Piani e strategie

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Era solo questione di tempo, si disse Lily: prima o poi si sarebbe fatta beccare con Scorpius. Insomma finora era stata abbastanza brava, aveva evitato luoghi frequentati, aveva scelto orari impossibili, era riuscita a dileguarsi senza problemi non appena aveva udito qualcuno avvicinarsi. E il lato migliore della faccenda era che riusciva a manovrare il ragazzo talmente bene, che lui non si rendeva conto delle sue macchinazioni.
Non era stata una cosa premeditata. Ripensò al loro primo incontro dopo le dichiarazioni in riva al lago.

Avevano deciso di vedersi in uno dei cortili della scuola approfittando di un'ora buca che entrambi avevano prima del banchetto. Lei, appena uscita da una noiosissima lezione di storia della magia, si era seduta su una delle panchine e aveva chiuso gli occhi, tendendosi verso il cielo nel tentativo di captare quella poca luce solare che era rimasta. Li aveva poi riaperti. E lui era lì, appoggiato ad una colonna che la fissava insistentemente, bello come un dio greco. Lei, al colmo dell'imbarazzo era diventata rossa quanto i suoi capelli. "Ma che fai?" gli aveva chiesto. "Mi godo lo spettacolo.." aveva risposto lui con un ghigno, imbarazzandola anche di più se possibile. "Ma smettila!" aveva replicato lei infiammandosi per quella che credeva una presa in giro. "Hai intenzione di rimanere lì ancora a lungo?" Aveva aggiunto poi. "Oh Potter, mi lusinga che tu desideri tanto ardentemente la mia vicinanza..." aveva risposto lui maliziosamente staccandosi dalla colonna e avvicinandosi di un passo.

"Malfoy, sarei seriamente tentata di mandarti a quel paese, se non sapessi che tanto discutere con te è un inutile spreco di energie" aveva controbattuto lei con un sospiro.
"Oppure è un inutile spreco di energie, perché entrambi sappiamo che negare il fatto che sei completamente presa da me, sarebbe una menzogna inutile a questo punto." Aveva quindi replicato lui avvicinandosi alla panchina e buttandocisi sopra con malagrazia.
"Beh senti pensa quello che ti pare." Aveva continuato lei staccando gli occhi da lui, improvvisamente consapevole di quanto ora fossero vicini. Poi però, fattasi forza si era voltata di nuovo verso il ragazzo. "E comunque, a questo punto – disse ricalcando le parole di Scorpius – sarebbe una menzogna inutile negare che anche per te non sia lo stesso" aveva concluso acida, cercando di mascherare i dubbi che nutriva ancora in proposito.

A Sorpresa un sorriso bellissimo aveva illuminato il volto del ragazzo. " Non avevo alcuna intenzione di farlo" aveva replicato prima di schioccarle un bacio a fior di labbra. Lily colta di sorpresa dal suo gesto e ancor di più dalle sue parole era rimasta immobile. "Potter..."l'aveva richiamata il ragazzo allontanandosi.

"Io...eh?" aveva risposto lei lasciando andare il fiato che inconsciamente aveva trattenuto. "Il cervello Potter. Ricollega il cervello." Le aveva detto strafottente. "Certo che sei proprio un cafone!" era esplosa lei "Un barbaro, pieno di sé, arrogante, inopportuno e ....e..." mentre lei continuava a insultarlo lui si era nuovamente avvicinato con un sorrisetto malizioso fissando le sue labbra...e lei aveva perso il filo ovviamente. "E..." la aveva incitata lui ad un palmo dal suo volto.

Lei lo aveva spinto via. "Non ci riesco se fai così" aveva ribattuto. "Così come?" Aveva continuato lui con tono ingenuo tentando di nuovo di avvicinarsi. A quel punto lei, irritata per quello stupido e scontato comportamento, si era fiondata sulle labbra del ragazzo mormorando "Stai zitto!". E lui non se lo era fatto ripetere due volte. Le aveva messo una mano dietro la nuca e avvicinandola a sé aveva approfondito il bacio, e lei a quel punto, si, che aveva scollegato il cervello. 

Era immersa nell'assaporare quello che lui le stava facendo provare quando, nei recessi della sua coscienza, era arrivato un suono. Inizialmente non vi aveva fatto molto caso. Poi aveva realizzato cosa fosse: erano i dodici rintocchi dell'orologio che annunciavano la fine delle lezioni. 

Era stata presa dal panico; in pochi minuti tutti sarebbero usciti dalle classi e l'avrebbero beccata lì con Malfoy. Si era sentita un po' come Cenerentola, il personaggio di una favola babbana che le aveva raccontato Elena: quei rintocchi significavano la fine della magia. In un attimo sarebbe tornata solo Lily Potter, la Corvonero secchiona e bruttina. 

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