Giorno 2 - Parte 15 - Dipinto

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Già mi sentivo il cuore in gola per quello che stava succedendo con i miei nuovi amici, in più una bella sgridata avrebbe distrutto una serata così perfetta: e infatti è stato proprio così.
Appena arrivata mia madre mi chiede dove fossi stata e mio padre è sbottato iniziando a elencare tutti i rischi che ci sono a girare per una spiaggia da sola alla sera. Io non mi sentivo per niente da sola, ma questo non lo voleva capire. La mia testa continuava a ripetere come non potesse essere felice che finalmente ero contenta della mia vita, che avevo trovato ľunica persona con cui stavo davvero bene, ľunica persona che mi rendeva felice. Ovviamente lui doveva difendere la sua "principessa" dai mostri della vita, ma avendo 14 anni mi sentivo abbastanza oppressa. Io avevo sbagliato a non dire dove andavo e soprattutto a non rispondere, ma mi avrebbe fatto molto piacere se per una volta si fosse messo nei miei panni e mi avrebbe anche solo provato a comprendere.
Mi sentivo solo le lacrime agli occhi perché mi sentivo una vera stupida che forse si stava illudendo troppo. Vedevo mio fratello sulle gambe di mia mamma che dormiva, così mi hanno chiesto tutti scazzati se volessi tornare in hotel, ovviamente in modo ironico. Io gli ho risposto che avrei solo più salutato e poi saremmo tornati, ma prima di ciò passai del tempo in silenzio per in piangergli in faccia.
Con la testa china sono tornata verso gli altri che si stavano divertendo molto, così mi sono dipinta in faccia un bel sorriso. Li ho salutati rapidamente, non si erano accorti di nulla, nemmeno Mattia. Ci siamo abbracciati e ci siamo sussurrati "a domani" nella speranza che ci saremmo davvero visti.
Mi sono diretta verso i miei, spegnendo quel bellissimo dipinto.
Non ho più parlato per tutto il tragitto, né in camera. Dopo la buonanotte si è spenta la luce e i miei occhi si sono svuotati dalle lacrime che non scendevano da troppo tempo, non capivo se stessi sbagliando qualcosa o se semplicemente mi stessi illudendo. Fatto sta che i miei erano arrabbiati con me per quello che avevo fatto, anche se per io non lo consideravo così grave. Ľunica cosa che mi importava era stare con Mattia il più possibile perché ormai si stava avvicinando la fine, e io mi sentivo sempre più male.

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