È ormai cinque anni che siamo qui, a Parigi, io e mia figlia, Tali. La città è sempre più bella ma io avrei preferito essere qui anche con lei, Ziva David, la mamma di mia figlia, la donna che amo...
Sono stato così stupido, non dovevo lasciarla in Israele da sola, dovevo rimanere con lei e così forse avrei potuto vedere la nascita di mia figlia e magari avrei potuto salvarla da quell' attentato che ha mandato in frantumi la sua casa e lei è stata una delle vittime. È stata Abby ha dirmi che Ziva era morta, non sono mai stato così triste, mi è caduto il mondo addosso, anche se era da tre anni che non avevo sue notizie, io la amavo, e la amo ancora. Ma poi un giorno, quando lavoravo ancora al NCIS, mi hanno chiamato nell ufficio del direttore e mi hanno detto che Ziva aveva una figlia e quella era anche mia figlia... All'inizio ero un po' arrabbiato con la mia ninja, ma poi quella bambina era l'unica cosa che avevo di lei, senza Tali non sarei mai riuscito ad andare avanti. E invece, siamo qui a Parigi, la sua città preferita, anche quella di Ziva (Tutte le volte che ripenso a quando siamo venuti qui... Mi viene da piangere... Nessuno lo sa ma ci eravamo quasi baciati una sera, ci è mancato davvero poco).
Comunque ora io e mia figlia siamo felici. Anche se io tutte le volte che sul mio cellulare vedo una foto di Ziva piango come un bambino.
<<Papà>>
Questa è Tali DiNozzo che si è svegliata dal suo riposino... Così vado in camera sua
<<Buon pomeriggio principessa, dormito bene?>>
<<Si papi, sai che cosa ho sognato? >>
<<No piccola, che cosa hai sognato? >>
<<Ho sognato la mamma... >> ecco fatto, sento le lacrime salirmi agli occhi e faccio di tutto per mandarle giù, non voglio farmi vedere così davanti a Tali, così con voce quasi tremante le chiedo <<E che cosa hai sognato della mamma? >>
<<Che vivevamo a Washington DC, tutti insieme, come una famiglia>> mia figlia ha sognato la nostra vita se solo Ziva avesse deciso di tornare con me a Washington.
La prendo in braccio e la abbraccio forte, la sento piangere
<<Lo so che ti manca piccola mia, manca anche a me, non sai quanto, sai una cosa che la mamma una volta mi disse? Mi disse che se ami davvero una persona, allora quella persona non ti lascerà mai, sarà sempre con te>>
<<Lo so papà ma io la vorrei qui con me>> le sue lacrime mi stanno bagnano tutta la camicia
<<Non sai quanto lo voglio anche io,ora basta piangere, lei non lo avrebbe mai voluto, quindi tu devi sempre sorridere per lei, per la mamma, per Ziva>>
<<Allora anche tu devi sempre sorridere però... Lo so che piangi quando ti chiudi in camera>>
<<Tu sei sempre avanti, vero piccola mia>>
<<Ho preso dai migliori, tu e mamma>> dice sorridendo, con la mano libera le asciugo le lacrime e poi la metto in piedi <<Ora vai in bagno poi vieni giù, che ti preparo la merenda >>
Vado al piano di sotto e le preparo in un piattino dei pancakes, sotto al piattino metto una foto di Ziva, prima di metterla però, la guardo. Ma quanto eri bella, amore mio? Mi manchi tantissimo sento i passi di Tali che scende le scale e poi si siede sulla sua sedia per poi mangiare i pancakes di gusto, dopo qualche minuto vede la foto sotto il piatto, la prende fuori e poi mi guarda<<Gliela ho scattata quando stava arrivando in ufficio, perché avevo comprato un telefono nuovo e volevo provarlo... Poi non ho mai avuto il coraggio di cancellarla, ora è tua Tali >>
<<Papà mi hai fatto un regalo bellissimo, grazie, ti voglio bene>> mi dice Tali mentre abbraccia la foto.
<<Ora mangia che sta per arrivare il nonno>> per fortuna che mio padre mi è rimasto accanto e mi ha aiutato con la piccola, se no non so come avrei fatto...
Driiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnnnnnnn
<<Questo è il nonno, vado ad aprire, stai qui>>
<<Si papà >> quanto amo quella bambina... Non lo so nemmeno io.
Vado alla porta, ma non mi trovo davanti mio padre, ma solo un ragazzo che mi dice <<Lei è il signor Anthony DiNozzo Junior?>>
<<In persona>>
<<Devo consegnarle un pacco può firmare qui? >> mi dice porgendomi un pacchetto e un foglio. Dopo averlo ringraziato rientrò in casa
<<È il nonno>>
<<No Tali era il postino.. Finisci di mangiare, io arrivo>> poi vado in camera e chiudo la porta
Apro la busta e ci trovo un biglietto dentro, guardo la calligrafia, mi viene un colpo al cuore, mi sento mancare la terra sotto i piedi, mi siedo sul letto. Mi gira la testa, mi dico mentalmente è una calligrafia comune, non è possibile che sia sua, non dopo cinque anni, devo stare calmo, respiro profondamente e decido di leggere la lettera...Caro Tony,
Si sono io, ti scrivo questa lettera perché ho bisogno di te, sono sempre da sola, o meglio... De sola con nostra figlia, si Tony abbiamo una figlia, si chiama Tali e mi dispiace di non averti mai detto nulla di lei, ma pensavo che tu ti fossi rifatto una vita e se te lo avessi detto chiaramente non saresti corso in Israele per noi, se ora stai leggendo questa lettera, vuol dire che mi è successo qualcosa perché per ora questo foglio rimarrà nell ultimo cassetto della mia scrivania. Volevo dirti solo una cosa, ti amo, ti ho sempre amato, prenditi cura di te...Tua per sempre
Occhioni BelliÈ senz'altro sua, non ci posso credere lei non mi ha mai scritto di nostra figlia perché credeva che avevo una famiglia, perché credeva che mi ero dimenticato di lei, come se fosse possibile dimenticarsi di lei, la ho amata fin dalla prima volta che la ho vista...
Prima che me ne accorga mi viene da piangere. Piego la busta, ma mi accorgo che al suo Interno c'è un'altra cosa... La sua collanina con la stella di David ne avrà comprata un altra dopo che ha dato a me la sua e questo mi fa piangere ancora di più
<<Tony.... Tutto bene??? Apri la porta>> non mi ero nemmeno accorto che mio padre era arrivato
<<Si, si sto bene papà >>
<<Apri la porta, sei impazzito per caso? Hai lasciato Tali da sola e io sono dovuto entrare dalla finestra, come sono entrato io poteva entrare chiunque, apri questa porta>> o cazzo, Tali, che imbecille, la ho lasciata di là sola, mi alzo apro la porta e la trovo per mano a suo nonno che mi guarda tutta sorridente.
<<Ora mi dici che cosa stavi facendo Junior! >>
<<Va bene papà, ma prima dobbiamo portare Tali dalla sua amichetta, Jeanette>>
<<La porto io la, tu riprenditi e poi mi dirai tutto>>
<<Grazie papà... Fa la brava dalla tua amica>>
<<Si papi, ciao >>Li sento uscire di casa e vedo la macchina di mio padre partire dopo aver fatto sedere la piccola sui sedili dietro.
Riprendo la lettera e vado in salotto, mi siedo per terra con la testa appoggiata al divano, giro la busta e leggo la data di quando la ha spedita, 16 giugno, ma oggi è il 20 di giugno e l'anno è lo stesso, tuffo al cuore. Poi rifletto, no, non può essere lei, lei è morta cinque anni fa, sarà di certo stato qualcuno del Mossad che me la ha inviata, però ora che ci penso, la sua casa è stata distrutta e nella lettera Ziva dice che la teneva nel suo cassetto... Non so più che cosa fare, e se fosse ancora viva e se non fosse morta nell'esposizione????!!!
Mio padre è tornato, ho sentito chiudere una portiera, mi alzo e vado ad aprirgli la porta
<<Junior sembri uno zombie, che cosa sta succedendo>>
<<Entra papà, ti devo far vedere una cosa>>
<<Mi devo preoccupare? >>
<<Non lo so, tieni, mi è arrivata prima che arrivassi tu, è la sua calligrafia>> gli dico passandogli il foglio
<<Sua di chi Junior>> mio padre si blocca, ha capito, la legge in silenzio e quando finisce mi guarda e dice <<Tony tu ti rendi conto che è impossibile,
vero? >>
<<Guarda la data, la hanno spedita 4 giorni fa... >>
<<Ma può essere stato chiunque>>
<<Nella lettera Ziva dice che la teneva nel suo cassetto, se non fosse stata lei a prenderla, chi mai avrebbe potuto sapere dove era? Poi si sarebbe bruciata nel incendio... >>
<<Junior, non so che cosa dire, lo so che per te e Tali vuol dire molto, ma.. >>
<<No papà, per me e Tali questo pezzo I carta vuol dire tutto, vuol dire ritrovare la donna che amo e la mamma di mia figlia, tu non capisci, se c'è anche una sola possibilità che lei sia ancora viva io devo coglierla>>
<<Tony e se fosse tutta una bugia, infondo qui non c'è scritto nulla che ti faccia pensare che lei sia ancora viva>>
<<Lo so papà, ma io devo provarci>>
<<Lo dicevo solo per non farti soffrire Junior... >>
<<Lo so papà, ma che cosa può farmi soffrire di più, io non sono come te, io non ci riesco a rimpiazzarla...>>
<<Io non ho mai rimpiazzato tua madre Tony, sono solo andato avanti con la mia vita>>
<<Lei era la mia vita papà, lei è ancora la mia vita>>
<<Lo so Junior, ma ora non puoi metterti a cercarla per tutto il mondo perché ti è arrivata una sua lettera, che magari ha scritto seu anni fa, tu devi pensare a Tali, a tua figlia! Hai capito Tony? >>
<<Si papà >>
Suona il mio cellulare, guardo il nome sul display, la mamma della amica di Tali
<<Pronto>>
<<Tony, non so come sia potuto succedere, mi sono voltata un attimo e..>>
<<E cosa, cosa è successo? >> sento l'ansia salire, ho i brividi, guardo mi padre con le lacrime agli occhi
<<Tali è sparita! Non so casa dire. Tony... Rispondimi>>
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La mia vita eri tu
FanfictionTony vive con sua figlia Tali a Parigi da cinque anni , la piccola ha ormai 8 anni e anche se è passato tanto tempo, Tony non si è ancora abituato all'idea della morte di Ziva, non si dà pace. Un giorno però Tony comincia a trovare degli indizi che...