26 - Come mondi lontani

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...continua
Lydia

"Noah mi afferra per il polso e mi trascina via con tutta la forza di cui è capace. Mi ritrovo con la schiena al muro, la testa che sbatte così forte da perdere quasi conoscenza. Melanie mi guarda male, poi mi fa vaffanculo con il dito medio e bacia Noah con passione, limonano, si spogliano, poi si toccano e si distendono su un letto, mentre continuano a baciarsi. Tutto davanti a me. Il mio amore muore, come un soffio d'aria, anche se è lì a marcire. "

Mi sveglio, sudata, con i respiri affannosi, in una stanza che non conosco e in preda all'agitazione. <<Finalmente ti sei decisa ad aprire gli occhi>> Paul si siede di fianco a me nel letto. Paul? Perché mi trovo in un posto sconosciuto con lui?
<<Perché sono qui?>> mi guardo attorno non sapendo dove sono nè che ore siano.
<<ti ho trovata a vagare dappertutto in piazza mezza ubriaca e fumavi>> Sorride con compassione.
Ora ricordo tutto. Tutto, proprio tutto.
<<Ah...>> non so che dire <<ti ho detto cose strane?>>
<<Nono tranquilla. Però mi sembravi triste. È successo qualcosa?>> oddio nono. Fermiamo il tempo.
Oh mio dio.
Sto parlando con Paul White?
Cosa? Devo ancora realizzare questa situazione...ceh io sono a casa sua? Sul suo letto?
<<Non mi va di parlarne>>
Mi giro verso l'orologio. Sono le 23 di sera?! E i miei genitori? Che cazzo dico a loro??
<<Hanno chiamato i tuoi, non ho risposto, ma ho mandato un messaggio a tua mamma fingendo che fossi tu e le ho detto che saresti andata a dormire da Alice, quella che tutti chiamano Gesù. Sarà furibonda, ma non sapevo che altro fare. E se te lo stessi chiedendo, non ho sbriciato cose sul tuo cellulare>> per fortuna che Paul conosce Alice.
<<Grazie mille>> per fortuna esiste lui. E dico proprio PER FORTUNA.
Però come lo spiego ai miei?
Mi sono messa in un altro bel casino.

Passiamo la serata a guardare le prime cose che trasmettono in tv, poi ci mettiamo a chiacchierare sulla scuola e su cazzate. Lo conosco, ci parlo a volte a teatro -un laboratorio pomeridiano che facciamo insieme- ma è di quinta e probabilmente non lo vedrò mai più fra un mese. Che tristezza...
<<Qui fanno vedere un documentario, qui parlano di politica, qui fanno un film poliziesco...pff>> sbuffa, poi si ferma su un canale <<e qui fanno cinquanta sfumature di grigio>>
<<Figo>>
<<lo vuoi guardare?>> mi chiede sorpreso. Ush non ho mai notato quanto è sexy con il ciuffo sparato all'aria.
<<Se vuoi...>> dico indecisa, non è che guardare un porno con lui sia proprio una cosa che mi metta a mio agio.
<<Io l'ho già visto>> butta lì.
<<Anch'io>> rispondo distendendomi sul divano.
<<Non sapevo ti piacessero questi generi>>
<<Ora lo sai>>
Così ce lo vediamo fino alla fine. Più che guardare il film -che ho rivisto per tipo 5 volte nella mia vita- non ho fatto altro che osservare lui. Spero non se ne sia accorto.
E arrivano le due di notte. Lui si è addormentato sul divano e io invece non riesco a dormire...penso ancora a come è andata a finire con Noah, a quanto mi dispiaccia. E se fosse davvero colpa mia?
Non avrei dovuto fare sesso con lui, ma forse se non l'avrei fatto probabilmente starei male ugualmente.
Quindi siamo sempre al punto di partenza.
Noah non è uno che si incazza per le cose, è abbastanza superficiale, anche se a volte vorrei che provasse a metterci più compassione. In ogni caso condivido la sua scelta...penso abbia fatto bene a scegliere Melanie. Penso sia meglio sia per me. Sia per loro. Sia per lui.
E ancora non riesco a capire cosa provo per lui...

𝐅𝐮𝐜𝐤 𝐋𝐨𝐯𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora