capitolo 2

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Stamattina prima di andare a lavoro ho tutto il tempo di fare le pulizie in casa, Taylor  non c'è stamattina, è uscito presto per andare a lavorare.
Accendo la musica ad alto volume e canto insieme allo stereo la canzone di Max Pezzali "l'universo tranne noi".
Inizio a spostare il divano per spazzare e cambiare le fodere, come lo sposto i miei occhi ricadono su una foto strappata. Non capisco cosa ci faccia questo frammento qui, o chi sia il ragazzo nella foto non si vede molto solo una parte dei capelli e un suo occhio, ma provo una strana sensazione come se già avessi visto questa foto. Resto a fissare il frammento per un po', finché non decido di metterlo in borsa per portarlo a lavoro. Mi rimetto a pulire ma il pensiero di chi sia quel ragazzo mi tormenta. Appena finisco di rimettere tutto apposto mi faccio una doccia e poi subito in ufficio, voglio vedere se il sistema mi può dare qualche indizio su chi sia questo ragazzo, anche se le possibilità sono poche. Lo so che è sbagliato usare i mezzi di lavoro per questioni personali, ma non riesco a distogliere l'attenzione da quel piccolo inutile pezzo di carta.

Come arrivo mi metto al computer e inserisco il frammento di foto nello scanner e avvio la ricerca del riconoscimento facciale, ma purtroppo come immaginavo essendo solo un pezzo non mi da nessun risultato. Così decido di chiedere a Taylor appena lo vedrò stasera se sa qualcosa di questa foto, lo rimetto in borsa e ritorno a lavorare.

Appena arrivo a casa trovo Taylor intento a pasticciare qualcosa in cucina, lo osservo rimanendo sulla porta lui ancora non mi ha vista. Lo sento parlare da solo mentre controlla la ricetta e mi scappa una risata, così alza lo sguardo mi vede e mi sorride.
"Amore non ti avevo sentita arrivare, eh sto preparando qualcosa per cena", scuoto la testa sorridendo "ma se tu sei una frana in cucina, ovviamente apprezzo lo sforzo". Fa una faccia buffa poi ribatte "mi voglio migliorare per te, ti meriti il meglio e quindi c'è la sto mettendo tutta", mi avvicino a lui e gli accarezzo la guancia, poi lo spingo un po' più in la con il fianco.
"Fammi spazio che ti dò una mano, vediamo cosa stai facendo", mi do uno sguardo in giro e poi ci mettiamo insieme ai fornelli, io gli do istruzioni e controllo che esegua correttamente le mie indicazioni. È nel frattempo preparo una salsa da accompagnare alla carne.
Ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare e a parlare.
"Come ti è andata la giornata?", chiedo mentre taglio la mia bistecca,
"Oggi è stata una giornata tranquilla abbiamo studiato qualche ricerca e basta, a te com'è andata la giornata?", Alzo gli occhi su di lui per rispondergli "la solita routine, però da domani mi verrà affiancato un collega, quindi ci sarà qualche possibilità di iniziare a lavorare sul campo oltre che in centrale, non vedo l'ora", poi mi viene in mente quel pezzo di foto, così mi alzo da tavolo e lo prendo dalla borsa e lo mostro a Taylor. "tesoro chi è questo della foto?", lo vedo sbiancare mi guarda con gli occhi sbarrati "dove l'hai trovato? è possibile che mi sia caduto l'altro giorno mentre buttavo via delle foto del collage, ma così non saprei dirti chi sia", lo guardo per un po', ho una strana sensazione ma decido di lasciar perdere. "Ah ok volevo sapere come mai c'era la foto di qualcuno che non conosco in casa mia, scusa adesso vado a dormire sono stanca", mi irrita quando so che non mi dice tutta la verità, ma al momento non mi va di fare un casino per nulla però devo capire cosa si cela dietro a quella foto, forse un ricordo brutto del suo passato ma comunque non mi piacciono le prese in giro.
Taylor si alza e mi risponde "si tranquilla riposati, qui ci penso io" cerca di baciarmi ma mi scanso e vado in camera mia.

Mi infilo dentro le coperte ma non riesco proprio a prendere sonno, mi giro e mi rigiro dentro al letto, perché il pensiero di scoprire chi sia quel tizio nella foto mi tormenta?

La mattina seguente sembro uno zombie,  già sono settimane che non riesco a dormire bene e stanotte è stata anche peggio, in pratica l'ho passata completamente in bianco.
Decido di uscire piano per non far rumore, non ho nessuna intenzione di affrontare Taylor stamattina. Come arrivo in ufficio trovo una ragazza molto bella vicino la mia postazione, è di carnagione scura, con i capelli ondulati castani e dei bellissimi occhi di color verde e le labbra carnose mi si avvicina a me e mi porge la mano
dicendomi  "tu devi essere Luna, piacere di conoscerti io sono Louise la tua collega" le sorrido e le stringo la mano. "Si sono io, il piacere e tutto mio, hai già visitato la centrale?", Annuisce "si ho fatto in giro veloce, se ti va nella pausa possiamo pranzare insieme così da conoscerci meglio". Le sorrido dicendole "certamente possiamo andare qui vicino, c'è un ambulante che fa dei tacos fenomenali". Le sue labbra si allargano in un sorriso rispondendo "perfetto, adesso è meglio iniziare a lavorare sennò il capo ci fucila", scoppiamo entrambe a ridere e ci mettiamo a lavorare.

Durante la pausa pranzo insieme a Louise abbiamo avuto modo di conoscerci meglio, viveva a Springfield  prima di trasferirsi qui, siamo entrate subito in sintonia, è molto solare emana allegria da tutti i pori, spiritosa e intelligente, credo che si instaurerà una bella amicizia. Mi ha raccontato di avere una bellissima bambina dell'età di otto anni, di cui il padre non ha voluto saperne nulla e lei la sta crescendo sola.
Per tutto il giorno ho evitato  di rispondere ai messaggi e alle chiama di Taylor, sono troppo arrabbiata forse dovremmo mettere fine alla nostra relazione, sa che questa è l'ultima occasione specie dopo ciò che mi ha fatto la prima volta, e nonostante ciò mi nasconde qualcosa e mi mente.

La sera come arrivo a casa trovo Taylor seduto sul divano che mi aspetta, decido di ignorarlo e di ritirarmi in camera, ma lui mi blocca per un polso, "amore perché mi stai evitando, tutto oggi non mi hai risposto", lo guardo male e gli grido contro "lo sai che odio quando menti, se vuoi che le cose funzionano tra di noi non voglio segreti", abbassa lo sguardo. Poi dopo una pausa dice "ho strappato quella foto, per via della mia ex ragazza del college, nella foto eravamo tutti in gruppo, la nostra classe e visto il suo tradimento con il mio migliore amico, come ho trovato la foto sistemando la mia roba me ne sono voluto sbarazzare. Comunque ho dato uno sguardo all'annuario e credo di aver capito chi sia quel ragazzo se ti interessa ti posso dire il nome". Probabilmente sto dando troppa importanza a qualcosa da niente così gli rispondo "no va bene così, mi interessa che tu sia sincero con me", mi abbraccia ma io non ricambio
"te lo prometto, basta più segreti", annuisco ma ancora rimango impassibile.

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Nulla è come sembra
Scritta da me e @mattryandrogo

Poi andate a leggere le storie di
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