Statera

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Ecco l'estate.
Arriva portando con sé tiepide onde repentine ed una sinfonia di colori rimasta celata per molti mesi. Il mondo diventa improvvisamente un luogo più accogliente per noi, ma non per tutti.

La primavera é andata, e si è trascinata via il tuo cuore.

Tra queste bianche mura si cela una bestia, una tempesta devastante che divora ogni cosa; nemmeno lo spirito resta illeso.
Essa inizia scaraventandoti addosso i ricordi del dolce passato, ad una velocità talmente elevata da renderli taglienti come lame. Poi è il turno dei possenti venti, che soffiando da ogni direzione ti spingono, bloccano, fanno di te ciò che vogliono.
A questo punto ti accorgi che in tutto quel tempo eri rimasto al centro di quel mostro, bastava veramente poco per permettergli di divorarti. È esattamente ciò a cui va in contro chi sceglie di amare, chi sceglie di dare tutto se stesso a prescindere dal tornaconto. Spesso si riesce a vivere abbastanza a lungo nell' occhio del ciclone, abbastanza da iniziare a mettere radici e godersi quella pace così instabile.

Ma ora che sei tra le folate di dolore, chi ti salverà? Chi ti trascinerá fuori da quell'incubo?

Sei solo, ferito, e vuoto.

I giorni nel supplizio scorrono, lenti.
Hai provato di tutto per uscirne, ma nulla ha realmente funzionato. Ormai sei la preda ed è il cacciatore a decidere per te. Non ti resta che soffrire, perché questo è quello che chiami amore, un equilibrio: tutta la felicità che hai provato, proprio quella che ti ha preso per mano e condotto per le vie del sorriso, quella che ti ha reso perfetto, ora va ripagata.

Goditi il male che una semplice scelta può comportare, ed accettalo, perché esso è giusto. È il giusto prezzo per ciò che hai vissuto.

Nessuno può salvarti.

La metamorfosiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora