5 - Cole

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21 aprile 2016
Lydia

Mi sveglio aprendo pian piano un occhio. Vedo tutto sfocato così decido di alzarmi dal letto per capire se sto sognando, una volta in piedi riesco a mettere tutto a fuoco, e ci metto un po'per capire che non mi trovo nella mia vera camera, ma in una delle stenze del convento delle suore.
<<Iris!>> la chiamo risedendomi sul letto, fa freddino al mattino in mezzo alle colline toscane.
<<È...?>>balbetta mezza assonnata.
<<Che ore sono?>> chiedo anche se non può darmi nemmeno lei una risposta dato che l'orologio non lo abbiamo.
<<Che ne so>> sbadiglia e si mette a sedere nel letto come me. Le suore non usano orologi? Useranno ancora i metodi all'antica sul guardare la posizione del sole.
<<Guardando la luce del sole sembrano...le sei del mattino>> guarda verso la finestra dove penetra una luce fioca.
<<Dobbiamo essere pronti per la colazione entro le sette e mezza>> riferisco un po' insicura.
<<Davvero?!>> esclama come se i professori non lo avessero ripetuto trecento volte prima di andare a dormire.
<<Sì! Idiota!>> ridiamo entrambe e iniziamo a vestirci e a prepararci...chissà magari sono già le sette.
Con la poca luce che c'è qua dentro si fa fatica a vedere, anche perché le finestre sono alte e non possiamo nemmeno ammirare il paesaggio.
<<Non credi ci sia poca luce?>> chiedo irritata dal buio
<<Accendi la lampada>> cerca una motivazione valida.
<<Sprechiamo per niente>>
<<E allora restiamo al buio>> continua a spazzolarsi i suoi capelli biondi mentre io escogito una soluzione.
Le finestre alte non fanno venir dentro molta luce perché ci sono le tende...Le Tende!!
Prendo un bastone lungo (non ho idea di cosa ci facesse lì) e comincio a spostare le tende.
<<Ma che stai facendo?>>
<<Faccio luce>>
Continuo a spostare la tenda, ma è inutile non si muove più.
<<Vengono dentro le zanzare!>> urla Iris mentre una zanzara svolazza qua e là con il suo zzzzzz.
Per sbaglio tiro troppo la tenda e la tenda si strappa...ops
<<Ecco, e ora?>>
<<Era già così...e poi...>> rimetto a posto il bastone facendo finta che non sia successo nulla.
<<Stupida>>mi dice guardandomi con un sorrisetto
<<Stupita*>>la correggo, anche se in questo caso, la correzzione non avrebbe senso. Non sono per nulla stupita, (È una specie di gioco che facciamo noi: quando una dice "stupida" l'altra deve dire "stupita"...non so che senso abbia ma ci diverte).
Questo è stato uno dei momenti più divertenti di tutta la gita.

Avete presente quando sentite nostalgia di qualcosa? Quando ti aspetti che tutto vada male ma in realtà è meglio di quanto ti aspettassi e alla fine ti penti di non esserti divertita al massimo in quel momento?
Ecco io ho provato questo.
La gita era finita...è stata una gita meravigliosa (escluse le visite alle chiese) e ho paura che una come questa non si ripeta più.

Stiamo tornando a casa dalla Toscana : da Arezzo a **  ci sono ben 342 km...mica pochi.
'Sto maledetto gioco dell'Obbligo o Verità sta scassando le palle, ma sembra non annoiare nessuno apparte me. Volete sapre che cosa ho risposto a quella maledetta domanda del "chi mi piace"?
Mene, Edward. Quel tipo non mi piace per niente, non dico che sia un antipatico di prima categoria, è simpatico e divertente. La risposta non l'ho data io...l'hanno data gli altri e io ho annuito a caso così tanto per mettere fine a questa cosa una volta per tutte.
E che questa domanda si seppelisca sotto terra. So per certo che Edward ha una cotta per me dalla prima media, non lo da a vedere perché sa che io non ricambio, anche se non era brutto, era abbastanza carino.
Insomma per me sembravano tutti noiosi e patetici. Vedevo i ragazzi come un'arma per farmi soffrire, infatti evitavo di farmi piacere qualcuno apposta per fidanzarmi.
"Prevenire è meglio che curare" mi ripetevo.
Non era il mio obiettivo avere esperienza con tipi diversi come facevano tante delle mie compagne; avevo deciso che se ne valeva la pena rischiare con una relazione avrei aspettato quello giusto, che mi avrebbe fatto davvero battere il cuore, fino ad allora sarei rimasta nel mio mondo, da sola.

***

Andare ad Arezzo è stata la cosa più bella che mi potesse mai capitare. È grazie a questa gita che è iniziato il Tutto, ma quale tutto?
Ammetto non c'è mai stato davvero un tutto, tranne che nei miei sogni. In ogni caso...è grazie alla gita che ho "conosciuto" lui.
Se non fosse stato per l'Obbligo o verità non ci sarebbe stato nulla.
Dopo esser rincasati dalla gita, noi ragazze ci siamo messe a messaggiare su whatsapp per ore...dopo la gita siamo tutti stanchi e la voglia di studiare la abbiamo lasciata in tangenziale.
Siccome noi nel gruppo delle ragazze della 2^B messaggiamo di cose varie, quella sera ci siamo fatte questa domanda...
<<Chi è il più figo della scuola?>>
Aspetto un po'per vedere chi risponde e poi finalmente mi arriva un immagine di un ragazzo figo.
<<Questo è Ben>> mi arriva la risposta da Maya...sì è carino ma non è un granché: capelli mori e lisci, occhi scuri...bah
<<Questoo>> dice Eliza inviando la foto del ragazzo con il cappello blu. Quello che ha fatto l'Obbligo o Verità con Brice, Maya e Eliza.
<<Non è tanto bello>> rispondo, anche se in realtà era fighissimo e i suoi occhi azzurri mi ispiravano come non mai.
<<Ma che diciiiiiii, sei scema?>> mi insulta Maya, ribadendo che era davvero un figo con la F maiuscola.
Vanno avanti per ore a dirmi che il ragazzo-con-il-cappello (ormai per me si chiamava così) è uno strafigo così mi tocca convincermi che sia così.
Infatti mi convincerò, anche troppo.

È da qui che è iniziata questa specie di "ossessione", a fine seconda non ci facevo molto caso. Quel ragazzo-con-il-capello era carino, lo avevo ammesso, ma non era una cotta, semplicemente un'ossessione.

***

Era un giorno di giugno 2016...non ricordo di preciso che giorno della settimana fosse, ma questo non è che importi molto.
In ogni caso, i prof iniziavano già a scassare le balle con i loro maledetti "esami di Stato" che ci sarebbero stati in terza l'anno prossimo. Io, e la maggior parte degli alunni del mondo, cerchiamo di non pensarci mai durante l'anno, ma poi quando arriva maggio...ci scandalizziamo e sicuramente io entrerò in un periodo di ansia pazzesco.
A dove ero arrivata con la storia?
Ah sì...questo benedetto giorno di giugno:
Stavo camminando per il cortile con le mie amiche e dopo aver finito la nostra merenda, ci siamo sedute insieme a Maya e Eliza nel muretto vicino a una boscaglia...una posizione molto interessante: gli altri non ti vedono, perché sei dietro al cespuglio, ma tu vedi gli altri, e poi sei anche comodo e seduto. Meglio di così.
Ci siamo sedute insieme a loro, e dopo qualche minuto è passato il fantastico e fighissimo ragazzo-con-il-cappello e Eliza e Maya si sono agitate e hanno iniziato a dire -oh ma che figo- -hai visto oggi che bello?- -ha messo gli occhiali?-. L'ultimo particolare non lo avevo notato...stava abbastanza bene con gli occhiali.
Così (solo per farmi vedere) ho sclerato anch'io insieme a loro, facendo vedere di provare un po' di interesse per quell'essere umano dal cappello blu.
Beh è da lì che è cominciato tutto....da quel momento non me lo sono più tolto di testa.
Gli scassavo le balle su Ask, lo riempivo di domande, volevo sapere ogni cosa di lui. Tutto.
Ma poi...arrivò un giorno in cui io e la mia stupida mente abbiamo deciso di inviargli un messaggio, e da lì pensavo di aver avuto un occasione per provarci con lui. Sapevo che non era qualcosa di forte, non lo conoscevo e le mie amiche sapevano benissimo che era uno stronzo, eppure volevo tentarci.
Se mi fossi fermata prima non mi sarei rovinata la vita e non avrei perso tempo con uno così...

(E quel ragazzo...era Cole) una tra le prime cause dei miei 'demoni'

𝐅𝐮𝐜𝐤 𝐋𝐨𝐯𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora