Il mattino seguente mi sveglio con uno strano sorriso in faccia.
Scendo giù e vado a fare colazione.
Noto immediatamente, che sul tavolo è presente un grande cesto pieno di fiori e biscotti.
"Ammiratore segreto?" Domando a mia madre.
"No, solo i vicini che sono stati carinissimi a darci il benvenuto"
"Carini" dico addentando uno dei biscotti.
"Oggi esco per visitare il mio nuovo ufficio e, magari socializzare con qualcuno.
Tornerò verso le sette di sera, se vuoi ordina della pizza" mi avvisa mia mamma.
"Va bene, divertiti"
"Lo farò" dice schioccandomi un bacio sulla testa.
Finito di fare colazione salgo su e mi faccio la doccia.
Ding Dong.
Caleb.
Mi vesto velocemente e scendo giù ad aprire.
"Ciao Hailey" mi sorride Caleb, seguito da altri 3 ragazzi, tutti quanti belli.
Mi schiarisco la voce, leggermente in soggezione e ricambio il saluto "Ciao Caleb"
"Loro sono Cole, Kyle e Jack" tutti e tre mi salutano sorridendo.
Sono tutti quanti molto alti: Kyle ha i capelli castani come Caleb però, a differenza sua, ha gli occhi verdi, pare simpatico dal suo sorriso smagliante; Jack invece è moro con gli occhi marroni scuro; per finire c'è Cole, mi sembra che si chiami così, che è il più diverso tra tutti. Ha i capelli ricci, biondi e leggermente ramati, gli occhi sono di un azzurro incredibilmente intenso, ma sono caratterizzati da con uno sguardo cupo, che accentua i suoi lineamenti.
"Che ci fate qui?" Chiedo appoggiandomi allo stipite della porta
"Volevamo farti fare un giro di Los Angeles, essendo nuova da queste parti"
"Molto gentile da parte vostra ma- ..."
Vengo interrotta da Jack "Ah ah, niente ma, tu vieni con noi, non era una proposta, era un'affermazione" mi ammicca sorridendo convinto.
Dovrei accettare?
Sbuffo scherzosamente e annuncio "Entrate pure, salgo su a cambiarmi".
Salgo le scale con un sorriso che mi arriva alle orecchie e cerco di vestirmi decentemente.
Scrivo un messaggio a mia mamma dicendole che esco con Caleb, il figlio dei vicini, e dei suoi amici. Dopo dieci minuti sono pronta e saliamo su una macchina, che presumo sia di Caleb.
"Non volete portarmi in un posto isolato per poi uccidermi, vero?" Chiedo
"Quella sarebbe stata l'idea, ma Cole, Kyle e Jack non erano d'accordo" mi sorride Caleb.
In breve tempo arriviamo ad una spiaggia a dir poco incantevole: Santa Monica.
"Ti piace?" Mi chiede Cole con la sua voce perfettamente roca, avvicinandosi a me.
"E me lo chiedi pure?" Rispondo entusiasta guardandolo per la prima volta negli occhi.
Lui sostiene il mio sguardo per pochi secondi, ma lo distoglie subito guardando altrove.
Troviamo un posto sulla sabbia e iniziamo a parlare.
"Allora Hailey... da dove vieni?" mi chiede Kyle
"Da San Francisco" rispondo giocherellando con la sabbia tra le mani.
"Figo" interviene Kyle.
"Sarà stato difficile per te cambiare città da un momento all'altro" Afferma poi Caleb.
"Non tanto... insomma non avevo nessuno a cui tenessi particolarmente..."
"Cosa? Stai scherzando?!" Dice stupito alzando un po' la voce Caleb.
Distolgo lo sguardo dal vuoto e lo guardo sorridendo.
"Beh, basta parlare di me, che mi dite voi?"
"Non abbiamo nulla di interessante da dire, a parte che siamo i più popolari della scuola" dice Kyle mettendosi in posa.
"Smettila di fare il deficiente" Lo riprende Jack ridacchiando, dandogli un pugno sul braccio.
"Poco modesti" Affermo ridacchiando.
"E tu Cole? Mi riferisco al biondino pensieroso.
"Non ho nulla da dire." Afferma con tono monocorde.
"Vedo che sei un ragazzo di molte parole" cerco di scherzare, smorzando il disagio che si è creato tra noi due.
"Quanti anni hai, Hailey?" Mi domanda curioso Kyle.
"Non si chiede ad una donna" lo riprende sempre Jack prendendolo in giro.
"17" Rispondo.
"Quindi anche tu all'ultimo anno?" Mi chiede Cole.
Annuisco silenziosamente verso la sua parte.
"Fantastico! Frequenterai il nostro stesso liceo e forse avremo alcuni corsi in comune!" Annuncia Caleb felice.
Che tipetti strani.
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FALLING ALL IN YOU
Novela JuvenilCARTACEO e EBOOK (kindle) DISPONIBILI SU AMAZON e IN TUTTE LE LIBRERIE ONLINE! "Fai schifo" "Faccio schifo?" Mi guarda divertito. "Si" Rispondo guadandolo male. "Se ti avessi fatto schifo non mi avresti baciato in quel modo" dice con un velo di prep...