capitolo 5

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POV'S GIULIO

Sento una cosa sulla mia pancia, una cosa PESANTE sulla mia pancia...
Apro gli occhi e trovo le gambe della mia migliore amica su di me.

Ma andiamo, riuscirai a dormire in modo normale almeno una volta?!

Io potrei dormire benissimo sul letto ai piedi del suo, ma sembra di dormire su dei mattoni, ROTTI, per giunta. Chissà perché si sono rotte, quelle molle.

Già, chissà perché?

Oh, senti. Quella volta mi aveva fatto davvero infuriare.

Aveva solo 9 anni, stupido.

E a me cosa importa? Non doveva mandare quella foto ad Ettore, il capitano della squadra di calcio. Non ho più potuto entrare in quel campo a fare delle partite con loro, nonostante fossi il più bravo in campo. E perché? Perché Valentina non poteva lasciarmi giocare con le bambole in santa pace. Cosa c'è di male se mi divertivo a creare storie tra i personaggi?

Erano della tua migliore amica quelle bambole. Lei non le usava, ma tu si. Non pensi sia abbastanza strano, e degno di nota?

No.

Ovviamente.

Mi alzo cercando di non svegliarla e, appena ci riesco, mi prendo qualche secondo per guardarla... mentre dorme, assume sempre posizioni strane, così come le espressioni sul suo viso o i capelli arruffati.

Okay, oggi si è superata. Si è DECISAMENTE superata! Ha un braccio sotto all'altro in una posizione innaturale, i capelli che sembrano formare un cuore e i segni del cuscino su tutta la faccia.

Dovrebbe vedersi.

Ora che ci penso, non l'ho ancora ripagata da quando mandò quella foto...

Così, prendo il suo cellulare con l'intenzione di farle una foto perché, ovviamente, il mio ha memoria piena.

Cavolo, devo davvero limitarmi con le foto. Adoro scattarle: ogni momento mi sembra ottimo per farlo, e ogni cosa mi ispira, soprattutto la natura.

Ho mille foto di paesaggi, cento di animali e tremila di fiori, e mi dispiace eliminarle, ma non trovo mai il tempo per trasferirle sul computer. O meglio, non trovo la voglia di farlo.

Lo apro e, sulla schermata iniziale, mi esce una chat con un numero non segnato, con solo due messaggi da parte dello sconosciuto.

"Ciao Bimba, sarò il tuo nuovo incubo."

"Ah-ah-ah, hai proprio sbagliato ad ignorarmi. Credi sia solo uno scherzo, vero? E invece no. Sarà il tuo peggior incubo."

Quando finisco di leggere, mi accorgo che sto stringendo forte la mascella, cosa che succede sempre quando sono arrabbiato e, senza pensarci due volte, decido di segnarmi il numero sul cellulare.

Dopo averlo fatto, vado a svegliare la mia migliore amica.

<<Svegliati, stupida.>> Niente.
<<Svegliati, ho detto.>> E la riscuoto. Niente.

Andiamoo, lo sai che non si sveglia mai subito!

Questa volta dovrà fare un'eccezione.

<<Ehi, svegliati, cavolo!>>
Ancora niente.

Beh, a mali estremi, estremi rimedi.

Corro in cucina e riempio con l'acqua fino all'orlo un bicchiere di plastica. Torno in camera e, senza pensarci due volte, le butto in faccia il liquido contenuto dal bicchiere.

Non passa nemmeno un secondo che, con la sua delicatezza, Valentina si alza e mi da dei pugni sul torace, che a stento sento.

<<Ma dico, sei impazzito o cosa?!>>

Le blocco il pugno che sta cercando ti tirarmi e arrivo subito al dunque: <<E tu da quando in qua non mi dici le cose?!>>

In risposta ricevo uno sguardo interrogativo. Tipico suo.
Le lascio la mano, prendo il suo cellulare e le leggo il primo messaggio ad alta voce, con una nota accusatoria nella voce.

Perché diavolo parla sempre di cose inutili e le cose importanti non me le dice mai?

Diamine, Valentina, che devo fare con te?!

<<Cosa ti preoccupa? Ora devo stare a dirti anche dei soliti scherzi che fanno i ragazzi poco cresciuti?>>

<<Valentina, questo non è uno scherzo, maledizione!>> dico, cercando inutilmente di restare calmo.

<<Sei serio? Davvero credi che bastino due piccoli messaggi per farmi impaurire? Andiamo, ti devo ricordare tutte le cose che abbiamo fatto insieme? E, fidati, andavano ben oltre questo 'imminente pericolo' di cui parli!>> mi rispose, sbuffando.

<<Non sbuffare con me! Non sai di cosa parli! Tu pensi sempre di essere nel mondo delle favole, proprio come il tuo cartone prediletto! E invece no, cara piccola versione reale di Alice, sei nella vita vera. E se cominci a sottovalutare tutto ciò che ti circonda, non so davvero come farai, un domani! Sei sempre una piccola ragazzina viziata e testarda, che pensa di riuscire a sistemare tutti i casini che fa, solo con un semplice schioccar di dita! Ecco cosa sei! Non posso lasciarti fare quello che vuoi, non posso lasciarti libera per un secondo, ed ecco cosa combini! Ora, per il bene della nostra amicizia, è meglio che vada. Ma pensa a ciò che ti ho detto.>> sputo quelle parole con rabbia.

Devo andarmene al più presto. Non posso continuare a stare qui, finirei solamente con il peggiorare la situazione.

Infatti, senza guardarla nemmeno per un secondo di più, prendo i vestiti, il cellulare, metto le scarpe e la giacca di pelle e mi dirigo alla mia moto, incurante di indossare ancora il pigiama.

Inserisco le chiavi e parto a tutta velocità verso casa mia, per far sbollire la rabbia dentro di me.

Non posso permettere che succeda di nuovo. Non a lei. Non lo sopporterei ancora.

Ho faticato tanto, fino ad ora, per non far capitare quello che successe tempo fa, e ora si sta ripetendo. Anche con lei.

Perché non posso vivere tranquillo, che miseria? Qualcuno mi ha lanciato una maledizione lassù, vero?

Arrivato a casa, preparo velocemente una valigia, mettendo tutto il necessario per stare via per almeno 3 giorni, e la monto velocemente sulla modo.

È in momenti come questo che penso che forse una macchina sarebbe molto più comoda...

Oh, al diavolo, ma chi voglio prendere in giro?

Salgo in sella e, dopo aver inserito le chiavi, parto a tutta velocità, con lo scopo di cambiare il finale, e questa volta sul serio.

spazio autrice
Ehi, come va la vita?
Che ne pensate della storia? Non smetterò mai di chiedervelo, no, ahah.
Questa è la prima volta che la storia viene raccontata dal punto di vista di un personaggio diverso da Valentina. Volete altri capitoli così?
Mi farebbe molto piacere che voi mi facciate sapere che ne pensate della storia in sé e dei vari personaggi.
Detto ciò, vi lascio.
Al prossimo capitolo!

Roby♡

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