Capitolo 21

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Quando aprì gli occhi la prima cosa che vide fu la luce del sole che, dalla finestra aperta illuminava la stanza, facendole intuire che fosse ormai mattino inoltrato. Lasciò vagare lo sguardo nella camera immersa da un disordine inusuale.

Quella che una volta era stata una camera sempre ben ordinata, ora sembrava un campo di battaglia dove la biancheria di Michiru si mischiava alla sua, e dove i vestiti regnavano sovrani.

La sera prima, esauste da tutto quello che era successo, avevano rinunciato a far entrare i suoi abiti in un armadio già stracolmo, preferendo lasciar perdere, così dopo aver cenato con una pizza, sedute sul divano mentre guardavano un film, si erano ritirate in camera, lasciandosi cullare dall'oscurità della notte, una tra le braccia dell'altra.

-Ti sei svegliata- si avvicinò al letto.

-Da quando sei sveglia? - le afferrò la mano e l'attirò a sé.

-Sono solo andata in bagno-

-Sdraiati al mio fianco-

-Haruka sono le nove- cercò di protestare, ma assecondandola contemporaneamente, sdraiandosi al suo fianco, appoggiando la testa sul cuscino a pochi centimetri da quella della bionda.

Allungò la mano e delicatamente le sfiorò la pelle violacea attorno all'occhio -Hai proprio un brutto livido-

Il giorno prima, in un tacito accordo avevano entrambe evitato di parlarne, anche se ogni volta che il suo sguardo si era posato su quell'occhio aveva dovuto far ricorso a tutta la sua volontà per non dire nulla.

-Sto bene- rispose, spostando impercettibilmente la testa per allontanarsi dalle sue dita.

Aveva evitato di specchiarsi, aveva costretto i suoi pensieri a non tornare a quell'occhio e a quello che rappresentava.

-Sei sempre stata così delicata-

-Smettila, Haruka-

-Volevo solo essere romantica- affermò, afferrandole la nuca e avvicinando il viso al suo, fino a sfiorarle il naso con il suo -ho capito l'effetto che ti fa-

Come aveva capito l'effetto che le faceva pararle del suo occhio.

-Ah sì? E dimmi cosa hai capito? -

-Che ti piace- bisbigliò, avvicinandosi a lei anche con il corpo -ti eccita- continuò, lasciandole andare la nuca per afferrarle il fianco e stringerla a sé, facendo intrecciare le loro gambe nude.

-Mi sa che non hai capito bene-

-Vuoi dirmi che non sei eccitata? Che se ora ti tocco non ti trovo bagnata? -

-Quello è perché siamo appiccicate- affermò, muovendo leggermente il bacino -è questo che impazzisce quando fai la romantica- dichiarò, poggiandosi una mano sul cuore.

Le lasciò andare il fianco per appoggiare la mano sulla sua e sentire il suo cuore battere furioso contro le sue dita. Appoggiò la fronte su quella di Michiru e chiuse gli occhi, lasciandosi trasportare dall'emozione di quel momento

-Ho una voglia matta di baciarti- le sussurrò, continuando a tenere gli occhi chiusi e la mano sul cuore.

-Fallo-

Aprì gli occhi per specchiarsi in quelli azzurri dell'altra, come per essere sicura che l'altra lo volesse davvero.

-Non hai bisogno di chiedermelo, Haruka. Baciami-

Si avvicinò lentamente alle sue labbra non avendo la forza di controbattere a quelle parole. Avrebbe voluto dirle che non era sicura di riuscire a fermarsi, che dopo l'aggressione di Toy voleva darle il tempo per... sapeva di doverle dare del tempo, ma...

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