➷ fifth

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"Oggi quindi hai il primo incontro di teatro?" Chiese Jaemin infilandosi lo zaino in spalla.

"Sì e a dire la verità sono un po' spaventato." rispose Donghyuck sistemando gli ultimi libri nello zaino.

"Non ti preoccupare, andrà tutto bene."

"Lo spero. Xuxi mi ha detto che nel corso di teatro ci sono due ragazzi cinesi che conosce e da una parte questa cosa mi rassicura ma allo stesso tempo mi preoccupa. Di solito la gente che conosce Xuxi è tutta gente strana o fuori di testa."

"Emh Hyuck, vorrei farti notare che tu sei suo amico e per di più anche suo compagno di stanza quindi."

"Sì ma la cosa è diversa." borbottò Donghyuck uscendo fuori dalla classe seguito da Jaemin. "Io sono semplicemente unico, originale e fantastico mentre Xuxi è capace di essere amico anche di gente più squilibrata."
Jaemin fece per controbattere ma poi lasciò perdere sapendo che con Donghyuck era una guerra persa in principio.

"Comunque da come mi hai raccontato ieri questo Taeil sembra carino no?"

"Sì, forse non sarà così tragico come lo sto immaginando."

─────•~❉᯽❉~•─────

Donghyuck si rimangiò le sue stesse parole appena il bus del campus si fermò a qualche metro dal teatro. Trovandosi nella parte del campus che Donghyuck non frequentava molto rimase sorpreso quando vide la struttura del teatro. Era oggettivamente piccolo e non era messo molto bene; la facciata era rovinata, l'insegna scolorita e tutta la struttura era vagamente decadente.

Con andamento incerto Donghyuck si avvicinò all'edificio e subito fu sorpreso di vedere un gruppo di ragazzi seduti sulle gradinate di marmo a fumare chissà che cosa. I ragazzi erano seduti in modo tale da bloccare l'entrata  del piccolo teatro solo in minima parte e Donghyuck riuscì a passare senza problemi. Raggiunto l'ingresso Donghyuck seguì l'unica strada possibile la quale conduceva all'unica sala del teatro. Già da fuori sentiva delle urla per niente rassicuranti  - riuscì a riconoscere qualche parolaccia in cinese sentita occasionalmente da Lucas o Renjun. 

Appena spinse le grandi porte della sala per aprirle si trovò davanti una scena a dir poco assurda: c'era un tipo appeso a testa in giù su una corda mentre altri tre ragazzi sotto urlavano cercando di riportarlo giù, una coppia di ragazzi nell'altro lato della sala si stavano picchiando - o baciando, dalle loro azioni non era molto chiaro - mentre una ragazza nel bel mezzo del palco si stava riscaldando la voce producendo suoni atroci. In tutto ciò Donghyuck riuscì a intravedere Taeil in un angoletto seduto su delle poltrone insieme a un altro ragazzo dai capelli vagamente rossicci. Il ragazzo stava parlando animatamente raccontando qualcosa e lo guardava con occhi dolci mentre Taeil gli accarezzava piano la mano.

Donghyuck era rimasto talmente sconvolto dallo scenario che gli si era posto davanti che non si accorse che qualcuno dietro di lui stava entrando. Le grandi porte della sala si aprirono e per poco non lo colpirono. Donghyuck si voltò verso il tipo e si portò una mano sul cuore.

"Stavi quasi per uccidermi."

"Non è mica colpa mia se sei rimasto fermo come un broccolo davanti le porte."
Donghyuck lo squadrò un'ultima volta prima di sbuffare e andarsene, di litigare non ne aveva assolutamente voglia. Si incamminò verso Taeil il quale lo vide arrivare.

"Donghyuck! Sei arrivato."

"Già." borbottò lui avvicinandosi.

"Johnny lui è il ragazzo di cui ti avevo parlato. Donghyuck, lui è Johnny."

"Piacere." lo salutò formalmente Donghyuck e Johnny gli fece un occhiolino.

"Non servono tutte queste formalità, tranquillo." Donghyuck annuì e si sedette sulla poltroncina vicino Taeil.

"Allora, sei pronto?" Ridacchiò Taeil guardando l'espressione poco convinta di Donghyuck.

"Non molto, quando ieri mi avevi detto quelle cose non pensavo di trovare questo genere di panico. Poi quel tipo credo voglia uccidermi." Disse Donghyuck indicando il tizio di prima a Taeil.

"Oh, è Sehun. Tranquillo, ha sempre quello sguardo truce, lascialo perdere."
Donghyuck annuì sentendosi un po' a disagio. Si schiarí la voce e poi guardò Taeil con incertezza.

"Emh... Mi stavo chiedendo... Non sarebbe il caso di aiutare quel tipo lì?" domandò indicando il ragazzo appeso ancora  a penzoloni alla corda.

"Forse hai ragione." rise Johnny e Taeil sbuffò appena prima di alzarsi in piedi. Si schiarí la voce e poi allungò una mano verso Johnny il quale gli passò un megafono che Donghyuck non aveva notato fino a quel momento. Taeil lo accese e lo impostò sul massimo volume. Il megafono fischiò producendo un rumore atroce.

"Allora gentaglia! Tutti in silenzio, se qualcuno supera la soglia dei dieci decibel lo faccio buttare fuori da Johnny." Paradossalmente a quel che Donghyuck pensava tutti i ragazzi nella sala diedero ascolto a Taeil, anche il povero ragazzo che era ancora bloccato sulla corda. Forse Donghyuck aveva sottostimato Taeil, in realtà poteva sembrare molto minaccioso. O forse tutti avevano paura di essere buttati fuori da Johnny.

"Dunque, Yuta smettila di importunare Sicheng. Mark per favore resta lì fermo ora ti veniamo a tirare giù e Sooyoung, per favore basta con gli esercizi per la voce." Oltre il ragazzo appeso alla corda che borbottò qualcosa del tipo 'come se potessi andare da qualche parte' nessuno ebbe da ridire ma, pur essendoci un silenzio tombale, Taeil continuò a parlare nel megafono. "Bene, dopo aver detto questo, filate tutti dietro le quinte e andate nei camerini, grazie."

Ci fu un lieve vociferare collettivo mentre tutti i ragazzi salivano sul palco dietro le quinte. Nel frattempo Johnny si era avvicinato verso il palco per andare ad aiutare quel ragazzo mentre Taeil fece segno a Donghyuck di seguirlo.

"Per oggi stammi vicino e ambientati un attimo, da domani ti assegneremo un ruolo."

"Va bene." annuì Donghyuck mettendosi le mani in tasca. I due ragazzi raggiunsero il tavolino posto nel corridoio tra i due gruppi di poltrone e Taeil si sedette sulla sedia con su scritto regista facendo segno a Donghyuck di sedersi affianco a lui.

"Hai già portato il modulo?"

"Sí, eccolo qui." Donghyuck ripescò il foglio spiegazzato da una tasca e lo stirò con le mani prima di passarlo a Taeil. Il ragazzo più grande lo fissò un attimo prima di certificare quattro ore fittizie a Donghyuck. Donghyuck sorrise, di questo passo avrebbe finito prima lui le sue ore rispetto a Lucas che era ancora intrappolato a estirpare erbacce.

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