Capitolo 18

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Aveva accettato di prendere parte a quell'evento solo perché non sapeva cosa altro fare. Erano giorni che se ne stava chiusa in casa a rimuginare su quanto successo e ogni volta non faceva altro che arrabbiarsi contro quella stupida che non riusciva ad andare oltre il suo desiderio. Aveva pensato e ripensato per trovare un modo per farle capire che lei non era la persona giusta, che la stava usando ma non era riuscita a trovare nulla, perché sapeva benissimo che, qualsiasi cosa avrebbe detto o fatto, l'altra non l'avrebbe mai ascoltata, creduta.

Quando aveva deciso di venire da lei, lo aveva fatto solo per vedere come stava, come si erano evolute le cose tra di loro. Di sicuro non si aspettava di ritrovarla completamente succube di quella donna, che anche se continuava a restare con il suo uomo, non disdegnava le attenzioni dell'altra. Ed era proprio per quel motivo che aveva deciso di dichiararsi, di farle sapere i suoi sentimenti, aveva sperato che avrebbe aperto gli occhi.

E invece l'aveva completamente persa.

-Allora che te ne pare? -

La voce del cugino la distolse dai suoi pensieri.

Si voltò verso di lui e gli sorrise grata: sapeva benissimo che avrebbe potuto accompagnarsi a qualsiasi altra donna ma aveva chiesto a lei di fargli da accompagnatrice solo per risollevarle il morale. Dopo essere stata rifiutata non solo come amante ma anche come amica, aveva pensato di tornarsene a casa ma poi il pensiero di dover giustificare il suo ritorno anticipato l'aveva fatta desistere, portandola a stanziare dal cugino, che l'aveva accolta senza chiedere spiegazioni.

Si guardò intorno, vedendo solo ora tutte quelle persone in abiti eleganti e costosi che parlavano e ridevano perfettamente a loro agio.

-Bello- rispose, continuando a guardarsi intorno.

Tetsu era di qualche anno più grande di lei ed era un dottore che da poco era entrato nell'equipe di un affermato cardiologo. Aveva lavorato sodo per raggiungere quel traguardo ed era felicissima per lui ma proprio non riusciva a comprendere come il suo lavoro, che consisteva nel salvare vite umane, fosse in qualche modo collegato con questo mondo mondano, dove i soldi erano alla base di tutto.

-Dai vieni che ti presento qualche bel dottorino- dichiarò, afferrandola per un braccio e trascinandola verso un gruppo di persone.

-Tetsu? - lo richiamò, facendo pressione per indicargli di fermarsi.

-Cosa? - chiese voltandosi, sorridendole quando notò la sua aria contrariata -Non preoccuparti ci sono anche delle dottoresse, avrai ampia scelta- sussurrò, abbassandosi per avvicinarsi a lei e non farsi sentire da qualcuno.

-Ma sono tutti dottori?- chiese, tornando a guardarsi intorno.

-No, ci sono anche i dirigenti dell'ospedale, i fornitori, i donatori...tutta gente che conta- rispose, tornando a fronteggiarla.

-I donatori?- chiese perplessa.

-Sì sono perlopiù pazienti che per garantirsi un'attenzione in più fanno donazioni all'ospedale-

-Ma davvero?- chiese sbalordita -ma è...-

-Dai vieni che ti presento i miei colleghi- la interruppe il cugino, allontanandosi da lei, costringendola così a seguirlo.

Si fermarono accanto a un gruppo di persone tutte vestite elegantemente che parlavano tra di loro.

-Oh guarda chi ci degna della sua presenza-

Sorrise nel vedere suo cugino interagire con tutte quelle persone, invidiandolo un po' per la sua capacità di riuscire ad integrarsi con persone così diverse da lui.

Friends or Lovers?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora