Prologo.

2.7K 66 3
                                    

Le immagini scorrevano a ripetizione sullo schermo del mio cellulare, le guardavo con attenzione per poter cogliere ogni dettaglio che magari non avevo colto la volta precedente che le avevo osservate. Mi sentivo cantare quella canzone a ripetizione per poi sentire annunciato il mio banco assegnato. Riuscivo a provare ancora la stesse emozioni, la stessa gioia che avevo provato esattamente circa due mesi prima. Il cielo era di un azzurro strano quella mattina, il sole splendeva ma qualche nuvola cercava abilmente di nasconderlo e mentre mi ritrovavo seduta fuori dall'hotel ad aspettare gli altri continuavo a fatica a realizzare che ero entrata a far parte della scuola di Amici. A volte avevo paura che fosse tutto un sogno, avevo paura di svegliarmi e scoprire che ero ancora la stessa Daphne di qualche mese prima.

Mi passai una mano tra i capelli scuri e sospirai come per liberarmi da un peso.

Quando da bambina hai un sogno spesso sei consapevole, o almeno lo diventi con il tempo, che non avrai mai modo di realizzarlo. Nonostante tu possa metterci tutta te stessa per far si che esso si realizzi devi metterci tutta te stessa e non mollare neanche una volta. Non importa quante porte la vita ti sbatte in faccia, bisogna riuscire ad aprirne sempre un'altra. Ed io ne avevo aperte abbastanza, forse fin troppe, e l'ultima che avevo avuto la fortuna di aprire mi aveva portato all'inizio di quello che per me sarebbe stato il sogno più grande. La pausa per le vacanze natalizie mi aveva schiarito le idee ed ero tornata più carica di prima, e per due sabati di fila ero tornata più carica, più sicura, ma non ero comunque ancora soddisfatta di me stessa.

Mi sentii picchiettare sulla spalla e riemersa dai miei pensieri , mi voltai per capire di chi si trattasse. Sorrisi spontaneamente verso Simone ed Einar e mi alzai dalla sedia. 'Buongiorno D, andiamo!'

Cominciammo ad incamminarci verso gli studi.

'A che pensi?' Mi chiese Ein mentre mi torturavo lo smalto nero sulle unghie.

'Spero di riuscire a dare il massimo, ho sempre cosi difficoltà a far uscire i sentimenti, sembra che io non ci metta alcuna emozione.' Sottolineai le mie difficoltà di cui sia Biondo sia Einar erano già a conoscenza.

'Forse hai bisogno di essere spronata un altro po'!' Abbozzò con non chalance ed io per tutta risposta mi limitai a fare spallucce.

Mentre camminavamo ci sentimmo chiamare e fummo raggiunti da Emma. 'Wait! Aspettate!' ci urlò dietro con il fiato visibilmente corto così ci fermammo ad aspettarla. Adoravo Emma era la persona con la quale avevo legato più di tutti, a parte Biondo ed Einar. Era la ragazza più dolce e gentile che avessi mai conosciuto. I capelli biondi sempre in ordine le ricadevano lunghi sulle spalle, e strizzava gli occhi azzurri a causa del sole. Con l'italiano faceva grandi progressi grazie all'aiuto mio e del biondo al mio fianco.

Dopo averla presa in giro un pochino, ricominciammo a camminare. Arrivammo agli studi pochi minuti dopo, e ci dividemmo per prepararci per la puntata pomeridiana del sabato.

'Allora Emmina cosa c'è di nuovo nell'aria?' Incalzai facendola scattare visibilmente sull'attenti. Le sue gote si fecero di un particolare colorito rosso ed io scoppiai in una grossa risata. 'Niente.'

Mi liquidò senza darmi spiegazioni e sbuffai. Sapevo che c'era qualcosa, ma non ne ero così sicura e né lei né Simone avrebbero parlato e ciò mi mandava in paranoia.

Prima che potessi aggiungere altro venimmo raggiunte dalle altre ragazze. Salutammo Lauren, Carmen, Sephora, Grace, Valentina e Nicole. Eravamo tutte visibilmente e stranamente agitate per quel pomeridiano, stavano cominciando a metterci sotto torchio per spronarci in vista del serale e rischiavamo di andare in sfida da un momento all'altro.

Indossati i vestiti che ci erano stati preparati dalla produzione, e sistemate per l'evenienza prendemmo posto in studio. Io ed Emma eravamo nella stessa squadra, quella del FUOCO, insieme a Biondo, Lauren, Valentina, Sephora, Daniele, Nicole, Vittorio. E ci ritrovavamo con un membro in meno. Mentre nell'altra squadra quella del FERRO, c'erano Bryan, Carmen, Einar, Orion, Luca, Matteo, The Jab, Zic, Filippo e Grace.

Circa quindici minuti dopo la nostra entrata, venne dato inizio alla puntata. Fummo avvertiti subito dalla padrona di casa, Maria De Filippi, che c'era una nuova proposta per assegnare un banco.

Ci guardammo tutti confusi, non ci aspettavamo una cosa del genere, ma nessuno si azzardò a fiatare.

'Allora ragazzi, è stata fatta richiesta e oggi avremo il verdetto dei professori. Facciamo entrare colui che ha richiesto il banco di canto.'

Fece una breve pausa, e tutti incuriositi la guardammo. Eravamo famelici di sapere, di sentire, di venire a conoscenza. Mi domandai se fosse qualcuno che aveva già fatto i casting o qualche esterno, ero preoccupata, poteva essere un valido avversario.

Poi finalmente udimmo il nome.

'Irama.'


-------

premetto che il capitolo è stracorto, ma è un intro e sto cercando di sviluppare per il meglio.voglio fare qualche accorgimento:

-la protagonista avrà il volto, e le origini di Dua Lipa, ma non avrà la stessa età, perché sarà due anni più piccola (1995->1997) e sono ancora indecisa sul fatto di assegnarle o no i suoi brani

-le squadre sono casuali, un pò si rifanno a quelle vere, ma se trovate incongruenze non fasciatevi la testa

-cambierò metodo per il serale ma ci arriveremo a tempo debito

mi farebbe piacere sentire qualche opinione, so enjoy!

Nessun grado di separazione [Irama Plume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora