Capitolo 22.

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'Non voglio alzarmi.' Biascicai nascondendo la testa sotto il cuscino.
Avevo un sonno tremendo e da giorni Filippo, dopo aver ricevuto in assegnazione un duetto con Emma sulle note di 'Demons', era andato in paranoia, rimanendo sveglio tutta la notte ed io con lui.
Ogni tanto chiedevo pietà al suo cervello paranoico, ma non mi dava tregua.
D'altronde mi sentivo una stronza a lasciarlo soffrire solo e quindi stavo lì ad aiutarlo con l'inglese fino a notte inoltrata.
'Daphne forza.' Filippo mi scuoteva per una spalla e nella mia testa passarono in men che non si dica, diverse opzioni per farlo smettere.
Lo afferrai per il braccio lasciandolo cadere rovinosamente su di me e sul letto e lo costrinsi a smetterla di disturbare.

Idea che non fu più così geniale quando iniziò a farmi il solletico costringendomi ad urlare per farlo smettere prima di dover arrivare alle mani.

Mi alzai contro voglia e mi chiusi in bagno. Con calma, fin troppa, mi lavai il viso con cura e di seguito anche i denti. Feci per uscire ma mi fermai ad osservare il mio riflesso nello specchio ricordandomi dell'incontro con il nutrizionista che avrei dovuto avere a breve.

Dal mio ultimo episodio di svenimento, la redazione aveva ritenuto opportuno affiancarmi qualcuno che mi seguisse, non prima ovviamente di avermi consultata ed io consapevole di aver bisogno di costanza, avevo accettato.
Uscì dalla camera e contemporaneamente Paolo fece il suo ingresso in casetta seguito da un uomo sulla trentina.

'Buongiorno ragazzi, sedetevi pure sul divano.' Ci invitò Paolo per accomodarsi poi di fronte a noi.
'Allora Daphne, ti presento Michael, lui sarà il tuo nutrizionista finché sarà necessario.' Io mi limitai ad annuire mentre sentì Filippo stringermi il ginocchio come per trattenersi.
'Da oggi, comincerete inoltre tutti ad allenarvi in coppia ed i primi ad allenarsi oggi saranno Bryan e Daphne.' Il sudamericano rise battendomi il cinque ed io sospirai consapevole che mi avrebbe probabilmente ucciso considerando la sua stazza.

Dopo qualche altra chiacchiera con Paolo e sistemato il piano nutrizionale con Michael e Filippo, che non aveva neanche considerato l'idea a lasciarmi da sola con lui, mi ritrovai in palestra con un Bryan carico per allenarsi.
'Vorrei arrivare viva alla fine della giornata.' Precisai facendolo scoppiare in una grassa risata.
Inutile dire che avevo parlato al vento, 30 minuti e 50 addominali dopo ero praticamente sul letto di morte.
'Forza Daphne, tapis roulant e abbiamo finito.'
'Sto morendo.' Biasciai senza forze sdraiata per terra.
Bryan decise di rendersi utile e trascinarmi fino all'attrezzo infernale ed io con quel poco di volontà rimasta, iniziai i miei ultimi 20 minuti di allenamento.

'Pregherò
Piangerò
Per desiderarti tanto
Per lasciare ogni rimpianto e no
Non lo so, che farò
Quando avrò finito il tempo
E sarà tardi per l’inverno
Che nel cuore ho
Per te io pregherò.'

Cominciai a canticchiare mentre correvo per esercitarmi nel duetto che mi era stato assegnato con Emma. Ovviamente con il fiato corto non era il massimo provare ma mi meravigliai di come riuscissi comunque a mantenere il ritmo.

'Hai finito?' Ironizzò Simone entrando nella palestra ed affiancandosi al mio corpo inerme disteso sul pavimento.
'Sono morta, lasciami riposare.' Sbuffai senza aver voglia di sentire più nulla.
'No sono venuto perché ti hanno chiamato per provare.'
Feci finta di lanciarmi una pugnalata nello stomaco e Simone rise divertito del mio modo di reagire.

Dieci minuti e tanto forza di volontà dopo mi ritrovai in saletta a provare una nuova assegnazione particolare.
'È la prima canzone dance pop che fai vero?' Mi chiese Luca, assistente di ballo ed io mi limitai ad annuire elettrizzata.
'Ti faccio vedere prima il ballo fatto dai professionisti.' La base di 'Poison' di Rita Ora rieccheggiò nella stanza e mi meravigliai di come la coreografia fosse abbastanza semplice e fluida.

Mi ritrovai a provare per un'ora intera, assimilando passi su passi, e cantando contemporaneamente.
Sabato avrei dovuto mangiare il palco con i pezzi che mi erano stati assegnati.

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Quando tornai in casetta, più stanca che viva, mi fermai sul divanetto e sospirai affranta.
Mi mancava la mia routine, mi mancava vivere, essere rinchiusa lì dentro era davvero frustrante ed io quasi non riuscivo più a sopportare nulla.
Erano passate appena due settimane eppure era come se fosse passato un mese.
L'unica cosa che sentivo giusto era la mia crescita musicale, ero più padrona di me stessa, delle mie emozioni, del palco.
Al tempo stesso però tutto ciò mi toglieva del tempo prezioso alla persona che avevo accanto e a volte mi faceva pensare che forse era stato sbagliato intraprendere quella relazione.

Un lampo squarciò il cielo e un tuono dopo iniziò a piovere piuttosto fitto.
Presi un respiro profondo e mi buttai sotto la pioggia, girando vorticosamente come se non mi bagnassi.
'Daphne ma che fai.' Filippo sullo stipite della porta mi riprese ed io lo incitai a raggiungermi.
'Balliamo.' Sussurrai mentre mi appoggiabo dolcemente al suo corpo.
Cominciammo a dondolarci come guidati dalla musica del nostro cuore e mi sentì di nuovo a casa.
Dopo qualche minuto ci raggiunsero i pupellini ed Emma non perse occasione per costringere Simone a fare una cosa così romantica.
Per rendere il quadro un po' più drammatico o forse un po' più divertente, anche Daniele e Bryan si unirono e iniziammo a ballare tutti allo stesso tempo finché non venimmo ripresi dalla redazione.

'Ragazzi entrate o rischiate di ammalarvi.' E di certo non aveva tutti i torti.

Zuppi come pulcini ci trascinammo dentro e dopo esserci asciugati per bene tutti, di comune accordo ci ritrovammo sfranti sui letti.
Sorrisi pensando a come stavo bene sotto la pioggia senza pensare a nulla, al sicuro dove volevo stare.
D'altro canto Filippo mi aveva pestato i piedi anche stando fermo e non mi capacitavo di quanto fosse una frana nella danza.

'Filo dormi?' Sussurrai poco dopo e non ricevetti nessuna risposta.
Per me invece l'insonnia si fece sentire e fui costretta a ripararmi fuori per cercare ci calmare i miei pensieri.

'Ehi' Sobbalzai udendo alle mie spalle una voce e il viso di Biondo si fece spazio per lasciarsi illuminare dalle flebile luce della luna non più coperta.

'Non dormi?' Domanda curiosa di trovarlo lì, mi aspettavo più Filippo a quell'ora.
'Tu e Filippo non siete gli unici paranoici.' Affermò accendendosi una sigaretta.
'Fumo questa e poi andiamo a dormire.' Mi suggerì ed io mi limitati ad approvare con un cenno del capo.
'Sono contento.' Sentenziò all'improvviso Simone facendomi distogliere lo sguardo dal cielo per puntarlo su di lui.
'Di cosa?' Domandai confusa e desiderosa di sapere.

'Di tutto, di Amici, del serale, del mio amico con le piume, di Emma, ma soprattutto di te Daphne.' Sottolineò il mio nome ed io gli sorriso spontanea.
Fece un lungo tirò di sigaretta per poi ciccare nel posacenere.
'Ti ricordi quando piangevi la sera dopo che Gin se ne è andato? Quando dicevi che non ce l'avresti mai fatta? Anche se sei sempre giù, sempre un po' spaventata e spesso pericolosa, stai andando alla grande.' Sentì gli occhi pieni di lacrime e mi trattenni dal piangere.
'Ti ricordi invece quando volevi portare novità ma pensavi che ti avrebbero spezzato le ali? Guarda come vola la wave ora Simo.' Lo incoraggiai e lui per tutta risposta spense la sigaretta, sorridendo.
'Siamo davvero una squadra forte Daph, sei come la mia seconda sorella.' Mi invitò ad alzarmi e mi abbracciò forte, stritolandomi. Ricambiai vorace l'abbraccio.
'Senza di te non sarei qui Simo, sei mio fratello.' Sussurrai lasciandomi scappare qualche lacrima ribelle.

'Niente sentimentalismi, andiamo forza che domani ci aspetta una giornata di allenamento.'
'Cosa? Ancora?' Colsi nella mia stessa voce un timbro spaventato.
'Si Daphne, ci si allena tutti i giorni.'
Sbuffai trascinandomi dentro casa e buttandomi a letto, non dopo aver controllato che Filippo dormisse, sperando che l'allenamento fosse solo un brutto scherzo.

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i'm back like I never left!
mi scuso per il capitolo un po' di merda diciamo, è di passaggio, purtroppo il serale blocca la trama drammatica e sostanziale della storia, riuscirò comunque ad inserire qualche colpo di scena e qualche piccolo disguido, di quelli che ci piacciono
cercherò di aggiornare entro due giorni per farmi perdonare
enjoy!

Nessun grado di separazione [Irama Plume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora