Ti Vada O No

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Scesero insieme le scale, arrivando a quel bel giardino riempito delle tipiche statue greche.
La giornata che avevano passato insieme era stata fantastica e finalmente si erano distratti dai loro compiti.
«è stato bellissimo! Non credevo che marinare fosse così...divertente!» esclamò Adrien, facendo ridacchiare la ragazza al suo fianco, che voltò la testa verso due uccellini...particolari.
«passa al punto cocca» le sussurrò appunto uno di loro, rivelando le teste di Nooroo e Akuma.
«credo che questo sia il giorno più bello di tutta la mia vita!» continuò Adrien sorridendole.
Nooroo aveva ragione, doveva passare all'azione, anche se questo le faceva male. Da quanto conobbe Adrien, i suoi pensieri erano sempre rivolti a lui, ai suoi occhi verdi e al suo sorriso che...
«ah!» urlò, inciampando sul gradino, ma venuta bloccata dal ragazzo che la prese al volo «caviglie...deboli» disse.
«forse è meglio se ti siedi» disse il biondo prendendola a mo' di sposa e facendola sedere su una panchina affianco, sedendosi anche lui.
«tu hai...problemi di questo...tipo?» gli chiese sensualmente, facendo cadere una spallina del vestito e mettendo una una gamba scoperta su di lui, che deglutì arrossendo.
«p-problemi?» balbettò.
«caviglie deboli...ginocchio andato?...un'ernia del...disco?» chiese avvicinandosi sempre di più a lui.
«n-no...sono...sano come un pesce» disse alzandosi. Era troppo per lui, non si sarebbe controllato.
«Gattino sei perfetto» disse lei sbuffando.
Adrien prese un sassolino, avvicinandosi ad una delle tante vasche, lanciandolo e storcedo la testa appena arrivò a colpire le braccia della statua al centro di essa e a romperle, facendo ridacchiare la corvina, che lo raggiunse.
«devo essere sincera, Gattino?» gli chiese, appoggiandosi alla sua spalla.
«dimmi...»
«la preferisco così» disse sorridendogli e guardandolo poi negli occhi. Cavolo, doveva smettere di guardarlo così a lungo negli occhi.
Sobbalzarono entrambi appena furono accecati dalla luce di una stella cadente.
«s-sai...quando ero piccolo avrei tanto sognato essere come una persona normale» disse Adrien rompendo l'imbarazzo che si era creato tra loro due.
«volevi essere subdolo e meschino?» chiese lei, abbassando lo sguardo.
Lei era subdola e meschina. Lei stava tradendo la fiducia del ragazzo che le aveva rubato il cuore.
«tu non sei così» le disse lui, alzandole il mento con due dita.
«come fai a sapere come sono?» disse la corvina sedendosi sul bordo della vasca.
«Marinette» disse sedendosi accanto a lei «tu sei fantastica e sei la ragazza con...le caviglie deboli...più bella e gentile che io conosca»
«Adrien...» disse avvicinandosi a lui «non mi...conosci...dovremmo smetterla di...» si stavano per baciare quando...
«ANDIAMO RAGAZZO! CALMA I TUOI ORMONI! CORAGGIO STACCATI DALLA BELLA!» urlò Fu, a cavallo di Plagg, che aveva attaccato alla testa una candela accesa.
«sta tranquillo cervello di capra» disse Marinette, andandogli di fronte «è colpa mia se ha marinato la scuola»
«STA ZITTA SORELLA! TI HO GIÀ SEGNATA!» urlò, scendendo dal pegaso e andando davanti ad Adrien «ANDIAMO RAGAZZO»
«soltanto un minuto» disse lui andando a prendere un fiore da un cespuglio e dandolo poi in mano a Marinette, che arrossì vivacemente.
«temi il fiore, si abbina al tuo vestito» disse dandole poi un bacio sulla guancia e salendo in groppa al cavallo mitologico, andandosene via con Fu.
«oh ma che cosa mi prende? Direi che una dovrebbe imparare...» disse sedendosi sul bordo della vasca e annusando il fiore.
«noi lo sappiamo!» dissero le muse, apparendo di fronte a lei.
«e voi chi siete?!»
«noi siamo le muse, dee delle arti e...»
«questa parte l'abbiamo già fatta, Alya» disse Alix fermandola «passa avanti!»
«okay...ho capito chi siete ma...cosa sapete?» chiese la corvina.
«cosa ti prende!» esclamò Mylene «sei innamorata, cara!»
«cosa? Io? Innamorata? E di chi?» chiese lei. Come se non lo sapesse...
«ma dell'eroe ovviamente!» dissero in coro.
«Gattino? Io...no certo che no...» disse lei vaga.
«sei arrossita» disse maliziosa Alya.
«io...no!» disse alzandosi e prendendosi la testa con entrambe le mani.
«hai paura di cosa potrebbe accadere dopo...» disse Juleka.
«...e glielo dirai» concluse Rose.
Lei abbassò le mani, andando verso la statua dedicata all'eroe e sorridendo al suo viso.
«lui è...perfetto...» disse accarezzando il viso della statua «no! Non può succedermi di nuovo!»
«Marinette...non sarà come la volta precendente» la rassicurò Mylene.
«ne dubito...» disse ritornando alla vasca e prendendo il mano il fiore «...non crederò...ma io l'amo e lo...so...»






Nota autrice
Ed eccoci qua con la nuova One-Shot, che, come sa chi mi segue da un bel po' di tempo, diventerà il capitolo di una delle mie fanfiction!

Mi scuso se ci sono errori ^^

Bene adesso vi lascio con questo bellissimo video (che è l'infanzia di tutti noi mi sa) e vi lascio.

Dire che la so a memoria è dire poco...

Alla prossima One-Shot!

La vostra HermionedeVillers❤️

Symphony...-Miraculous One-ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora