Bucky.
Marcus riprese conoscenza dopo un bel po' di tempo. Aprì gli occhi lentamente, sbatté le palpebre per abituare gli occhi alla luce del neon e poi, resosi conto di dove si trovava, provò ad alzarsi. Vista l'impossibilità dei movimenti, abbassò lo sguardo sulle sue mani, legate alla sedia, così come i piedi, poi alzò lo sguardo su noi. Insieme a Tony e Steve avevamo pazientemente aspettato il suo risveglio, senza mai smettere di fissarlo.
«Cosa succede?» domandò, facendo nascere un sorriso infastidito sul mio viso. Voleva scherzare? Tony afferrò una delle sedie poggiate alle pareti e la posizionò proprio di fronte a lui, poi si sedette, incrociando le braccia al petto.
«Cosa volevi fare a Julie?» chiese, con tono fermo e gelido, come non gli avevo mai sentito usare. Marcus emise un verso strozzato, simile ad una risata soffocata, poi gettò la testa all'indietro e restò in quella posizione per un tempo infinito. Quando tornò a guardare Tony aveva assunto una posizione più rigida rispetto a pochi attimi prima ed il viso era impassibile, così come lo sguardo: freddo e distaccato.
«Non vi dirò nulla.» disse, facendo spallucce. Poi sorrise, senza però mostrare i denti. «Anzi no, una cosa ve la dico.» aggiunse subito dopo, sistemandosi meglio sulla sedia. Ci guardò uno alla volta e poi si concentrò su Tony, che era seduto ancora di fronte a lui. Dopo attimi di silenzio infinito, l'urlo straziante del miliardario ci fece scattare sugli attenti, confusi e spaventati. Tony scivolò giù dalla sedia e s'inginocchiò sul pavimento, portò le mani alle tempie ed urlò di nuovo, squarciando il silenzio.
«Mi lascerete addirittura andare, perché se voglio posso farvi esplodere il cervello.» urlò, chinandosi in avanti, nonostante fosse ancora legato. Steve azzerò la distanza che lo separava da Marcus e lo colpì in pieno viso con un pungo decisamente troppo forte. Il ragazzo perse i sensi e reclinò la testa all'indietro, Tony si zittì e prese a respirare in modo pesante, sorreggendosi con un gomito.
«Credo abbiamo bisogno di Wanda.» disse, tra un respiro pesante e l'altro. Annuii e, dopo aver lanciato un veloce sguardo a Steve, uscii dalla stanza. Nel frattempo, le urla di Julie si erano placate, segno che Nat stava riuscendo nel suo intento. Salii le numerose rampe di scale e tornai in soggiorno, dove Wanda e Visione ci aspettavano seduti l'uno di fianco all'altro sul divano, tesi come corde di violino.
«Abbiamo bisogno del tuo aiuto, Wanda.» dissi, senza dare altre spiegazioni. La ragazza annuì e si alzò, pronta a seguirmi senza troppe domande, ma l'irruzione di Sam e Clint fece scattare tutti sugli attenti.
«C'è del sangue.» esclamò Sam, sfilando le lenti protettive che usava in volo. Notai solo in quel momento che indossava la sua tenuta, poi mi concentrai sulle sue parole: sangue?
«Dove?» chiesi, avanzando di un passo.
«Stavo sorvolando la zona, di ritorno da un sopralluogo ma le ali hanno avuto un malfunzionamento che mi hanno costretto ad atterrare in mezzo al bosco. Quando sono arrivato nei pressi del complesso mi sono accorto della macchia di sangue, ben nascosta tra gli alberi.» spiegò, veloce come una macchinetta.
«Beth non è nell'edificio, ne all'esterno.» esclamò Clint subito dopo di lui. Nel momento in cui elaborai quell'informazione fui invasa da una rabbia cieca che prese il controllo del mio corpo e mi guidò dritto nei sotterranei. Wanda mi seguì, urlando il mio nome, ma la sua voce mi arrivava ovattata alle orecchie. Che significava che Beth non era nell'edificio, ne all'esterno?
Spalancai la porta attirando immediatamente su di me lo sguardo dei presenti, che comprendeva Marcus, probabilmente appena rinsavito. Azzerai la distanza che mi separava e afferrai lo schienale della sua sedia, reclinandolo fino a quasi fargli sfiorare il pavimento, così da poterlo fissare negli occhi.
«Dov'è lei?» chiesi, con un finto tono calmo.
«Che succede?» domandò Steve, mentre Wanda varcava la soglia tutta trafelata. Si avvicinò al mio amico e gli sussurrò qualcosa all'orecchio: l'espressione di Steve mutò immediatamente. Marcus rise, chiudendo gli occhi. Così, con la mano libera, gli afferrai il mento stringendo quanto più potevo. Lui strabuzzò gli occhi e mi guardò con un sopracciglio inarcato, poi una lieve fitta mi colpì alla testa. Sorrisi.
«Puoi provare a friggere il mio cervello quanto vuoi, ho subito molto peggio.» sussurrai, fissandolo dritto negli occhi. Lui deglutì e cercò Tony con lo sguardo, ma quest'ultimo scosse il capo ed alzò le mani.
«Non.vi.dirò.nulla.» disse, scandendo bene ogni parola. Annuii e lo colpii allo stomaco con un pugno decisamente forte, di quelli che non usavo da tempo. Lui si chinò in due per il dolore ed emise un lamento strozzato.
«Ti farò sputare le parole a suon di pugni, idiota.» dissi, poi Steve mi poggiò una mano sulla spalla ed attirò la mia attenzione.
«Perché non lasci fare a noi?» chiese, consapevole di quanto quella questione fosse importante per me. In fondo, probabilmente aveva anche paura potessi avere una ricaduta, ma non m'importava. Puntai lo sguardo su Wanda, che sussultò.
«Radunali tutti in una stanza e proteggi le loro menti da possibili attacchi. Al resto ci penso io.» ordinai, lasciando andare la sedia così che potesse tornare al proprio posto. Tirai su le maniche della giacca e tolsi la sedia dov'era stato seduto Tony poco prima, poggiandola di nuovo alla parete.
«E se non lo sapesse?» domandò Steve, come sempre buono d'animo. Marcus assisteva alla scena in silenzio, facendo saettare lo sguardo da me a qualsiasi altro presente.
«Di certo saprà dove si trovano i suoi compagni e se Beth è stata presa da loro, saprà sicuramente dove si trova. Ora, fate come vi ho detto.» dissi, distogliendo subito dopo lo sguardo. Mi lasciarono solo con qualche titubanza ed io aspettai pazientemente che la porta si fosse chiusa.
«Dove l'hanno portata?» chiesi, ma Marcus rise e scosse il capo. Sospirai.
«Pessima scelta» e lo colpii di nuovo allo stomaco.
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Soldier. |Bucky Barnes/Avengers FanFiction|
FanfictionBucky non era l'unico. Altri esperimenti erano stati fatti, altri erano venuti dopo di lui, ma nessuno di quelli era sopravvissuto. Col passare del tempo, l'Hydra era stata totalmente smantellata e ogni documento era stato distrutto da Captain Amer...