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Donghyuck sistemò l'ennesimo libro di psicologia nello scaffale giusto e sospirò. Era il quinto pomeriggio che passava in biblioteca e voleva già scappare da lì. Tolto il fatto che lì dentro il telefono aveva campo solo al secondo piano - e lui era quasi sempre al piano terra - nessuno prendeva libri in prestito quindi lui passava il tempo a dover sistemare i libri che gli studenti consultavano e lasciavano sui tavoli sapendo bene che c'erano gli sfigati come lui che tanto li avrebbero messi apposto.

Donghyuck lasciò il carrello con i libri da sistemare accostato a un lato in disparte del corridoio e cercò la signora Kim, la bibliotecaria. La trovò al secondo piano, nell'archivio cartaceo della biblioteca.

"Mi scusi signora." La chiamò Donghyuck scuotendo una mano per attirare la sua attenzione.

"Oh, dimmi caro."

"Potrei prendere una pausa?"

"Sì certo, vai pure tranquillo."

"Grazie mille." Donghyuck si inchinò appena e poi si diresse verso le scale, scendendole due a due.

Uscì dalla biblioteca e si diresse verso il bar che si trovava di fronte. Si comprò un gelato e poi si sedette sulle gradinate d'ingresso a fare merenda. All'improvviso il suo cellulare cominciò a vibrare insistentemente nella tasca dei suoi pantaloni. Donghyuck cercò di tirarlo fuori senza far cadere il suo prezioso gelato e sospirò quando vide che la persona che lo stava chiamando era Jaemin.

"Pronto?"

"Hyuck abbandona la stupida biblioteca con gli stupidi libri e corri all'ufficio amministrativo!" Urlò Jaemin dall'altro lato del telefono.

"Perché?"

"Perché hanno aggiornato la bacheca e c'è un'attività di gran lunga migliore della biblioteca. Molla tutto e corri." Continuò Jaemin.

"Va bene, va bene arrivo."
Donghyuck in realtà rimase sulle gradinate a finire il suo gelato; ognuno ha le sue priorità. Dopo aver finito la sua merenda rientrò nella biblioteca e trovata la bibliotecaria le spiegò che doveva andar via e la signora gli firmò il foglio attestando le due ore che aveva fatto quel pomeriggio. Donghyuck la ringraziò e poi corse fuori la biblioteca avviandosi verso l'ufficio amministrativo. Fortunatamente i due edifici si trovavano nella stessa zona del campus e con un paio di minuti Donghyuck raggiunse l'ufficio. Fuori la porta, seduti su una panchina vicina trovò Jaemin, Renjun e Jeno che stavano tranquillamente mangiando un gelato.

"Hyuck!"

"Ragazzi." Li salutò appena lui mentre cercava di prendere fiato.

"Corri dentro e segnati a quel cavolo di corso." borbottò Renjun il quale era arcistufo di sentire Donghyuck lamentarsi della biblioteca tutto il giorno.

"Ma si può sapere che corso è?"

"No, fila dentro e vedi da solo." Borbottò Renjun continuando a mangiare il gelato. Evidentemente non era l'unico ad avere le sue priorità.

Donghyuck aprì la porta dell'ufficio e si diresse filato alla bacheca. In alto, sopra tutte le richieste passate c'erano due nuovi fogli e Donghyuck fu attirato da quello con su scritto a caratteri cubitali teatro.

"Cavolo sì!" Esultò Donghyuck. "Dio esiste." Velocemente afferrò il suo telefono e scattò una foto al foglio così da avere con sé tutte le indicazioni possibili. Immediatamente corse fuori e si buttò sui ragazzi abbracciandoli.

"Grazie mille ragazzi, mi avete salvato dalla brutta e polverosa biblioteca."

"Credici, l'abbiamo fatto più per noi stessi che per te." Rise Renjun beccandosi una botta in testa. "Ehi! Apprezza comunque il nostro gesto."

"Lo apprezzo, lo apprezzo davvero ma tu la botta in testa te la sei cercata." Rispose Donghyuck facendogli una linguaccia. Jaemin fece segno ai due di calmarsi.

"Su Donghyuck chiama il responsabile dello spettacolo."

"Adesso?"

"No guarda, dopodomani. Certo che lo devi chiamare adesso, quelle quarantacinque ore non si faranno da sole!"

"Va bene, va bene placati."
Donghyuck si mise seduto composto e afferrato il telefono compose il numero che era scritto sul volantino. Dopo un paio di squilli finalmente la sua chiamata venne risposta.

"Pronto?"

"Buongiorno, parlo con il signor Moon?"

"Sì. Chi è che mi cerca?"

"Mi chiamo Lee Donghyuck. Ho visto che è disposto a certificare ore in cambio di assistenza al suo spettacolo ed ero interessato."

"Uh si certo, non pensavo di ricevere subito una chiamata, ho appeso il volantino tre ore fa."

"Beh diciamo che era da qualche giorno che la tenevo d'occhio." Spiegò Donghyuck.

"Okay, va bene va bene." borbottò il signor Moon tra sé e sé.
"Dunque prima di iniziare vorrei incontrarti e non so, parlare un attimo sul genere di attività che dovrai svolgere."

"Per me va benissimo." Annuì Donghyuck. "Quando vogliamo incontrarci?"

"Domani pomeriggio verso le 17:30 va bene? Magari ci vediamo al bar vicino il teatro."

"Potremmo fare verso le 18? Ho una lezione che finisce alle 17:40 e credo di non poter fare in tempo."

"Per me va bene, ci vediamo domani."

"A domani."
Donghyuck attaccò la chiamata e fu subito investito da una miriade di domande.

"Allora che ti ha detto?"

"Ti ha preso?"

"Inizi domani?"

"Cavolo, placatevi. Ho parlato con il tipo e mi ha detto che domani pomeriggio ci incontriamo e poi mi farà sapere se mi prende o meno."

"Oh, quindi non è sicuro?" Chiese Jeno deluso.

"Già ma di sicuro lo ammalierò con il mio fascino, quindi." Rispose Donghyuck sicuro mentre Jaemin scuoteva la testa incredulo della sua modestia praticamente inesistente.

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