Hall Of Fame

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Sin da quando ero piccola, mia madre mi raccontava delle gesta di cinque supereroi che vegliavano sulla nostra città quando lei era ancora una bambina. Ogni sera, prima di addormentarmi, mi facevo raccontare da lei le storie di questi supereroi, di come sconfiggevano ogni supercattivo e come mettevano tutto a posto.
La prima volta che me ne parlò fu quando avevo quattro anni. Io e lei passeggiavamo nel parco vicino alla boulangerie degli amici di nonna e ad un certo punto vidi la statua: quella bellissima statua che ritraeva una ragazza e un ragazzo sorridenti, lei con uno yo-yo in mano e lui con le orecchie da gatto. Mi ero fermata, incuriosita da chi fossero quei due. Guardai mia madre e le chiesi chi fossero. Lei si voltò a guardare la statua e giuro di aver visto una lacrima che minacciava di scendere dall'occhio sinistro. Mi ricordo che lei poi prese un bel respiro e mi guardò sorridente. Mi raccontò che quei due erano dei supereroi, Ladybug e Chat Noir, che combattevano contro il perfido Papillon e che venivano aiutati da altri tre supereroi, Rena Rouge, Carapace e Queen Bee, e avevano i poteri grazie ai Miraculous, preziosi gioielli magici di cui Papillon si voleva impossessare. Io piegai la testa di lato. All'epoca non ci potevo credere: dei supereroi? Come IronMan o come Capitan America? Come i supereroi della TV? Lei poi continuò a raccontarmi di Ladybug e Chat Noir, i più coraggiosi dei cinque, del loro potentissimo amore e di come alla fine vinsero il supercattivo.
Diventando più grande, mi incuriosii di questi supereroi e feci delle ricerche: a quanto pare la nonna li aveva intervistati parecchie volte e la mamma era caduta sotto il controllo del perfido Papillon quando era soltanto una bambina a causa dei suoi capricci per giocare con delle bambole che aveva fatto la sua babysitter. Quando mi raccontò per la prima volta dei supereroi non mi disse di come ebbero sconfitto Papillon. Facendo queste ricerche, però, scoprii che si erano sacrificati, per tutti noi, scomparendo insieme al supercattivo, di loro rimasero solo i sette gioielli. Si erano sacrificati da veri eroi e ebbero quel coraggio che solo pochi avrebbero avuto e chi li ha scelti sono certa che adesso è orgoglioso di quello che hanno fatto.
Adesso che ho quindici anni capisco cosa hanno provato, perché anche io, come loro, adesso ho un supercattivo da sconfiggere e, come Ladybug, ho qualcuno al mio fianco.
Prima non sapevo chi fossero veramente quei supereroi, poi capii: Ladybug, la ragazza di cui adesso io ho preso il posto, era Marinette Dupain-Cheng, la babysitter di mia madre e la figlia scomparsa degli amici della nonna, e Chat Noir altri non era che Adrien Agreste, il figlio del noto stilista Gabriel Agreste, ovvero il perfido Papillon, scomparso anch'esso.
Adesso, ogni qual volta ho una nuova missione, passo davanti alla statua insieme al mio compagno di avventure salutando i due supereroi: «ciao Marinette, grazie per avermi permesso di essere ciò che sono adesso»

Standing in the hall of fame
And the world's gonna know your name
'Cause you burn with the brightest flame
And the world's gonna know your name
And you'll be on the walls of the hall of fame






Nota autrice
In due One-Shot ho ucciso i protagonisti...viva la felicità :').

Traaaanquiiiiliiiii dalla prossima ci sarà da riiiidereeee :D.

Coooomunque

Avete capito di chi è figlia? ;D

Non ho nulla da dirvi se non...

Alla prossima One-Shot!

La vostra HermionedeVillers❤️

Symphony...-Miraculous One-ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora