CAPITOLO 4

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Stasera c'è la prima festa. Ci sarà una sfilata nel centro della città e mi hanno chiesto di partecipare, in quanto eletta Miss Stupid dei distretti 12,11 e 10. Anche se non credo ci sia molto da vantarsi.

Così io e la mia famiglia ci rechiamo vicino alla passerella e subito Annie, una mia carissima amica che lavora come Modella, mi porta dietro le quinte. E lì. Lì. Lì c'è un ragazzo. È bellissimo. Alto, muscoloso, biondo e semplicemente meraviglioso.

- Ciao! Sono Finnick.

Il ragazzo mi porge la mano. Gliela stringo.

- Io sono Katniss.

- Sei un pò sporchetta di carbone.. Ma che vieni dal distretto 12?

Che figura.

- Uhm si, adesso se non ti dispiace vado a lavarmi, magari prima che inizi la sfilata.

- Non preoccuparti, sei bellissima così.

Voglio sprofondare. Un bel biondo occhi verdi che mi dice che sono bellissima..

Katniss, calma. SEI FIDANZATA.

- Comunque se vuoi, adesso ti porto da Cinna e decidete insieme l'abito!

-Obviously.

Dopo esser stata da Cinna, un gran figone, sono pronta per sfilare. Quando Cato annuncia 'Ed ecco Katniss Everdeen, Miss Stupid' tutti iniziano a ridere. Anche se non ho ancora capito perchè. Comunque sia, ovviamente non potevo non inciampare e finire tra le braccia di Finnick.

Alzo la testa e vedo un Finnick con gli occhi che luccicano, mamma quanto è bello. Giro la testa e vedo un Peeta con lo sguardo infuriato, mamma quanto è geloso.

Così, mi rialzo in piedi, ma quella peste di Rue, che sa BENISSIMO che io e Peeta stiamo insieme, inizia un coro 'BACIO BACIO BACIO BACIO'

E il bel Finnick Odair, ovviamente, mi prende e mi bacia, scatenando la furia di Peeta.

Non poteva non succedere una cosa del genere. Adieu.

Cerco Peeta tra la folla. Non c'è.

Mi faccio spazio tra la gente e inizio a cercarlo. Lo trovo. Ma non gli voglio urlare la frase 'Non è come sembra' , magari dovrebbe urlarla lui a me. Si sta baciando con Annie (perdutamente innamorata di Finnick, tra l'altro). Però qualcosa li ferma. Vengono colpiti da una palla. Sono i giocolieri/pagliacci dietro di me. Hanno capito tutto.

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