Mi svegliai ero ancora tra le sue braccia, non mi mossi, ripensai a tutto quello che era successo la notte passata, a quello che mi aveva detto, forse avrei dovuto davvero arrendermi a lui,"A cosa stai pensando?" mi chiese, come faceva a sapere che ero sveglia? Non mi ero mossa di un muscolo,
"Niente" dissi piano,
"Come sapevi che ero sveglia?" chiesi,
"Dal battito del tuo cuore e dal tuo respiro, cambiano da quando si dorme a quando si è svegli" disse semplicemente, riusciva a sentire cose di me che non percepivo nemmeno io stessa,
"Hai dormito bene?" chiese, iniziando a lasciarmi baci sulle spalle e sulla mia schiena,
"Mhm" mugugnai,
"Anche io con te tra le braccia, dovremmo farlo più spesso che ne dici?" disse spostandosi sul collo, non volevo che continuasse, iniziavo a sentirmi strana, era una sensazione nuova, mi spaventava, mi scostai da lui velocemente, alzandomi dal letto,
"D-devo andare al bagno" era una scusa inventata al momento, non sapevo mentire, per niente, pregai dio che me la facesse passare,
"È dietro quella porta" disse indicando una porta nera dentro la stanza,
"Grazie" dissi prima di dirigermi velocemente verso la porta ed entrare nel bagno, era bellissimo, meglio di quello nella mia stanza, ne aproffitai per calmarmi, avevo dormito tutta la notte attaccata a lui, mi guardai allo specchio, sistemandomi dei ciuffi di capelli che si erano arruffati durante la notte, mi sciacquai la faccia con dell'acqua fresca, ne avevo bisogno, passai l'acqua anche sul mio collo, cercando di togliere la sensazione dei suoi baci, asciugai la mia pelle e uscii dal bagno.
"Torno nella mia stanza" dissi, dirigendomi verso la porta, speravo che mi lasciasse fare, mi sbagliavo, stavo aprendo la porta ma me la vidi chiudersi davanti al naso, la sua grande mano era su di essa per tenerla chiusa,
"Vedo che non hai capito quello che ti ho detto" disse con la sua voce roca, che mandava brividi lungo il mio corpo, aveva questo strano effetto su di me,
"Perchè non andiamo a fare colazione?" continuò, non mi mossi la mia faccia rivolta al suolo, posso farcela, si tratta solo di fare colazione, pensai,
"Va bene" risposi, aprì la porta e mi accompagnò in cucina la sua mano poggiata sulla parte bassa della mia schiena come a guidarmi, mi fece sedere e si mise a preparare qualcosa, lo lasciai fare, ripensai a quello che mi aveva detto la notte passata, c'era qualcosa che non mi aveva spiegato, se non l'aveva uccisa lui...
"Di cosa è morta Katarina?" lo vidi irrigidirsi, mi resi conto solo allora di aver pensato ad alta voce, non disse niente continuò a cucinare, fino a quando portò il piatto al tavolo, french toast, davanti a lui una tazza, non ci misi molto a capire che dentro c'era del sangue, decisi di non pensarci e iniziai a mangiare,
"Il parto l'aveva sfinita, era debole, senza forze, non ce l'ha fatta" disse, rispondendo alla mia domanda.
"Ed il bambino?" chiesi,
"Il bambino... anche lui è morto dopo appena 7 anni di vita, per una malattia" non sapevo cosa dire, era tutto così triste, lui era triste, poggiai la mia mano sulla sua,
"Ma ora tu sei qui e tutto questo non capiterà di nuovo, non ti perderò" dal modo in cui disse queste parole, capii che non sarei riuscita a fargli cambiare idea, ma non l'avrei amato così facilmente.
"Ci proverò" dissi,
"Proverò ad amarti" conclusi, il suo volto si illuminò, baciò la mia mano e mi lasciò finire la colazione.
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HELLOO!!
SCUSATE IERI NON SONO RIUSCITA A PUBBLICARE, MA ECCO IL CAPITOLO!
IL PROSSIMO, GIOVEDÌ.
BYE👋

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CARE (SEQUEL di My Devil)
Vampiros#14 IN VAMPIRI il 27-04-2018 Seguito di My Devil. Per leggere questo libro consiglio di leggere prima My Devil per capire al meglio la storia. Sono passati secoli dalla morte di Katarina... In tutti questi secoli Harry aveva pensato solo a una cosa...