Tutto d'un pezzo

4 1 0
                                    

Tempo fa era un uomo tutto d'un pezzo.

Era libero di pensare e dire qualsiasi cosa, di frequentare solitario ogni luogo, di circondarsi di affetti più o meno sinceri, di sfogliare riviste, guardare canali televisivi e frequentare social.
Ne andava fiero, portava avanti una vita che all'apparenza poteva sembrare completa ed appagante. Egli aveva tutto, era libero di essere se stesso.

All'improvviso, nella sua monotona vita si aprí una nuova porta, rimastagli chiusa da sempre.
Venne folgorato da quel fulmine a ciel sereno e la sua esistenza mutò sensibilmente.
La sua vita si riempí dei più disparati colori, di suoni meravigliosi e sensazioni completamente inedite. Trovò una ragione per alzarsi dal letto al mattino, e di giorno in giorno fu questo a spingerlo in avanti.

La ragione? Beh era lei.

Lei riusciva a tirar fuori tutto ciò che era rimasto sepolto e celato agli altri per anni, era capace di fargli toccare il cielo e farlo ricadere al suolo con la stessa facilitá. Gli insegnò ad amare e ad odiare, a preoccuparsi e a fottersene, a ridere di gusto e piangere a dirotto.
Proprio a lui, quell'uomo tutto d'un pezzo che si vantava della propria vista a 361°, ma che si sentiva tristemente colmo della più scarna solutudine, che si faceva bastare quel paio di sentimenti basilari.

Tutto ciò aveva un unico prezzo, unico ma fondamentale: egli doveva purificarsi.
Già, doveva liberarsi del più grave peso per un amore appeso ad un filo, la propria autosufficienza; divenne ben presto prigioniero della propria felicità.
Lei divenne tutto, veramente tutto, ed ebbe l'impossibile, non perché i gesti di quell'uomo fossero incredibili, ma perché andavano contro ogni sua singola cellula.

Cosí egli tirava avanti e perdeva pian piano pezzi della propria vita per strapparle qualche sorriso, per non vederla delusa, per placare quel tormento che lo cullava ogni notte, la paura di perderla.
Sapeva che ciò non sarebbe mai successo, ma una cosa era sicura:
La sua vita non era illimitata, e a furia di staccarne dei pezzi avrebbe perso tutto ciò che lo rendeva uomo, umano.

Chiuse la cella dall'interno.

Non gli sarebbe rimasto altro da fare che amare la sua prigione

Una prigione di cui non poteva fare a meno.

La metamorfosiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora