Capitolo 19.

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Mugugnai qualcosa di incomprensibile ed infilai la testa sotto al cuscino. Mi ero addormentata tardi per colpa di Filippo ed ora era già ora di alzarsi. Guardai l'orario e notai con mio disappunto che mancassero quindici minuti alle otto.
Simone già in piedi, mi scuoteva gentilmente ed io di alzarmi non ne volevo proprio sapere.
Sbuffai coprendomi per bene con le coperte e mi raggomitolai su me stessa.
In lontananza sentivo Filippo sbuffare più di me e pensai che gli stava proprio bene, poteva andare a dormire prima, infame.
D'un tratto mi arrivò uno spintone e caddi dal letto sbattendo forte il sedere sul pavimento.
'Sei per caso pazzo? ' Urlai massaggiandomi la parte dolorante e Simone rise di gusto seguito da un Filippo che aveva deciso di tirarsi su per non rischiare di ricevere lo stesso trattamento.
'Bro così me la rompi però.' Filippo riprese il biondo al suo fianco, mentre nessuno dei due sembrava volermi dare una mano.
Per fortuna Bryan accorse sentite le mie spropositate urla e mi salvò da quel duo di imbecilli caricandomi sulle sue spalle dopo avermi preso in giro.
Dopo che feci una matura pernacchia ai due, il sudamericano mi lasciò in cucina dove Emma, Daniele e Filippo(ballerino) stavano già facendo colazione.

Inutile dire come colsi e prontamente ignorai lo sguardo fulminante di Filippo che mi provocò una risata che fui costretta a trattenere.
Appena qualcuno di sesso maschile che non fossero lui, Simone o Einar mi sfioravano il termometro della gelosia schizzava alle stelle.

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Dopo essermi preparata, letteralmente corsi in ritardo per le prime prove di quella giornata.
Avevo lezione con Raffaella per provare i nuovi brani che avevo, tutti da sola, poi nel pomeriggio li avrei provati con gli altri e con Emma.

Natural woman e le corali erano canzoni che mi calzavano perfettamente, anche Una su un milione, nonostante dovessi adeguarmi abbastanza.
Cominciai ad avere nuovamente problemi con i brani che necessitavano di un minimo di interpretazione in più, compreso il duetto con Emma su Sarò libera.

'Daphne cosa ti blocca?' Mi domandò Raffa permettendomi anche una pausa. Mi passai frustrata le mani tra i capelli scuri e sospirai.
Pensavo di aver passato quel periodo di blocco, pensavo di aver capito come concentrarmi e invece ero di nuovo bloccata ed il motivo era che mi sentivo semplicemente troppo esposta.
'Mi sento troppo esposta, sto perdendo il controllo delle mie emozioni e non voglio.' Spiegai senza mezze misure, le parole uscirono dalla mia bocca come un fiume in piena e Raffa mi guardò comprensiva.
Sapevo quanto avevo faticato per riuscire a trasmettere, per riuscire a lasciarmi andare, mentre a me mancava il mio essere distaccata.
'Daphne, non è un male essere un po' più fragili.' Mi rassicurò.
'So che ti spaventa questa cosa, ho imparato a conoscerti, devi avere sempre tutto sotto controllo, ma non sempre è possibile, soprattutto in musica e in amore.' Mi sentì scoperta e fui colpita dritta in petto dalle sue parole. Avevo paura di rimanere scottata dalla mia relazione con Filippo e mi ritrovavo come bloccata nelle sabbie mobili, ogni giorno andavo sempre più giù.
Allo stesso tempo mi sentivo inevitabilmente in colpa perché nonostante mi innamorarsi ogni giorno di più di Filippo, sentivo di non dargli tutto quello che potevo.
Odiavo i sentimenti e le paranoie eppure ne ero sempre piena.

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Avevo continuato imperterrita con i miei problemi esistenziali altri due giorni dopo quello, e quel giovedì era stata una mattinata di prove estenuante, non avevo cambiato una virgola della mia situazione di stallo e cominciavo ad avere una paura tremenda.
Inoltre ero sempre stanchissima, infatti mi ritrovavo sul divano in una situazione di dormiveglia post riposino pomeridiano.
Non avevo ancora avuto il coraggio di aprire gli occhi e alzarmi, nonostante il vociferare in cucina si facesse più intenso.

'Bro che succede?' Il tono di Simone mi arrivò preoccupato e subito mi preoccupai anche io.
'Nulla sono sempre in paranoia, soprattutto ora con il serale, voglio sempre dare il massimo e non sempre ci riesco.' Si lamentò il mio fidanzato piumato e fui quasi sollevata nel sentire si trattasse sempre delle solite paranoie.
'Poi Daphne è così giù di tono in questa settimana, ho paura per l'uscita di qualcuno di noi della squad, ed io senza voi, soprattutto senza lei, non ce la faccio.' Continuò e sentì gli occhi pizzicarmi.
'Voglio fare musica fra, ma lei è così importante.' Sentì Simone dare una pacca sulla spalla a Filippo per rassicurarlo mentre mi preoccupai di avere ancora il cuore intatto dopo quello che avevo sentito.
'Ti capisco anche io senza la pupellina sono perso, quanto siamo sottoni bro.' Risero di gusto e pensai a quanto fossi felice della loro amicizia, perché erano entrambi due persone davvero importanti per me.

Pochi minuti dopo mi alzai dal divano stiracchiandomi e abbracciai il castano da dietro per poi appoggiare la testa sulla sua schiena.

'Ciao bella addormentata.' Sentì i suoi muscoli contrarsi al mio tocco e sospirai. Mi mancava dormire abbracciata a lui e baciarlo ogni volta che volevo ed era passata neanche una settimana da quando eravamo rinchiusi.
Le parole che avevo sentito prima mi avevano colpito dritta al punto giusto, avevo esattamente bisogno di capire quanto ci tenesse a me, non che dubitassi dei nostri sentimenti, ma sentirlo dire fa più effetto, ed era ora di lasciar andare completamente ogni cosa, dovevo liberarmi di ogni tipo di inibizione, ero pronta ad amare davvero.

'Ehi shawty' Mi richiamò Simone dai miei pensieri e dopo che fui tornata sul pianeta Terra tra i comuni mortali venni malamente bagnata con un bicchiere d'acqua che il biondo mi gettò prontamente sulla faccia.
Guardai Filippo adirata che si era spostato mollandomi in balia del pericolo e sbuffai ripetutamente.
'Almeno ti riprendi, sembri un morto.' Ironizzò cominciando a ridere di gusto e proprio in quel momento entrò Emma che ci guardò con disappunto.
'Asciuga tutto.' Disse autoritaria al suo sex symbol freddo ed io con il visino innocente mi fiondai in bagno seguita da me.

Mi buttai sotto la doccia mentre la bionda si sedette sul water chiuso.
'Daphne che cosa c'è che non va? Sei strana da giorni, ancora per lo stesso motivo?'
Sospirai ed uscì pochi minuti dopo avvolta da un asciugamano intorno al corpo e cominciai a tamponarmi i capelli.
'Si, ma oggi ho capito che non devo aver paura di amare, di amarlo.' Sospirai con un sorrisetto sghembo.
Lei mi sorrise di rimando e la vidi torturarsi le mani.
'Cosa c'è?' Le domandai curiosa.
'Forse non dovrei dirlo già, ma non riesco a nasconderlo a te, io e Simo stiamo scrivendo una canzone.' Affermò ed io lanciai un urletto iniziando a saltellare.

'Tutto bene li dentro? Cos'è il bagno ora uno studio da psicologo?' Domandò Filippo bussando alla porta ed Emma prontamente la spalancò  facendomi cenno che avremmo continuato a parlarne dopo e non si preoccupò minimamente del fatto che avessi soltanto un asciugamano addosso.
Gli occhi verdi di Filippo mi squadrarono e sorrise, passandosi la lingua sulle labbra. C'era una tensione ed un imbarazzo palpabile tra di noi ed era una situazione totalmente impropria.
Mi si avvicinò, lasciandomi un bacio a stampo.
'Me ne vado perché potrei non riuscire a rispondere delle mie azioni.' Azzardò facendomi arrossire, io mandai gli occhi al cielo e chiusi la porta per finire di prepararmi.

'Quanto sono fortunato.' Lo sentì urlare canticchiando e ridacchiai.
Anche di spalle, avevamo dentro gli occhi la complicità.

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L'aria fredda della mi faceva accapponare la pelle nonostante indossassi il giubbotto, ed Emma al mio fianco se lo chiudeva fin sopra il viso.
Eravamo sedute fuori a parlare da un po', mi parlava di Simone ed io non riuscivo a non essere felice per loro.
'So, abbiamo iniziato a scrivere questa canzone, cioè abbiamo buttato giù qualche idea perché Simone sorrideva e mi distraeva, he is handsome.'
Sentenziò a raffica mentre parlava con aria sognante, gli occhi verdi le brillavano ed il sorriso luminoso risaltava particolarmente quella sera.
Le sorrisi, vederla così felice rendeva felice anche me.
Simone si sedette poco dopo al fianco della bionda e lei appoggiò la testa sulla sua spalla. Si era fatto tardi, Filippo stranamente dormiva già da un po' ed io mi sentivo tremendamente stanca.
Mi alzai stiracchiandomi e feci per entrare.
'Buonanotte pupellini, domani grandi prove.'
Loro ricambiarono il saluto ed una volta entrata augurai la buonanotte anche a Daniele e Bryan che si trovavano ancora in cucina a chiacchierare.
Andai in camera e guardai Filippo dormire beatamente, sembrava un angelo, paragone incrementato dalle piume.
Gli accarezzai i capelli morbidi e gli lasciai un bacio sulla fronte.
'Buonanotte amore.' Sussurrai consapevole che non se lo sarebbe ricordato.


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ce l'ho fatta! eccovi il capitolo
Filippo e le paranoie, chi uscirà nella prima puntata del serale?
e Daphne sempre stanca?
e la canzone che scrivono i pupellini?

passate per la mia nuova storia che aggiornerò a breve
e ci rivediamo presto
enjoy!

Nessun grado di separazione [Irama Plume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora