UNA NUOVA VITA[1]

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E che palle dover trasferirsi ancora una volta nell'arco di soli due anni .
Essendoci così abituata non cercavo nemmeno di relazionarmi con gli altri della mia età e con cui ero costretta a passare le ore scolastiche.
A volte erano gli altri a non volersi nemmeno avvicinare per colpa delle solite prime impressioni e i pregiudizi , di cui non mi lamento , perché forse si potevano reputare veri.
E pensare che un tempo non ero così : così acida e riluttante nel far apprendere a fondo quanto io sia diversa da come mi voglio mostrare.
Ma ripensandoci , sono stata proprio io a crearmi questa maschera con l'intento di non far trasparire le emozioni.
Chissà , sarà forse la paura di soffrire come mi è capitato in passato? Oh , il passato , chi se lo scorda più ! Mi perseguita ormai da quando è avvenuto l'INCUBO!
L'avvenuto non ha intaccato solo il mio cuore ma anche quello di mia madre , la quale ha tentato in tutti i modi di non infliggersi ulteriore dolore e di preservarmi da quest'ultimo.
Scappare , ecco ciò che siamo riuscite a fare , ma questo ormai a me non interessa .
Sono perfettamente consapevole del fatto che ovunque io mi trovi e chiunque mi stia accanto non mi solleverà d'animo , ma farei di tutto per far sì che almeno mia madre sia felice , se lo merita.

[Ore 5.00]
"Catrin alzatiiii adesso , non possiamo far tardi in aereo porto!"-disse mia madre gridando come una pazza isterica.

" Chi la deve fare sta vita , mbah.."
Mi preparai il più velocemente possibile per non incombere nell'immensa ira di mia madre e sperando che una volta scesa non mi avrebbe lanciato una ciabatta appresso.

"Muoviti , la Corea del Sud non è mica dietro l'angolo!"-sbraitò di nuovo mia madre.

Ebbene sì , mi sarei dovuta trasferire in un altro continente per far in modo ci fosse un intero oceano a separarci dall'INCUBO.
Questo dato che le persone coinvolte nella faccenda si scontravano spesso con noi , anche in altre città .
A quanto pare saremmo state ospitate provvisoriamente da mia zia , la quale abitava in zona ormai da 5 anni , finché io e mia madre non avremmo avuto abbastanza denaro per affittare un appartamento ed emanciparci autonomamente.

"Va bene , calmina , sto arrivando ! E per favore non gridare che non mi serve mica amplifon !"

Mi vesto con degli indumenti neri preparati la scorsa notte e scendo portando con me le valigie , pesanti perché piene di libri .

Mi voltai e salutai per l'ultima volta la mia patria a cui ero profondamente legata e i ricordi ad essa correlati.

[Dopo 12 ore ]

"Ca' svegliati , siamo arrivate."- sentii mia madre mentre mi scuoteva la spalla , distogliendomi così dal mio profondo sonno e facendomi accorgere della quantità sproporzionata di bava fuoriuscita dalla mia bocca.

Una volta ripulita per bene , sperando non venissi osservata da qualcuno per non fare una figura di merda come mio solito , scesi dall'aereo .
Una volta in aereo porto la mia attenzione fu attirata da una signora che smadonnava mentre cercava di attirare la nostra attenzione sventolando in continuazione le mani in aria.
In seguito il mio occhio cadde su una figura alle sue spalle , una ragazza della mia età direi , che in quel momento avrebbe preferito essere sotto terra pur di non sentirsi così in imbarazzo.
Mi scappò un leggero sorrisetto che subito ritirai.

Alla fine scoprii che la donna così emozionata dal nostro arrivo , era mia zia , mentre la ragazza era sua figlia , di nome Stella.

Arrivata nella loro dimora rimasi a bocca aperta dal vedere quanto fosse enorme e spettacolare . Mi sarei persa molto presto..pensai sarebbe servito legarmi un filo da tirare per poter poi ritrovare i resti della sottoscritta.

"Vieni ti mostro la casa."- disse Stella con un sorriso stampato in volto.
Non dissi nulla e la seguii .
Per ultimo mi condusse nella camera che avrei dovuto condividere con lei.
Mi buttai immediatamente sul letto non prestando nemmeno attenzione ai dettagli della camera.

"Scusa per la mia maleducazione , ma stavo aspettando solo questo , non riesco nemmeno a stravaccarmi sul letto che mi si chiudono gli occhi. È stato un viaggio lungo e pur avendo dormito tutto il tempo sono ancora stanca!"-dissi cercando di mostrare un sorriso forzato .

"Oh tranquilla , ti capisco ! Poi hai ragione , devi riposare , domani abbiamo scuola."-esclamò tutta pimpante . Ma dico che problemi ha questa ?

"Non me lo ricordare!"-dissi con le mie ultime forze prima di cadere tra le braccia di Morfeo.

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ANGOLO AUTRICE
Ecco a voi  il primo capitolo della mia prima storia .
So già sia noioso come inizio , ma l'ho fatto per introdurre un po' il tutto , man mano si vedrà 😏. Ho già tante idee anche se so che nessuno si cagherà mai la mia storia ma no problem , chissene .
Saluto chi per caso mi cagherà...Sciau♥️

HEARTLESS [Jeon Jungkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora