Capitolo 10

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La mattina dopo Hermione si svegliò tardi. Molto tardi. Non ricordava quasi nulla del giorno prima, o meglio della sera, solo che si era addormentata vicino a Ron. Non ne era sicura, però.

Quindi, al suo risveglio, non fu sorpresa di ritrovarsi a poca distanza dal ragazzo.
È che le sembrava impossibile.

Cercando di fare meno rumore possibile, si alzò dal prato ed entrò nella Tana.
Salì in camera sua ma qualcuno la fermò.
"Dove sei stata?" chiese.
Hermione si voltò. Vide una ragazza dai lunghi capelli rossi e grandi occhi verdi che la fissavano.
"Ginny. Ehm... Mi ero addormentata in giardino"
"Stai delirando" affermò sicura la Weasley.
"No! Assolutamente!" negò Hermione.
Ginny parve crederci perché se ne andò.
La Granger sospirò.

"Hermione! Hermione! Hermione!" gridò qualcuno da fuori.
La ragazza sospirò ancora più forte. Quel ragazzo a volte la mandava in bestia.
"Ron!" disse in tono di rimprovero uscendo fuori.

"Ma si può essere più stupidi di così? Mi hai fatto prendere un colpo!" disse la ragazza.
"Sapessi tu! Sei sparita!" ribattè Ron, stizzito.

"Allora caro Ron Bilius Weasley, io sono una persona capace di intendere e di volere, come di dire e fare e come di pensare e agire da sola in autonomia. Se voglio fare qualcosa non ho bisogno del tuo consenso. Se me ne voglio andare me ne vado e se ti voglio tirare un pugno, cosa che farò a momenti, lo faccio! " detto ciò ci fu un attimo di silenzio, come se il tempo si fosse fermato, poi Hermione tirò una pugno in faccia a Ron.
Il ragazzo rimase fermo come un fagiano a fissarla incantato.

La ragazza lo guardò un attimo e poi sbottò
"Ma la smetti di fissarmi? Sembri quasi innamorato! Ma, dimentichiamo che qui il signorino è fidanzato con un' oca giuliva di nome Lavanda! Provo pena per il fiore!" Ron si riprese.
"Hermione... Sto per caso assistendo ad una scenata di gelosia?" domandò.
"Ma cosa dici! Tu sei il mio migliore amico e mi preoccupo per te!" ribatté.
Il ragazzo arrossì, forse rendendosi conto di aver sbagliato completamente, o almeno così credeva.
"Scusa, scusa..." cercò di giustificarsi.
Hermione si voltò ed si affrettò a raggiungere l'entrata.

Salì velocemente le scale, entrando rumorosamente in camera e sbattendo la porta.
Ginny, con una mossa fulminea, (forse era proprio per questo che si era guadagnata il ruolo di cacciatrice), nascose un foglietto di carta.
"Cos'hai lì sotto?" domandò Hermione incuriosita.
"Niente..."
"Fa vedere"
"Ma fatti gli affari tuoi..."
La bruna si affrettò a mettere una mano sotto la schiena di Ginny e prese la foto di un ragazzo biondo  con due freddi occhi grigi. Fissava la macchinetta con cui era stata scattata la foto con uno sguardo gelido, quasi penetrante. Draco Malfoy.

"Adesso guardi le foto di... Lui?! Lo sai cosa ci ha fatto?" esclamò Hermione, allibita e arrabbiata al tempo stesso.
"L'amore non si comanda" rispose Ginny con le lacrime agli occhi.

Ciao Plebei! Quasi è il nuovo capitolo leggermente in ritardo. Fatemi sapere nei commenti o in privato se vi piace la nuova parte della storia. Alla prossima!

Non senza di te-RomioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora