Capitolo 13- Ti Amo Lav!

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<<Dai Lav, vieni a bere qualcosa!>> Mi incitò Diane.
<<Tranquilla sono a posto>> Risposi appoggiandomi allo schienale della poltrona.
<<Ok, ma almeno vai in pista a ballare>> Supplicò Ruth alle mie spalle.
<<Non mi va>> Scossi il capo.
<<E allora cosa sei venuta a fare?>> Chiese Diane di getto iniziando a ridere per effetto dell'alcol contenuto nel suo drink rosso.
Non risposi.
<<Ehi baby>> Disse Sami spuntando alla mia destra con un sorriso.
<<Ehi>> Replicai per poi finire a guardare il cellulare.
Sorrise e mi diede una leggera gomitata e lo guardai stranita.
<<Guarda Ghali>> Mi incitò indicandolo.
Non risposi neanche stavolta, volevo capire dove volesse andare a parare.
<<È stracotto di te, lo dice sempre, perchè non vai a ballare con lui?>>
Sussultai leggermente a quelle parole.
Sami mi prese per il braccio e mi portò in pista lasciandomi lì, non potei farci niente.
Vidi Ghali in mezzo alla folla che si avvicinava ridendo.
<<Lav!>> Esclamò toccandosi i dread.
Ora che era più vicino capii che aveva bevuto troppo, non reggeva tantissimo l'alcool.
<<Ciao>> Risposi in imbarazzo.
<<Balliamo?>> Chiese lui facendo il labbruccio.
Era troppo dolce. Acconsentii.
Mi attirò a sé e mise la testa sulla mia spalla seguendo il ritmo lento della canzone.
Ondeggiavamo leggermente e potevo sentire ancora il Playboy che aveva addosso, ogni volta si finiva la boccetta.
Dopo 10 minuti passati così i tacchi iniziarono a farmi male così lasciai le sue mani per andarmi a sedere sui divanetti dove c'erano Diane e Ruth.
<<Dove vai?>> Domandò afferandomi debolmente l'avambraccio.
<<Mi siedo>> Annunciai voltandomi.
Non oppose resistenza e mi accoccolai su uno dei sofà bianchi del Yacout.
Ormai era tradizione andarci ogni sabato sera.
Persi di vista Ghali dopo essere andata in bagno e pensai gli fosse successo qualcosa.
Sami e Anto che stranamente erano lucidi si offrirono di cercarlo all'interno del locale mentre io andai fuori per prendere una boccata d'aria.
Guardai l'ora, le tre e mezza, non male.
Anche quella volta avevamo fatto after.
Trovai una panchina sul retro e senza pensare troppo mi ci buttai letteralmente sfilandomi i tacchi argentei.
Sospirai sbloccando lo schermo del cellulare.
Andai su whatsapp per chiamarlo ma proprio in quel momento udii la sua voce.
Dopo una manciata di secondi sentii un'altra voce, di una ragazza.
Mi girai per capire dove fossero.
Vidi Ghali con una ragazza mora dall'altra parte della strada ad un angolo del vicolo.
Non potei fare a meno di ascoltare i loro battibecchi.
<<Lasciami stare>> Urlò Ghali.
<<Sei così bello>> Disse la ragazza presumibilmente ubriaca.
Ghali in tutta risposta si mise a ridere e fece uscire un "no" dalle sue labbra.
Lei provò a baciarlo ma egli si scansò.
<<Cosa fai?>> Domandò lei irritata.
<<Tu non mi piaci>> Rispose lui cercando di mantenere quel poco di serietà che aveva ancora.
<<Ah no? E perchè?>> Gridò la ragazza stizzita.
<< Perchè mi piace Lavinia, anzi no la amo!>> Esclamò lui spingendola.
Mi vennero le lacrime agli occhi, sapevo che non era completamente in lui però si dice anche che da ubriachi la maggior parte delle cose dette sono veritiere.
Mi avvicinai interrompendo i loro discorsi.
<<E tu chi sei?>> Chiese la ragazza rivolgendomi uno sguardo omicida.
<<Lavinia>> Risposi soddisfatta prendendo Ghali per il braccio.
Chiamai Antonio per dirgli che avevo trovato il suo amico e potevamo tornare finalmente a casa.
Salimmo sull'auto del ragazzo dai dreads e Sami si mise alla guida.
Durante il tragitto Ruth si mise a fare le treccine a Diane e mi misi a ridere.
Sono da stimare quelle due ragazze, riescono sempre a fare tornare il sorriso sulle labbra.

GHALI Il Ragazzo Del PokerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora