Giorno 2 - Parte 12 - Karaoke

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Così ci siamo salutati e io mi sono diretta verso ľ uscita della spiaggia. C'era proprio un bel clima, mi sembrava di essere in un film, un film che non avrei voluto che fosse mai finito.
Appena uscita ho visto tutte le persone felici e per un attimo mi sono resa conto che lo ero anche io, per davvero.
Ho attraversato la strada e sono entrata nel nostro hotel passando dal retro, dalla parte della piscina: non c'era praticamente più nessuno, solo qualche bambino che si stava facendo asciugare dalla mamma per poi andarsi a preparare per la cena.
Salite le scale, ho aperto la porta e mi sono subito buttata sotto la doccia facendo il più in fretta possibile. Ľacqua scorreva ma i ricordi non passavano.
Quando sono uscita ho preso i vestiti che avevo lasciato sul letto. Me li infilai di corsa perché mia madre mi continuava a pressare dicendomi che dovevo sbrigarmi.
Asciugati i capelli e dopo essermi messa un filo di mascara finalmente ero pronta e finalmente siamo potuti scendere per andare a mangiare.
I miei genotori presero il tavolo e io inizia ad andare a prendere ľantipasto e quando tornai loro andarono a prendere da mangiare.
Mentre mangiavo la mia insalata totalmente vegetariana intravisi gli occhi del ragazzo misterioso che questa volta mi guardarono con aria molto più fredda, forse perché mi aveva visto in spiaggia con Mattia, ma ormai non me ne poteva più importare di lui. Il ragazzo dagl'occhi azzurri aveva rapito il mio cuore ormai.
Nel frattempo eravamo arrivati al dolce e così mi sono alzata per andare a prendere il mio solito sorbetto al limone e quando lo ebbi finito schizzai molto velocemente in camera per darmi un'ultima sistemata quando vidi un semplice 'ehy' da parte di Mattia. Gli ho scritto che io stavo per andare in spiaggia, erano circa le 9.
Quando sono scesa, prima di andare in spiaggia, mi sono ritrovata nel mezzo di una serata karaoke tra i componenti delľhotel. Alice  è subito venuta a dirmi che dovevo partecipare anche io, ma mi sono rifiutata. Subito. Dopo poco avevano trovato una bambina che v9leva cantare "Perdo le parole", allora mi sono fatta coraggio e ho preso in mono il microfono. Non mi piace la mia vice, ma come dal resto non mi piace nulla di me, ma tutti mi hanno fatto i complimenti dicendomi che ero stata molto brava e che non dovevo aver paura a mostrami.
Finita ľesibizione mi sono diretta in spiaggia insieme ad Alice e altri componenti delľhotel.
Ormai adoravo quella sensazione. La spiaggia con la musica a balla, il chioschetto, i teli bianchi con le luci e il riflesso della luna sul mare: mancava solo una cosa, mi mancavano solo le sue braccia, i suoi capelli, la sua voce, lui che, mi rendeva tutto migliore, lui che mi rendeva migliore, mi mancava semplicemente lui.

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