«No, l'avresti fatto comunque tu»

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Se non mi fossi fermata chissà cosa sarebbe successo, magari sarebbe entrato nello spogliatoio e avrebbe visto la scena, che per carità ad un uomo non sarebbe dispiaciuta affatto, ma non era quello il luogo giusto per certe cose.
«Io ti ammazzo..» mormorò Zoe tirandosi su i pantaloni della divisa.
Le sorrisi mentre passavo la mano sulle labbra per pulirle.
«Cosa c'è Davide?» esclamò aprendo la porta dello spogliatoio.
«Eccoti! Niente, volevo sapere se avevi ordinato da mangiare su Just Eat»
«No ancora no..» si toccò il camice per trovare il telefono nelle tasche, ma lo avevo io in mano dato che lo lasciò sopra a dei scatoloni quando si spogliò.
«Allora io voglio questo» dissi avvicinandomi a loro, con il telefono di Zoe fra le mani.
«Ah eccolo..» sorrise maliziosamente.
«Puoi prendere gli altri ordini» le sorrisi e me ne andai giù al ricovero.
Appena arrivai giù salutai Francesca, l'altro medico presente per la notte, intenta a pulire delle gabbie sporche, siccome non avevo nulla da fare decisi di darle una mano. Aprii la gabbia, tolsi la grata che divide l'animale dal fondo di essa e la pulii nella vasca presente nella stanza, poi passai il sapone spray su tutti i lati e infine cercai i giornali da mettere sul fondo.
Mi chinai per prenderli e sentii delle mani familiari che mi afferrarono i fianchi, per poi lasciarli qualche istante dopo.
«Scusa..»
Alzai lo sguardo e vidi un camice blu scuro superarmi, era Zoe.
Mi passò accanto strusciandosi, in modo quasi impercettibile agli occhi altrui, sul mio fondoschiena, per arrivare a controllare una cartella clinica presente sul tavolo.
Non doveva farlo, avevo ancora voglia di lei, più di prima, e non poteva fare così cazzo!
Sospirai non appena tornai in posizione eretta, ed appena riuscii a incrociare solamente il suo sguardo la fulminai.
«Stai in mezzo..» rispose facendo spallucce.
Misi i giornali nella gabbia, presi la grata nella vasca e la sistemai all'interno di essa.
«Sono solo questi i ricoverati di oggi?» domandò Davide facendo capolino nel ricovero, dato che restò nelle stanze vicino lo spogliatoio dopo aver effettuato l'ordine su Just Eat.
«No, ce ne sono altri due nell'altro ricovero» risposi.
«Ok, allora andiamo io e Francesca a visitarli» disse allontanandosi.
«Ma come sei preparata..» commentò Zoe in modo ironico, mentre scriveva sulle cartelle.
«Hai visto si? Ho ripreso dalla migliore..» mi avvicinai al tavolo da visita.
Alzò lo sguardo e mi fissò per qualche secondo.
«Duecentocinquanta.. diviso 50.. » ragionò a mezza voce.
«5ml» risposi.
Continuò a fissarmi senza dire nulla, poi fece una X sul una delle colonne della cartella clinica e la cerchiò.
«Brava, prendi il Norocarp e faglielo a quel cane» ordinò.
«Se non rispondevo l'avresti fatto tu?» la guardai con aria di sfida.
«No, l'avresti fatto comunque tu» sorrise divertita.
Sbuffai.
Feci il farmaco al cane, e appena finito, mi poggiai al solito posto, vicino al termosifone.
Davide e Francesca che finirono di visitare i due gatti nell'altro ricovero tornarono da noi.
«Zoe che ti dice Just Eat? Fra quanto arriva la roba?»
Prese il telefono fra le mani e controllò.
«Tipo dieci minuti e stanno qui»
Perfetto, allora andiamo su in segreteria, restate voi qui?»
Zoe annui.

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