Iniziai ad aprirmi sempre di più con Tyler, non lo vedevo più come uno psicologo, lo vedevo come un diario segreto dove poter raccontare tutto, così iniziai a farlo.
Per la prima volta nella mia vita nessuno mi giudicava, ogni volta che parlavo c'eravamo solo io e lui in quella grande stanza, seduta su quel lettino rosso e lui con un taccuino in mano a prendere appunti su di me per poter capire e via via aiutarmi.Passarono diversi giorni, diverse sedute sempre andate con un lieto fine, e di questo ne ero molto contenta, l'unica cosa ora che volevo scoprire era chi fosse quel ragazzo incappucciato.
Mi diressi verso la mia camera e attraversai quel lungo corridoio con un po' d'ansia per via dell'altra volta, giunta fuori la porta della mia camera vidi per terra un bigliettino con su scritto " ci vediamo in cortile a mezzanotte ".
Rimasi un po' con la bocca aperta, non sapevo chi fosse a mandarlo, ero incuriosita ma nello stesso tempo impaurita, pensai tutto il giorno a chi potesse scrivermi quel bigliettino, e poi cosa voleva da me ? Perché proprio a me ?
Passarono le ore mentre io stavo sdraiata su quel lettino a pensare e senza accorgermene si fecero le 11.
Decisi di andare a farmi una rinfrescata per quella occasione bella o brutta che sia, mi precipitai in bagno mi feci un bel bagno caldo e con i capelli ancora bagnati mi misi i primi indumenti a portata di mano, consistevano in un paio di jeans e una felpa nera con dietro un disegno che ancora dovevo decifrare.
Passai quel lungo corridoio come era mio solito fare ma di quella sagoma niente traccia, forse era stato solo frutto della mia immaginazione, sentivo solo quel forte odore di quella saponetta ai fiori d arancio.
Senza farmi sentire aprì la grande porta della comunità e andai di corsa in quel cortile, dove scrutai seduto su una panchina un cappuccio, mi bloccai un attimo e lo fissai per 10 secondi, capì subito che era la mia preda per scoprire chi fosse, senza esitare mi avvicinai mi sedetti e subito aggiunsi...
- io non ti conosco.
Giró il volto dall'altra parte e mi disse senza guardarmi nemmeno negli occhi...
- io si, ti conosco abbastanza bene.
Rimasi impietrita dalle sue parole, come faceva a conoscermi ?
Subito aggiunsi....
- voglio delle spiegazioni.
Glielo dissi con la voce tremante.
Senza nemmeno guardarmi in faccia, fece un sospiro si alzò dalla panchina e senza dirmi niente mi lasció lì sola e piena di dubbi.
Non me ne andai subito da quel cortile, mi distesi su quella panchina e pensai a quello che era successo e senza nemmeno accorgermene caddi in un sonno profondo.Mi svegliai e non mi trovai nel mio lettino, ma su una panchina al freddo.
Andai a fare colazione e cercai di trovare quel ragazzo, ma di lui nessuna traccia anche nei giorni seguenti.
Dopo diversi giorni e nottate passate in bianco a pensare lo rividi a mensa di sfuggita, non mi diede nemmeno il tempo di raggiungerlo che appena alzato lo sguardo lui non c'era più.
Corsi in camera e vidi fuori la porta un bigliettino, con su scritto " costruzione " .
Non capì il significato di quel bigliettino, aprì la porta e mi precipitai in bagno, scesi la tavoletta del water e mi sedetti su, presi il bigliettino in mano ( dopo averlo messo in tasca ) e iniziai a decifrarlo, tutto invano, il buio più totale, niente mi faceva capire cosa significasse quella parole e soprattutto una domanda che mi sorge spontanea è " chi me l'ha mandato ? "....
************Iniziai un'altra seduta con Tyler, ormai ci davamo anche del tu, lo vedevo con occhi diversi, ora lo trovavo addirittura affascinante, un qualcosa che non dovevo provare, e non capivo il motivo del perché lo provassi.
Quel giorno fecimo tutto, tranne che parlare di problemi, lui faceva battute, io ridevo, parlava del più e del meno, e io ribattevo, mi faceva stare bene, finché, tutto d'un tratto mi sfioró la mano, e in me una scarica elettrica, ci guardammo dritti negli occhi e mi disse...
- stasera tu esci con me.
Non capì il motivo del perché me l'avesse chiesto, e senza esitare aggiunsi un semplice...
- si.
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Io, te e il mare.
RomancePrima d'ora non mi era mai capitato un amore così. Un amore malato, incondizionato, pazzo ma che riuscì a salvarmi. Mi fece capire il senso della vita, mandó in subbuglio il mio modo di vivere. Le sue iridi mi ricordano tanto il blu dell'oceano, co...