|let me do it.|

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Era ancora presto, quindi, le due ragazze, decisero di andare a casa di Jennie, dato che aveva cominciato a piovere.
Durante la strada, la pioggia inzuppò completamente i loro vestiti.
Jennie uscì dalla sua cabina armadio, già cambiata.

-Tieni, metti questa, aspettando che i tuoi vestiti si asciughino.

Jennie le diede una maglia abbastanza grande da farci entrare entrambe senza alcun problema. Lisa guardò la maglietta interrogativa.

-Solo questa..?
-Se vuoi puoi tenerti i vestiti bagnati.
-No no! Mi cambio subito...

In bagno si accorse che la maglietta le arrivava poco sotto le cosce, era abbastanza a disagio, ma era l'unica cosa che aveva a disposizione; quindi decise comunque di tornare da Jennie, cercando di allungare il più possibile l'indumento.

-E-eccomi..

La più grande, che stava mettendo a posto i vestiti, si bloccò subito, vedendo Lisa imbarazzata con quell'unica maglietta addosso.
A Lisa, vedendo il rossore delle guance della più grande, le si formò un sorriso malizioso in viso e si avvicinò a lei.

-Ho freddo...~
-V-vai sotto le coperte no?
-Ma voglio andarci con te~

Le prese la mano e la portò a letto, mettendosi a cavalcioni sulle sue gambe.
Jennie si incantò, i loro cuori andavano all'unisono, le sue mani percorrevano le forme di Lisa da sotto la maglietta.

-J-Jennie...
-Sì?
-Posso amarti? amarti sul serio.

La maggiore le tappò la bocca con i suoi baci, partirono da lì, poi passarono alla mascella e alle clavicole, per poi fermarsi sul collo dove Jennie lasciò dei piccoli segni violacei, non molto evidenti.
Nel frattempo, Lisa, impaziente, cominciò a sbottonare la camicetta che Jennie usava per dormire. Era affascinata da ciò che si nascondeva al di sotto: forme perfette, scolpite a somiglianza delle migliori statue della storia dell'arte.
Bernini, con la sua tecnica, non avrebbe potuto superarane la bellezza.
La mora tolse la maglietta a Lisa, che le impediva di completare la sua opera, i succhiotti continuarono sempre più in basso, facendosi sempre più visibili.
La piccola si sdraiò portando Jennie su di sè, che si tolse subito la camicetta, lanciandola via da qualche parte nella stanza.
Continuò a baciarle il corpo nudo; voleva conoscerlo a memoria, con il solo uso della bocca.
Arrivata in quel punto, il respiro di Lisa si fece più pesante, e il suo corpo iniziò a contorcersi dal piacere.

-I-io... non ho m-mai...
-Shh calma, lascia fare a me.

Le sorrise per rassicurarla ed iniziò il suo lavoro. Le mani di Lisa le guidavano la testa, mentre quelle di Jennie tenevano aperte le cosce della minore.
I suoi gemiti riempivano la camera fin quando non raggiunse il culmine.
Ma la maggiore si fermò, non voleva ancora finire.
Le sue mani scivolarono nell'intimità di Lisa compiendo movimenti che le fecero inarcare la schiena.

-Jen-.. ah! T-ti prego continua...

Senza farselo ripetere due volte, cominciò a muovere la mano più velocemente, osservando l'espressione di piacere della sua compagna.
Era così invitante mentre si mordeva il labbro.
Lisa raggiunse l'apice del piacere urlando il nome della più grande mentre ansimava.
Jennie si stese accanto a lei, si strinsero la mano e senza parlare, entrambe chiusero gli occhi, come per realizzare ciò che era appena accaduto.

-Lisa... devo dirti una cosa.
-Tutto bene?
-Credo di essermi innamorata. Sono innamorata di te.

Allora l'altra aprì gli occhi e la guardò, un sorriso le percorse il viso e si mise a ridere.

-Allora ce l'ho fatta.

Con la mano libera accarezzò la guancia a Jennie, e la baciò.

-Ti amo, Jennie Kim.
-Ti amo, Lalisa Manoban.

Con una nelle braccia dell'altra, esauste, si addormentarono con i cuori appagati.

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Si ringrazia la gentile revisione di djanastories

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