3 Novembre 2017.

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Oggi sono andata a comprare la pittura. È arrivato il momento di rifare la mia stanza. Ghali è più euforico di me. Mi ha messaggiato dicendomi che stava arrivando. Ormai ci sentiamo tutti i giorni. Lo conosco da poco, ma è come se lo conoscessi da una vita.

Ghali:
Sono quasi da te, prepara i pennelli Nana 😂

Leggo il messaggio e sorrido.
Sono davvero contenta di passare del tempo con lui.

Dopo qualche minuto sento la porta bussare. Vado ad aprire:

"Ciao Nana!" Mi dice, abbracciandomi.

"Allora, sei pronto per metterti al lavoro?" Dico, mentre chiudo la porta .

"Mai stato più pronto".

Iniziamo a lavorare, spennellando di qua e di là, ogni tanto ci scambiamo qualche occhiatina e qualche battuta per prenderci in giro.

"Mi sa che per te ci vuole una scala più grande Nana... Non ci arrivi manco coi trampoli lassù" mi dice, mentre cerco di spennellare sul soffitto. "Vuoi che faccio io li?"

"Sta zitto giraffa, ce la faccio anche da sola." Gli rispondo, mentre cerco di mettermi sulle punte per arrivare al soffitto. Forse ha ragione, nemmeno con la scala ci arrivo. Ma comunque sia non voglio dargliela vinta.
Mentre cerco di pittare il soffitto, cade un po' di vernice, ma non mi accorgo che proprio sotto di me si trova Ghali...

"Nana fai attenzione!! Mi hai beccato."

"Oddio..scusami ahahahaha" non riesco a trattenere la risata. Gli è finita un po' di vernice proprio sul naso.

Mentre scendo la scala, sento le sue braccia afferrarmi per i fianchi e tirarmi giù con forza.

"Adesso vedremo se hai ancora voglia di ridere" mi dice, mentre mi tira giù e mi blocca per terra.

"Ghali ti prego no, non farlo!" Urlo, mentre lo vedo prendere un po' di vernice dal barattolo e mi minaccia di sporcarmi col dito.

"Implora pietà, nanetta!"

"Pietà! Ti prego!"

Non è servito a niente... In men che non si dica mi sono ritrovata la faccia blu.

"Vuoi la guerra? E guerra sia!" Gli continuo ad urlare mentre mi sposto e mi alzo afferrando il pennello.
Inizio a spennellarlo un po' ovunque e lui fa lo stesso. In men che non si dica ci ritroviamo entrambi verniciati di blu.

"Sei una stronza! Mi hai sporcato i dread!"

"È quello che ti meriti! Basta, adesso tregua ti prego!" Lo imploro mentre minaccia ancora di sporcarmi.

"Ok...hai vinto. Solo perché tengo troppo ai miei dread e non voglio sporcarli ancora di più"

Ghali mi fa davvero bene al cuore. Ogni giorno capisco sempre più che gli voglio bene davvero.
Sono davvero contenta di averlo conosciuto, di condividere questi momenti con lui. E sento, in un modo o nell'altro, che anche per lui è lo stesso.

"Ok, pausa!" Esclamo, mentre mi siedo a terra.
Lui fa lo stesso e si siede accanto a me.
Alziamo entrambi gli occhi al soffitto. Anche se abbiamo fatto un casino, la stanza stava venendo proprio bene.

"Sei il mio spasso Nana".

"Grazie Ghali per l'aiuto."

"Non dirlo neanche...sono contento."

"Anch'io..."

Ci guardiamo entrambi negli occhi. Restiamo in silenzio per qualche secondo. In questo momento non servono parole. Siamo io e lui, tutti sporchi di pittura, ma felici.
Non riesco a trattenere la risata guardandolo. Era proprio buffo con quella pittura sul naso. Lui scoppia a ridere insieme a me.
Ci ritroviamo a ridere come due scemi, senza dire nulla, per qualche minuto.
Improvvisamente mi afferra con un braccio e mi avvolge attorno a sé. Le sue braccia sono così grandi che mi ritrovo intrappolata nel suo abbraccio, ma non è una sensazione spiacevole, anzi. Sono serena, come non lo ero da tempo.

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