Alla fine della scuola mi dirigo verso l'uscita con Kylie, che cerca in tutti i modi di consolarmi, ma invano.
"Hailey aspetta!" Mi richiama una voce femminile da dietro.
Quando mi giro noto con molto piacere che non si tratta di nuovo di Eleonor.
"Ciao Gwen" Le sorrido, ricordando il momento in cui mi aveva aiutata.
"Ehi volevo darti il mio numero e questo"
Estrae un foglio dallo zaino e leggendolo velocemente noto che è il modulo per entrare nella squadra delle cheerleader.
"Ma io non credo mi serva.. insomma guardami" Le dico ridacchiando, indicandole il mio corpo minuto.
"Ma che dici? Sei perfetta per il ruolo da cheerleader, pensaci" Mi dice andandosene ammiccando.
"Fantastico" Sbuffo.
"Provaci" Suggerisce Kylie.
"Ci penserò" Annuisco.
Io e Kylie ci salutiamo e mi tocca farmela a piedi fino a casa, non volendo parlare con Caleb dopo quello che è successo prima in giardino..
Mi fermo un attimo per cercare di ricordarmi la strada per casa, ma non ci riesco.
"Ragazza, ti sei persa?" Sento dire da una voce maschile, Caleb.
"Lasciami stare, so come tornare a casa"
"Non si direbbe, dato che stai andando decisamente verso la direzione sbagliata" Ridacchia lui.
"Su sali" Mi sprona.
Non ho altra scelta, che farmi aiutare.
Sbuffo e salgo.
"Senti scusami per prima" Ammetto, spezzando l'atmosfera straziante, che si era creata in macchina.
"Non ti devi preoccupare, hai ragione sul fatto che non ho idea di come ci si possa sentire ad essere come te, ti capisco, veramente. Non ti devi scusare." Mi sorride confortandomi, ma il risultato è tutt'altro: mi dispiace di aver trattato così male Caleb, non se lo meritava.
Sono un disastro.
—
Passo il pomeriggio a pensare se compilare il modulo di iscrizione al corso di cheerleading, ma i miei pensieri vengono interrotti da un messaggio.
*Gwen: Spero che tu ci stia pensando ;)*
*Io: La sto prendendo così seriamente, che mi stupisco di me stessa*
*Gwen: Credimi, sei adatta al ruolo di cheerleader*
La mia conversazione viene interrotta da qualcuno che bussa alla finestra.
Potete già indovinare di chi si possa trattare..
"Non potevi andare a bussare alla porta come le persone normali?" Chiedo facendolo entrare.
"No, perché è troppo da persone normali" Ridacchia.
Mi siedo sulla sedia della scrivania e cerco di ignorarlo.
"Hailey"
"Hailey"
"Hailey"
Continua punzecchiandomi.
"HAILEYYY"
"Dimmi perchè sei qui?" Chiedo guardandolo inespressiva.
"Perchè volevo informarti che ci sarà una festa di inizio anno, a casa di Clarisse"
"E chi sarebbe questa Clarisse? Non la conosco nemmeno.." Mi fermo e annuncio "Non vengo"
"Cosa? Non puoi non venire!"
"E chi me lo impedisce?"
"Io" Si avvicina cercando di farmi il solletico.
"Non ci provare. Non mi toccare." Dico armandomi di un cuscino.
Alza le mani e inizia a muovere le dita continuando ad avvicinarsi.
"Caleb"
"Senti ne possiamo parlare"
"Ma ti prego pensaci, non devi farlo per forza"
Mi guarda, sorride e mette via le armi.
"Sei uno scemo" Affermo sdraiandomi sul letto.
"Dai parla, perchè hai così tanta paura di quello che pensano gli altri? Ti ho vista prima, ho visto il dolore nei tuoi occhi".
"Non capiresti"
"Prova a farmi capire"
Chiudo gli occhi, prendo un lungo respiro e ripercorro un'altra volta tutto quanto.
Gli racconto quello che è successo a San Francisco per filo e per segno.
Gli racconto delle finte amicizie a cui credevo tanto, che mi hanno delusa molto.
Gli racconto di quante volte mi hanno ferita, e di quante volte si sono presi gioco di me.
"E non ho intenzione di venire alla festa.. l'ultima volta che sono stata ad un party...quella che credevo mia amica Blair beh' mi ha drogata, mi ha fatto un video e ha fatto circolare voci che non erano vere. Capisci ora quanto do peso alle parole? A quanto ci sto male ripensandoci?"
"Wow.. mi chiedo ancora come tu faccia a stare in piedi.." Dice quasi stupito.
Ma non gli ho ancora raccontato di quello che è successo con Christian e, credo non lo farò mai.
"Ma io penso comunque che dovresti venire"
"Penso che tu non abbia capito un cocomero secco"
"Un cocomero secco?" Ripete corrugando la fronte, divertito dalla mia esclamazione.
"Si!"
"Ma comunque penso che dovresti venire per superare le tue paure, per cercare di andare avanti.. poi a quei tempi avevi solo Blair la stronza, ma ora hai me, Cole, Kyle, Jack, Kylie e Gwen."
"Ci conosciamo a mala pena da una settimana, perchè dovrei fidarmi di voi?"
"Perchè noi non siamo come Blair e tutti gli altri di San Francisco." Risponde sorridendomi.
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FALLING ALL IN YOU
Novela JuvenilCARTACEO e EBOOK (kindle) DISPONIBILI SU AMAZON e IN TUTTE LE LIBRERIE ONLINE! "Fai schifo" "Faccio schifo?" Mi guarda divertito. "Si" Rispondo guadandolo male. "Se ti avessi fatto schifo non mi avresti baciato in quel modo" dice con un velo di prep...