Capitolo 7.

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Eravamo già a venerdì e mi ritrovavo in sala relax da sola. Ripassavo qualche testo dopo aver finito le prove con Raffa qualche minuto prima per sistemare la mia assegnazione della settimana, La prima volta dei Negramaro, canzone che adoravo.
Mentre sfogliavo tra i testi notai quello di una canzone che mi era stata assegnata ma non avevo mai cantato prima.

Sospirai, era Ho creduto a me di Laura Pausini, una canzone che mi rispecchiava in tutto e per tutto, e per lo più dell'artista che più stimavo in assoluto, la ascoltavo fin da bambina e non riuscivo a farne a meno. Avrei chiesto a Raffaella di provarla, magari avrei potuto farla in puntata.

Mi alzai e feci per andare verso lo spogliatoio ma venni presa in pieno da qualcuno e per poco non mi ruppi qualcosa.

'Oddio Daphne scusa non ti avevo visto!' Filippo visibilmente preoccupato mi aiutò ad alzarmi dal pavimento mentre con una mano mi massaggiavo il sedere.
'E ovviamente chi poteva essere se non tu, sono quasi morta.' Sbuffai mandando gli occhi al cielo.
'Per favore non oggi con il tuo essere melodrammatica non è giornata.' Sbuffò lui per tutta risposta, e la mia vena melodrammatica venne risucchiata per fare posta ad una Daphne più compassionevole.
'Che succede?' Domandai preoccupata e lui mi fece cenno di sedermi affianco a lui sul pouf.
'Non vanno bene le canzoni per la sfida non sono sicuro.' Mi confidò in preda alla rabbia, si infilò il cappuccio della felpa rossa e strinse le mani in pugno.
'Chi lo ha detto che non vanno bene?' Domanda più scontata del pianeta ma sapevo che era lui che non era convinto di sé stesso, ma di fronte ad una sfida era normale anzi, era stato fin troppo tranquillo.
'Le ho provate e non sono venute bene, quindi lo dico io Daphne che domande fai!' Come pensavo, Irama confermò la mia teoria.
'Pretendi tanto da te stesso, ma sono sicura che sei stato magnifico. Dovresti solo fidarti un po' di più di quello che sai fare.' Sussurrai guardandolo negli occhi. Avrei voluto dargli il sostegno morale che aveva dato lui a me ma non sapevo quanto ne sarei stata capace. Appoggiai una mia mano sulla sua ancora stretta in un pugno, e gli sorrisi.
'Grazie, avevo bisogno di essere tranquillizzato.' Feci spallucce e gli tirai un pizzico sul braccio.
'Forza ripassa, domani devi spaccare tutto.' Mi alzai per poi uscire dalla sala relax ed andare a parlare con Raffaella.

Bussai alla porta, e quando sentì il consenso entrai.

'Raffa, salve' Mi accorsi della professoressa Turci nella stanza.

'Ciao Daphne, hai visto Irama per caso?' Annuì.
'È in sala relax, sta andando in paranoia per la sfida.' Sussurrai.
'Lo faccio chiamare, tu dicci pure.' Mi intimò la Turci ed io presi coraggio.
'Ho trovato una canzone che mi era stata assegnata ma che non ho mai fatto, e mi piacerebbe riprepararla per magari farla.'
'Quale?' Mi domandò curiosa la Turci.
'Ho creduto a me della Pausini' Accennai e lei sorrise.
'Certo perché no! Però avevi quella dei Negramaro da preparare giusto? Me la fai sentire mentre aspetto Irama?' Io mi sistemai davanti al microfono e feci cenno a Raffaella per la base.

Chiusi gli occhi ed iniziai a cantare, poco dopo la porta si aprì rivelando la figura di Filippo e la Turci mi fece cenno di continuare a cantare.

'avevo l’aria stanca 
appeso ad una luna storta 
o forse ero attento 
a non perdermi negli occhi 
nei tuoi occhi ancora'

Cantai e lui mi guardò dritta negli occhi, e sentì le mie gote farsi rosse.
Finì poco dopo la canzone e la Turci si complimentò soddisfatta.
'Magnifica, per l'altra canzone te la faccio provare dopo, ti dispiace lasciarmi con Irama?' Io la ringraziai, guardai per l'ennesima volta Filippo ed uscii dalla stanza.

'A non perdermi negli occhi
nei tuoi occhi ancora.' Sussurrai mentre mi avviavo verso la sala relax.

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Nessun grado di separazione [Irama Plume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora