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Luca, adesso, ha quattro anni.

E indovinate un po' cosa è successo?

Sì. Esatto. Sono incinta.

Da esattamente sette mesi...non c'è niente di programmato in tutto questo, semplicemente è capitato.

Quando l'ho detto a Fabrizio è scoppiato a piangere. Non l'avevo mai visto piangere, né di gioia né di tristezza.

In questi anni, da quella lontana estate, mi è sempre stato accanto. Non mi ha mai lasciata sola.

Certo, qualche discussione ogni tanto c'è stata. Ma niente di serio...tutto si è aggiustato. L'amore va oltre tutto, oltre la gente.

Ermal e Silvia si amano come dal primo giorno, quando si conobbero a Milano.

Quando l'ho detto a loro, anche Silvia si è commossa. Ermal ha sorriso e poi mi ha stretta tra le braccia...forte forte, come solo lui sa fare.

Mentre mi abbracciava ho pianto. Ho pianto perché vorrei che la vita che sto vivendo qui e ora è una vita che vorrei durasse per l'Eternità.

Sono troppo felice, vorrei sempre tirare verso di me il filo della felicità per lottare con la vita che, qualche volta, prova a tirare via da me questo cordone ombelicale che trasporta l'unico nutrimento di cui ho bisogno: l'Amore.

Ma ci sono tante persone che mi aiutano a tenere questo filo.

Fabrizio, Ermal, Silvia, il piccolo Luca, mia nonna.

Anche mia nonna deve essere felice per ciò che sto vivendo.

Certo, avrei voluto averla accanto fisicamente, ma lei non ci può essere materialmente così mi ha lasciato tanti angeli custodi.

Non sappiamo il sesso del bambino, vogliamo scoprirlo al momento della nascita...Sarà una sorpresa per tutti noi, come è stata una sorpresa il mio amore per Fabrizio.

Mentre penso queste cose io e lui siamo sdraiati sul divano.

"Amore, a cosa pensi?" Mi chiede lui, mentre mi accarezza i capelli. Sono cambiate tante cose in questi anni, tranne il suo modo docile, amorevole e rassicurante di accarezzarmi.

"Niente...sai, vorrei che tutto questo non finisse mai. Ho paura, anzi, sono terrorizzata che la felicità che sento grazie all'amore che provi per me possa volare come vola via una bolla" dico, con il cuore pesante.

"Amore...ricordi cosa ti avevo promesso, quattro anni fa? Che ti avrei amata all'Infinito. E tu mi dicesti lo stesso...ricordi?"

"Sì...come dimenticare" dico io.

"Allora, facciamo così. Rinnoviamo le nostre promesse. Al mio tre, ci abbracciamo e ripetiamo ciò che l'altro deve fare, ciò che ci siamo promessi di fare reciprocamente" propone lui, con gli occhi sicuri e allo stesso tempo deboli di chi ama davvero.

"Va bene." Approvo io, sedendomi come lui sul divano.

"Uno, due...tre" conta lui.

"Amami, da ora all'Infinito" ci diciamo a vicenda, tenendoci strette le mani e mantenendo un contatto visivo a dir poco magico.

Ci abbracciamo e il mondo attorno a noi scompare.

Non c'è più niente, solo io, Fabrizio e la nostra piccola creatura.

E così sarà, per sempre...o almeno, fino a che il Destino vorrà.

FINE

Nota autrice
Ehi lettori! Vi aspettavate che il cinquantesimo capitolo fosse l'ultimo? Io no! Comunque, se volete leggere qualcos'altro di mio sto scrivendo una storia con il nostro caro riccio...ma non vi dico altro! Vi aggiornerò quando sarà online! Detto questo, vi ringrazio per la meravigliosa avventura che abbiamo vissuto insieme. Siete dei perfetti compagni di viaggio, vi voglio bene.❤
Adesso, però, è arrivato il momento, per me, di andare. Ci sentiremo tra pochissimi giorni, non temete! Ah, e se dovete chiedermi qualcosa fate pure...qualsiasi cosa (tranne spoiler sulla nuova storia! :P)!
Baciniiii,
Martina

Amami, da ora all'infinito - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora