Cazzo.
Impreco mentalmente, aprendo gli occhi. Ottimo risveglio direi.
Ho un mal di testa allucinante e ricordo praticamente nulla.
Allungo il braccio per prendere dell'acqua dal mio comodino, ma allungano il braccio mi ritrovo in mano una bustina argentata.
Apro un occhio e lo guardo.
"COSA!?" Esclamo diventando pallida.
Un preservativo?! Cosa?
Da quando ho dei preservativi in camera??
Guardo quella che dovrebbe essere la mia stanza, ma qualcosa non quadra.
Ieri hanno ridipinto le mie pareti bianche, trasformandole in pareti blu?
"Mamma!" Urlo non capendo.
Ma nessuno mi risponde.
Continuo a guardarmi attorno spaesata e cercando di scendere dal letto calpesto qualcosa di caldo e morbido e tiro un urlo.
"COSA CAVOLO SEI?" Urlo.
"Stai zitta o sveglierai tutta la casa" biascica Caleb con la voce ancora impastata dal sonno.
Lo guardo bene e vedo che è a torso nudo con solo i pantaloncini addosso.
Guardo i suoi addominali e mi sento un po' a disagio.
Aspetta. CALEB? SONO SERIAMENTE NELLA CAMERA DI CALEB BARCLAY?
"Mio dio Caleb perchè sono qui da te e non là da me?" Dico urlacchiando indicando con il dito la mia casa fuori dalla finestra di camera sua.
"Poi ti spiego, ora lasciami dormire"
"Caleb.." lo richiamo tirandogli un calcio per svegliarlo.
"Caleb" continuo.
"Caaaleeeeebbb" urlo tirandogliene un altro più forte rispetto agli altri.
"Okay okay sono sveglio" dice alzandosi per poi ricadere sul letto.
Mi guardo un'altra volta attorno e noto che nell'angolo del pavimento vedo il vestito che indossavo ieri sera.
"CALEB COSA CAZZO ABBIAMO FATTO" urlo coprendomi la faccia di vergogna e notando solo adesso che ho la sua maglietta di Football addosso.
"Dovresti chiederti cosa hai fatto tu" dice guardandomi con la sua solita espressione divertita.
Mio dio cosa ho combinato.
—
Dopo avermi dato un'aspirina ed essersi messo una maglietta per coprirsi, avendo notato il mio disagio, gli chiedo:
"Allora prima di raccontarmi tutto dimmi questo: non lo abbiamo fatto, insomma.. hai capito" divento rossa in poco tempo e lui incomincia a ridere.
"No no tranquilla" ridacchia ancora.
"Meno male" sospiro di sollievo.
"Tutti mi vorrebbero, meno male cosa"
"Io no"
"Come no"
"No. Ma comunque come lo spieghi il mio vestito là a terra?" Dico cambiando discorso.
"Ieri ti sei vomitata addosso e non potevo portarti a casa tua, quindi ti ho cambiata, dandoti gentilmente la mia maglietta e ti ho fatta dormire da me" sorride.
"Quindi.. mi hai cambiata tu?" Chiedo abbassando lo sguardo per l'imbarazzo.
"Sì" sorride.
"E non sei niente male.." dice mordendosi il labbro inferiore.
Gli lancio il cuscino in faccia e gli tiro un calcio, ma ben presto ricomincio l'interrogatorio.
"Ma comunque raccontami. Allora io ricordo solo l'inizio e alcune parti del durante."
"Tipo?"
"Tipo che ho parlato con un ragazzo molto carino, Lucas mi sembra e mi ha chiesto di uscire e inoltre ho anche parlato con Eleonor e non so se me lo sto inventando o cosa ma le ho anche tirato uno schiaffo. Dimmi che l'ultima parte non è vera." Dico pregando dio che non l'abbia veramente fatto.
Chiudo gli occhi e mi sento dire "Mi dispiace dirtelo ma dopo il dissing che avete avuto l'hai picchiata" ridacchia.
"COOSA? Dimmi che mi stai prendendo in giro"
"No"
"Dai"
"No"
"Daaii!!"
"Ma ti ho detto di no!!"
Urlo e mi sdraio coprendomi la faccia con il cuscino.
"Cavolo" mi sbatto una mano in fronte.
"Ma non lo hai fatto senza un motivo, lei ti ha provocato e ti ha dato molte volte della puttanella. Secondo me hai fatto bene"
"Veramente?" Lo guardo.
"Veramente."
Socchiudo gli occhi fissandolo e dico "Non verrò mai più a scuola"
"Non puoi"
"Sì che posso"
"E invece no"
"Non posso tornare, quella mi uccide!"
"Pensi che riproverà ad importunarti, dopo lo schiaffone che le hai dato e dopo averla minacciata di lasciarti in pace? Io non credo" sorride.
"Lo spero" dico pensierosa.
"Comunque era la mia prima sbronza" annuncio.
"Sul serio? Ecco perchè"
"Ecco perchè cosa?" Lo guardo confusa.
"Ecco perchè eri cosi messa male, ti ci abituerai"
"Oh no no no no no, non andrò mai più ad una festa in vita mia, caro il mio Caleb"
"Ma ti sei divertita, ammettilo"
"Forse la me ubriaca di ieri sera sì, ma la me del giorno dopo no"
"Funziona così con l'alcool, mia piccola Hailey"
Termina la frase, per poi scompigliarmi i capelli beccandosi il mio sguardo inceneritore.
—
Il giorno dopo Caleb, come ogni mattina, mi accompagna a scuola e noto con moltissimo piacere che tutti mi fissano con dei fogli in mano.
Fantastico.
"Hailey!" Urla richiamando la mia attenzione Kylie.
La guardo e vado da lei.
"Eccola guardatela.." sento dire da un gruppo di ragazzi che mi guardano come fossi un essere sconosciuto.
"Cosa mi racconti?" Le chiedo confusa
"Perchè tutti mi fissano come se fossi un'aliena?" Continuo.
"Ehm.." dice lei nascondendo dietro di lei un mucchio di fogli.
"Come se non l'avessi visto.. avanti Kylie, fammi vedere che cos'hai in mano"
Lei fa cenno di no con la testa.
"Oh mia cara Kylie quanto ti voglio bene" dico abbracciandola per poi strappargli quello che aveva in mano.
"Sei subdola!" Mi urla lei scherzando, ma guardandomi preoccupata.
Ho in mano il giornalino scolastico e in prima piano, in copertina vedo me e Eleonor alla festa intente a parlarci.
Leggo il titolo:
'La povera reginetta scende dal trono: Eleonor Blossom viene spodestata dalla nuova arrivata Hailey King!!
Come possiamo vedere dalla foto la nostra piccola ma grande reginetta Blossom viene schiaffeggiata dalla nuova arrivata: Hailey King. A quanto pare le ragazze di San Francisco sanno tirare fuori gli artigli, quando servono!!'
"Cosa?!" Esclamo.
"Dovresti essere felice, ma devi continuare a leggere sotto"
Continuo a leggere l'articolo:
'Però state attenti perchè la ragazza potrebbe picchiarvi da un momento all'altro della giornata, non avvicinatevi a lei! Si da il caso che sia malata e non riesca a controllarsi!'
"COSA?!" Urlo ancora più forte.
"Chi cavolo ha scritto queste cavolate??"
Kylie sbuffa "Betty Murphy la pettegola più pettegola di tutte..."
"Ci vediamo dopo, Kylie"
"Dove sta andando?" Chiede poi Jack avvicinandosi a lei.
"A sistemare delle cose.." Risponde la mia amica, con un velo di preoccupazione che traspare dalla sua voce.
Cerco Betty Murphy da tutte le parti e finalmente la trovo nell'aula di informatica.
"Betty Murphy?" Chiedo entrando facendole vedere l'articolo.
"Sì" risponde un po'esitante, ma con tono fiero.
"Che cavolo hai scritto alla fine di questo articolo? Non mi conosci nemmeno, come puoi dire che sono malata e che non riesco a controllarmi?! C'eri anche tu quella notte! Sai cos'è successo e sai com'è andata, lei si prendeva gioco di me provocandomi e, si prende gioco di tutti quanti! Cancella o smentisci tutto quello che hai scritto!" Le dico buttandole di fianco il suo stupidissimo articolo da quattro soldi.
Mi guarda ancora più impaurita e aggiungo "Non picchio le persone a caso, è stata la prima volta che ho perso il controllo" Roteo gli occhi.
"E va bene" si arrende lei.
Aspetto che finisca di scrivere una pagina da aggiungere all'articolo e me ne vado.
Appena prima di uscire dall'aula mi fermo e annuncio "Grazie.", dopodiché me ne vado a lezione.
A pranzo sono al tavolo con Caleb i ragazzi e le ragazze.
"Cosa hai fatto prima ?" Mi chiede Gwen.
"Ho messo in chiaro le cose" poi vengo interrotta da Betty che consegna la pagina di giornale che ha scritto in mia presenza in cui smentisce tutto urlando "Hailey King non è malata e riesce a controllarsi benissimo! Quello che avete letto è stato un errore di stampa!! Tenete questo!"
Tutti i ragazzi del lice,o come una mandria di bufali, si accaniscono sulle pagine di giornale leggendo attentamente quello che aveva da dire Betty, la pura e semplice verità dei fatti.
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FALLING ALL IN YOU
Novela JuvenilCARTACEO e EBOOK (kindle) DISPONIBILI SU AMAZON e IN TUTTE LE LIBRERIE ONLINE! "Fai schifo" "Faccio schifo?" Mi guarda divertito. "Si" Rispondo guadandolo male. "Se ti avessi fatto schifo non mi avresti baciato in quel modo" dice con un velo di prep...