03:44
Jennie e Lisa, dopo una serata di ansie e paranoie, si addormentarono.
Taehyung era in un bar ad ubriacarsi, magari per togliersi dalla testa tutti i pensieri, magari per non permettere alla mente di ricordare ciò che sarebbe successo qualche ora dopo.
Continuò a bere: bottiglia dopo bottiglia, shot dopo shot, la sua vista si fece sempre più offuscata, e la sua capacità di pensare prima di agire, sempre meno presente.
Uscì dal bar barcollando ed aprì il cofano della sua Audi.
Eccola la sua mazza da baseball, un tantino scheggiata, ma sempre efficace nel suo lavoro.
La prese e baciò la superficie di legno liscio, dopodichè la mise sul sedile del passeggero, con tanto di cintura di sicurezza, e partì.
Le poche luci della città che passavano sul parabrezza lo stordivano, andava troppo veloce e quasi non investiva un ragazzo che stava attraversando la strada.
Ad un tratto, fermò la macchina di colpo, facendo fischiare le ruote sull'asfalto.
Prese la mazza e si diresse verso una casa.-Jennie~
Colpì la cassetta delle lettere che finì sul prato.
-Jen Jen... vieni qui, giochiamo~
Questa volta, colpì una delle colonne che reggevano il porticato della casa.
-Non esci ancora? Apri, maledizione!
Rise maliziosamente, per poi prendere a colpi la porta di casa, con il manico della mazza.
Jennie si svegliò, sentendo quei forti rumori e scosse Lisa per svegliarla.-Mhhh Jen sto dormendo...
-Svegliati!
-No, sto bene così~Si girò dall'altro lato e si rimise a dormire, ma i colpi ricominciarono sempre più violenti.
Allora la piccola si alzò in piedi e guardò la maggiore preoccupata.
Jen andò a vedere alla finestra se fosse chi temeva, ed infatti, era proprio lui: Kim Taehyung che stava vandalizzando casa sua.-Kim che cazzo fai? vai a casa.
Urlò impaurita.
-Mi chiami Kim adesso? Le tette di Lisa ti hanno dato alla testa?
-Sei matto Taehyung. Vai via.Il ragazzo, ridendo in modo inquietante, prese una pietra e la lanciò contro la ragazza.
Ovviamente, la mancò, dato che non ci vedesse doppio, ma triplo.
Allora Jennie, nera di rabbia, scese sotto ignorando le suppliche di Lisa di restare lì.
Aprì la porta e urlò contro il ragazzo senza farsi impressionare dalla mazza che aveva in mano.-Allora Kim Tae-fottuto-hyung, ti consiglio di tornare a casa, se non vuoi farti qualche mese in galera.
Taehyung rise di gusto, per poi replicare.
-La galera? Ma ti ricordi chi sono io?
Mio padre è uno dei generali più importanti dell'esercito, con uno schiocco di dita mi farebbe uscire all'istante.
-Che cazzo di fetore... sei anche ubriaco? Non mi stupisco...Tae per entrare in casa spinse via Jennie, che andò a sbattere contro il manico della porta, facendosi male al braccio.
Andò in giro, in quasi tutte le camere in cerca della sorellastra, voleva darle una lezione.
Salì le scale, aprì la prima porta che si trovava di fronte e trovò la tanto odiata sorella abbracciata ad un cuscino, terrorizzata.
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Impetro rid. [ jenlisa ]
Fanfiction"Non l'amore bisogna dipingere cieco, ma l'amor proprio." scriveva così Lisa citando Shakespeare. Jennie le causava emozioni che si trasformavano in poesia, in arte. Si ispirava a Jennie per le sue opere, il suo artista preferito era colui che aveva...