete fare...»
«Scusi! Ma questo lavoro si può fare in gruppo o a coppie?» Chiede una ragazza dall'ultima fila con la mano alzata.
«No Sonia, è un lavoro individuale.» Dice già esasperata la prof.
«Sicura?» Continua la ragazza.
«Si, non copierai da nessuno dei tuoi compagni sta volta.»
«Ma quando mai ho copiato?» Chiede facendo produrre a tutti noi delle risate.
«Ecco.» Dice infine la prof sentendo le nostre risate.

«Comunque, il progetto consiste nel prendere una persona: puó essere un vostro conoscente, un vostro parente, il vicino di casa o perfino uno sconosciuto, e analizzarlo cercando di trovare delle stranezze nel comportamento e teorizzare delle soluzioni.»

Alcuni iniziano già a lamentarsi e non gli do nemmeno torto.
La campanella suona, facendo zittire quelli che si stavano lamentando.
Ci alziamo tutti dal nostro posto, prendiamo le nostre cose e ci dirigiamo in massa fuori dall'aula.

«Un'ultima cosa: avete tempo fino alla fine della scuola, ovvero giugno, e voglio tutto il procedimento e le teorie scritti su carta con i risultati finali.»
Usciamo dalla classe ognuno diretto alle lezioni successive.

🆗🆗🆗

Chiudo l'armadietto dopo aver preso il libro di Storiagrafia e mettendolo nel mio zaino blu scuro.

«Mi chiedo perché la prof ha avuto l'idea di fare questo progetto.» Dice Silvia Woods, una mia compagna di classe, appoggiata sugli armadietti alla mia sinistra.
«Che poi è anche strano, siamo solo al terzo anno non abbiamo fatto neanche tanto per improvvisarci psicologi, non siamo ancora andate in stage.» Continua un'altra mia compagna di classe: Camelia Trevis.

«E poi la fine della scuola è tra quattro mesi...ora ditemi come cavolo facciamo a trovare qualche paziente!» Concludo incrociando le braccia al petto e appoggiando la schiena sugli armadietti come Silvia.

The Heart Of The Storm {Shawn Froste}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora