Capitolo 12

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Hermione Granger arrossì parecchio quando Ginny fece il grande annuncio.
E fu molto in imbarazzo quando iniziarono a discutere della cotta dell' unica figlia dei Weasley.
Così decise di salire in camera a sistemare per la millesima volta il baule.

Notando il fatto che era ancora in pigiama, decise di vestirsi. Il giorno dopo sarebbe dovuta tornare ad Hogwarts! D'altronde, era la sua casa.
Quel giorno sarebbe andata a Diagon Alley per comprare la nuova toga ed i libri. Aveva deciso di andarci da sola, così da evitare di stare con Ron o Ginny.

Prese un maglione a caso dall'armadio, ovviamente made in Molly Weasley, ed un paio di jeans. La sciarpa di Grifondoro e si incamminò verso il camino.

"Hermione! Mi aspetti?" una voce risuonò dietro la ragazza.
"Ron. Cosa diamine vuoi?" domandò.
"Non so dove vuoi andare tu, ma io devo comprare i libri. Se mi aspetti uso anche io la polvere." spiegò il ragazzo.
La Granger lo guardò male.
"Oh, si. Anche io sto andando a Diagon Alley" disse con voce sconsolata.
"Se aspetti un attimo vengo con te" continuò la ragazza.
Salì di corsa le scale, prese una bisaccia marroncina piena di spillette e scese.
"Eccomi"
"Solo una domanda Hermione"
"Si?"
"Perché porti il mio maglione?"
La ragazza guardò la maglia. Si, in effetti c'era un R di Ron.
"Non ci ho fatto caso" rispose.
Prese una manciata di polvere volante.
"Diagon Alley" disse decisa, e sparì nelle fiamme verdi.
Ron si affrettò a fare lo stesso.

I due ragazzi si ritrovarono presto nella strada principale del quartiere.
Hermione si sistemò i capelli sporchi di fuliggine dietro le orecchie ed iniziò a camminare verso il Ghirigoro.
"Senti... Mi dispiace per stamattina... Non intendevo dire quello. Poi, in quanto a Lavanda bè... Io non lo so se è una cosa seria." balbettò il rosso.
"Tranquillo Ron. Ti perdono. Basta che tu non lo faccia più"
Il Weasley annuì, contento.

Entrarono nel negozio.
Hermione si diresse verso gli scaffali dei libri di scuola, mentre Ron si soffermò sul primo scaffale.
"10 passi per sedurre una strega..." mormorò.
Si diresse verso la cassa, pagò il libro e lo nascose in una tasca interna della felpa.

La bruna aveva già preso tutti i libri, per due.
"Lo ho presi tutti! Quest' anno ci sono autori niente male." obiettò.
"Perché non sei venuto anche tu lì?" chiese.
"Stavo cercando un romanzo." mentì.
"E cosa hai trovato?" domandò Hermione, con una faccia un poco scettica.
"Mi volevo far consigliare da te, in realtà."
"Allora poi andiamo in una libreria babbana e ti prendo qualcosa." affermò, contenta.
Ron annuì.

I due ragazzi andarono dalla sarta e comprarono degli ingredienti per pozioni più il calderone.
"Bene, ora ti porto a comprare qualcosa" disse la ragazza, quasi emozionata.
E detto questo, si mise a correre verso il Paiolo Magico.
"Buongiorno signorina Granger, Weasley" salutò il barista.
"Gradite qualcosa?" domandò.
"Grazie ma niente Tom. Dobbiamo andare nella Londra babbana." replicò Hermione e, senza aspettare risposta, si precipitò verso la porta.

"Allora Ron... Volevi un romanzo? Se vieni con me ti porto nella libreria più grande d' Inghilterra!" esclamò estasiata.
Detto ciò iniziò a trascinare il povero Weasley tra le vie del centro, fino ad arrivare davanti un grande edificio rosso.
"Ecco qui. Ci venivo sempre da bambina" disse la Granger, estasiata.

Entrarono nella struttura, attraverso una porta a vetri automatica.
L'edificio era alto, almeno tre o quattro piani, con delle finestre abbastanza grandi solo sulla pareti laterali.
Era un vero paradiso per gli amanti dei libri. Le mura erano piene di scaffali stipati di libri, suddivisi per lettere ed autori. C'erano tantissimi tavoli dove le persone stavano leggendo o studiando. L'area bambini si intravedeva da una porta. Era piena di colori e da lì si udiva un gran vociare. Inoltre i libri erano suddivisi per genere e per fasce di età.
"Questo è il paradiso. Non è cambiato niente da quando ci venivo."  sussurrò la ragazza.

"Hermione?!" disse una voce incredula alle loro spalle.
"Chi... Audrey!" la Granger andò incontro ad una ragazza bionda, abbracciandola.
"Ma da quanto tempo... Forse sei anni? È da quando avevi 11 anni che non ti vedo!" esclamò la ragazza.
"Si... Bè, sono andata al college" Si scusò Hermione.
"Wow. Ed ora?" chiese l'altra.
"Si... Sono tornata qui per le vacanze estive." continuò la Granger.
"Ma guardati! Stai benissimo!" continuò Audrey.
"Sei troppo gentile. Tu sei fantastica! Aspetta che ti presento una persona..." disse Hermione conducendo l'amica da Ron.
"Questo è Ronald Weasley, il mio..."
"... fidanzato?"
"No stupida! È il mio migliore amico!"
"Certo, certo. Comunque piacere, Audrey Childrer." si presentò.
"Ronald Weasley, ma praticamente ler tutti Ron." iniziò a dire il Weasley.
Audrey era una ragazza bionda, molto bionda, ed i capelli erano liscissimi. Gli occhi erano grandi e azzurri e sarebbe stata anche carina, se non fosse stata bassa e tarchiata.
"Io sono un'amica d'infanzia di Hermione. Da piccole eravamo inseparabili. Siamo tutte e due molto appassionate alla lettura, eravamo sempre qui.
Solo che lei era la prima della classe, io andavo malissimo perché quando studiavo qualche libro mi distraeva.
Poi lei è sparita! Io ero la sua unica amica perché a volte, quando si arrabbiava le succedevano cose strane attorno. Dicevano che era una strega. Ma che cosa assurda, vero? " e rise.
La Granger rise piano e Ron si unì.
"Vabbè, io vado. È stato un piacere rivederti Hermione."
"Anche per me, Audrey." e la ragazza bionda se ne andò.

"Ma che simpatica la tua amica. Se ne è andata così." rifletté Ron.
"Zitto, lei mi ha salvato dal momento più difficile della mia vita. Mi bullizzavano. Dicevano che ero una strega cattiva che li avrebbe uccisi tutti. Ero sempre sola, ma poi in prima elementare è arrivata lei.
Comunque ora, vediamo il tuo libro."

Hermione si avviò verso gli scaffali di sinistra ed iniziò a guardare i libri. Ron la sentiva mormorare cose del tipo "No", "Troppo pesante", "Troppo scontato", "Troppo mieloso"...
Poi la ragazza si soffermò su un volume.
"Ecco il libro che dovrebbe piacerti. Narra si una storia d'amore, però." disse la Granger.
"Si, si, va bene."
Ron osservò il titolo.
"Orgoglio e Pregiudizio, Jane Austen."
"Un capolavoro. Te lo dico io." è detto ciò si avviò verso la cassa.

"Orgoglio e Pregiudizio ed il giro del mondo in 80 giorni, grazie." disse alla cassiera.
"Te ne ho preso anche un altro" sussurrò Hermione a Ron.
"13 sterline" disse la donna.
"Grazie" replicò la ragazza, ed uscirono insieme.

Ciao Romione shipper! Questo è il nuovo capitolo. Applaudetemi, 1123 parole più lo spazio autrice! Cioè, il capitolo più lungo di tutta la storia! Fatemi sapere nei commenti se vi piace. Lasciate una stellina se è cosí! Comunque ci vediamo domani con il quarto (o quinto?) capitolo de: "Memorie di Edvige".
A domani Potterhead!

Non senza di te-RomioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora