capitolo 6

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Saranno passati ormai 10 minuti. Sto fissando il vuoto da 10 minuti.

"Pensi di essere nel mondo delle favole!"

"Sei solo una ragazzina viziata e testarda"

Durante il suo discorso, avete percaso sentito un crick? Bene, era il mio cuore che si scheggiava, sempre di più.

Ma cosa avevo fatto?

Senza rendermene conto, scivolo a terra e inizio a piangere. Piango, perché mi rendo conto che ciò che ha detto è vero. Piango, perché mi manca il mio papà, ma al contempo non lo vorrei incontrare. Piango, perché se ci fosse stato, se fossi cresciuta con lui nella mia vita, sarei stata diversa. Perché, andiamo, cosa sono io?

Una bambina. Ecco cosa.
Una piccola e stupida bambina viziata. Ha ragione.
Forse è per questo che papà non ha voluto saperne più nulla di noi, di me e della mamma.
Forse è per questo che se n'è andato.
Forse, oggi, starà vivendo con la sua nuova famiglia. Con una nuova moglie e una nuova figlia, più bella, simpatica, intelligente e matura di me.

Bene Valentina, complimenti. Davvero complimenti.

Il mio cellulare vibra, segno di una telefonata, ma lo lascio squillare. Poco dopo, sento il campanello della porta di casa.

Vado in bagno e mi sciacquo la faccia, cercando invano di far sparire quei residui di pianto e gli occhi rossi.

Si sente il secondo suono del campanello.

<<ARRIVOOO!>>

Scendo le scale e vado ad aprire, più irritata che mai.

<<Che vuoi?>> dico con voce scocciata verso il ragazzo più odioso che abbia mai conosciuto in vita mia.

<<Ehi pulce, tutto okay?>> dice, e subito dopo mi si avvicina.

<<Tutto benissimo fin quando non sei arrivato. Cosa vuoi, Vincenzo?>> gli rispondo, cercando di risultare il più possibile fredda.

Mi fissa per un po', evidentemente cercando di capire cosa sia successo, ma dopo pochi secondi decide di lasciar stare. Mi fa spostare, entra in casa MIA, si mette sul divano e accende la televisione, cominciando a fare zapping in cerca di qualcosa da vedere.

Ma che sta facendo?! È per caso impazzito?

Oh, dimentichi che lo è sempre stato.

Già, forse però mentre stava cercando di farsi un panino è andato a sbattere contro un mobile... o magari il suo cervello minuscolo ha deciso di andare definitivamente in vacanza... In effetti, fa molto caldo.

Si, beh... Oh Dio, sto SERIAMENTE parlando da sola? Okay, sono impazzita io, altro che Vincenzo.

<<Scusami?!>> mi decido finalmente a dire, mentre sbatto la porta d'entrata.

<<Tua madre ha chiamato la mia dicendole che entrambe avrebbero dovuto partecipare ad un incontro di lavoro, e che sarebbero ritornate tra 2 giorni circa, anche se lei doveva ritornare oggi. Ha detto che ti ha chiamato, ma non hai risposto. Ha chiesto a mia mamma di dirmi di farti compagnia in questi giorni, dato che il tuo "amichetto" Giulio dovrà partire per conto suo, o almeno così le ha detto. Quindi, in sostanza, staremo per ben 2 giorni insieme, che felicità.>> spiega tutto velocemente, con una faccia che non promette nulla di buono.

COOOOSA? NO, NON PUÒ ESSERE VERO.

<<Oh Dio, MAMMAAAAA!>> urlo a nessuno in particolare, dato che mia madre non è in casa, e prendo immediatamente il telefono, notando la sua chiamata persa e digitando velocemente il suo numero, sotto lo sguardo divertito di Vincenzo.

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