Abitavo in una piccola cittadina del New Jersey avevo ormai 18 anni, vivevo sola in un piccolo appartamentino, con una cucina un bagno e una camera da letto, per una sola persona era comodo ma se volevi mettere su famiglia dovevi trovarti una casa decisamente più grande perché a malapena riuscivo ad ambientarmi io. Trascorsi due anni della mia vita a uscire con amiche, una in particole, Rose, che si trovava all'orfanotrofio perché sua madre morì quando partorì lei e suo padre la portó lì perché non riusciva a crescerla sola, lei aveva un animo buono ed è sempre stata buona con tutte, l'unica persona che mi conosce meglio di chiunque altro, iniziammo a legare dopo una settimana che io ero lì dentro, iniziammo a raccontarci tutti i nostri problemi, sapeva tutto di me e io sapevo tutto di lei, era la mia migliore amica, la sorella che non ho mai avuto. Iniziai ad andare in discoteca, malgrado l'odiassi, non faceva per me, io ero tranquilla, solitaria, non mi piaceva il caos, ma dovevo pur avere un contatto con il mondo esterno, e poi a Rose piaceva ballare, aveva anche fatto un provino per una scuola di danza molto prestigiosa, e ancora stava aspettando il giudizio. Ogni tanto bevevo, e quando lo facevo il ricordo di mia madre e di mio padre si faceva vivo dentro di me.
A 20 anni conobbi un ragazzo di nome Cody.
Cody era bellissimo, alto ma non troppo, capelli ricci, rossi tendenti al dorato, due grandi occhi verdi e un fisico perfetto. Era tossicodipendente. Mi raccontó che iniziò a drogarsi all'età di 16 anni, con roba molto forte, lo fece perché il suo gruppo di ' amici ' lo faceva, e lui per paura di non essere accettato così com'era inizió. Anche se penso che sia molto sbagliato, perché se hai degli amici e loro fanno determinate cose ti devono voler bene per quello che sei, ma evidentemente non era così.
Cominciai ad uscirci, lui mi faceva stare bene, mi faceva ridere e un minuto dopo piangere, iniziò a piacermi, e insieme a lui iniziai a provare cose nuove. Fu lui il primo ragazzo della mia vita, il mio primo amore, il ragazzo che baciai per la prima volta. Ogni suo bacio faceva danzare le farfalle dentro al mio stomaco, era qualcosa di esageratamente bello.
Un giorno mentre eravamo in un parco seduti in una panchina e parlavamo del più e del meno, lui si accese uno spinello, e iniziò a chiedermi se volessi fare due tiri, all'inizio non accettai, ma dopo un po' gli dissi :
- perché non provare, passa a me!
Iniziai a farmi un tiro, dopo un altro e dopo un altro ancora, finché non inizió a battermi forte il cuore e a non reggermi in piedi, lui mi disse di stare tranquilla che era normale che mi facesse quell'effetto.
Tornai a casa e mi precipitai a letto, presi il telefono azionai la playlist e misi la prima canzone che vidi.
Da lì in poi iniziai a fumare quella roba .
Ormai era un'abitudine tutti i pomeriggi andare a casa sua, sdraiarci sul letto con della musica e iniziare a fumare, fumare finché gli occhi non diventavano così tanto rossi che le iridi erano del medesimo colore.
Sapevo che questo era sbagliato, ma volevo vivere, vivere così, mi andava bene qualsiasi cosa basta che mi dimenticavo di tutto, perché quella roba mi faceva anche dimenticare chi fossi.
Dopo vari mesi notai che con Cody non stava andando poi così bene, notai il suo distaccamento, litigavamo sempre e decisi di prendere una decisione abbastanza ardua e a malincuore parlargli. Ci incontrammo al parco nella nostra panchina e iniziai con il dirgli:
- perché inizi a comportarti così con me ?
- non so, c'è un qualcosa che mi blocca. - mi disse lui
- cos'è che ti blocca ? Io ti amo e non penso proprio che questa sia una scusa plausibile per poterti allontanare da me - dissi con voce tremante ostentando nel crederci
- non va Emily, ho capito che non sei ragazza per me, non voglio prenderti in giro quindi meglio chiuderla qui. - disse
Non dissi niente, e con le lacrime agli occhi corsi via, ripensai alle sue parole, e all'idea che lui non fosse più con me ricominciai a piangere.Passarono giorni, e il ricordo di Cody mi uccideva, non lo vedevo da quel giorno e forse era meglio così perché la notte non piangevo più, e piano piano so che sarei riuscita a dimenticarlo. Mi fece un po' male perché con il mio primo ragazzo avrei voluto fosse andata diversamente, ma non fu così. Per colpa sua ho iniziato a fumare quella roba che mi faceva stare male e bene allo stesso tempo, ma non mi interessava, lo facevo perché mi ricordava di lui, e so quanto fosse sbagliato, ma dai miei sbagli ho imparato molto, e penso che quando me ne renderò conto, o sarà troppo tardi o inizierò a capire. A 20 anni non ero una ragazza poi così matura, si, abitavo sola, e questo poteva essere un comportamento da adulti, ma gli adulti non continuano a drogarsi perché gli manca una persona e quella roba gliela fa tornare in mente.
Ci sto male per Cody, ma questo non vuol dire che io debba smettere di vivere o di trovarmi un altro ragazzo, ce ne saranno a bizzeffe lì fuori di ragazzi, e io sono qui a piagnucolarmi perché "il mio primo ragazzo mi ha lasciata".*******
(NOTA)Non so bene cosa fosse l'amore.
L'amore è un'emozione che viene dal cuore, almeno credo, che quando sei con una determinata persona stai bene, che con un suo sguardo inizi a scioglierti.
Non si può spiegare l'amore, è un sentimento così soggettivo, che non sarà mai uguale per tutti, ma ciò che lo accomuna è quel battito nel cuore che non puoi controllare.
L'amore riempie le nostre giornate, ci fa gioire, ci fa piangere, ci fa disperare, ma sicuramente senza amore non si può vivere. Capisco che è amore quando da lontano noti che il tuo sguardo e i tuoi atteggiamenti non sono più gli stessi, diventano incontrollabili.
Possiamo amare qualcuno solo quando lo conosciamo davvero, e così facciamo un salto nel vuoto, affidare la propria vita e la propria anima.
INNAMORARSI È UNA COSA SERIA PIÙ GRANDE DEL MARE, INFATTI IL NOSTRO PICCOLO CUORE RISCHIA DI SCOPPIARE.Erano le 00:15 e iniziai a pensare all'amore, subito dopo caddi in un sonno profondo.
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Io, te e il mare.
RomantizmPrima d'ora non mi era mai capitato un amore così. Un amore malato, incondizionato, pazzo ma che riuscì a salvarmi. Mi fece capire il senso della vita, mandó in subbuglio il mio modo di vivere. Le sue iridi mi ricordano tanto il blu dell'oceano, co...