CAPITOLO 10

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"Pensò che non aveva mai incontrato nessuno con cui si sentiva tanto bene tacendo."
( David Grossman. )


"Ti divertirai" mormora per la quinta volta. Sembra che stia convincendo più se stesso che me.
Sospiro per l'ennesima volta da mezz'ora mentre passiamo davanti al locale dove Elena ed io ci siamo scatenate qualche settimana fa.
Hiram mi ha proposto di partecipare con lui ad una festa data dal suo amico, Nick. Nelle rarissime volte che ha accennato al lavoro, mi ha rivelato che in realtà Nick è uno dei paparazzi del The New Day. Anzi, "Il paparazzo", ha precisato.
Oltre queste piccole informazioni, si riguarda bene da qualsiasi discorso inerente al giornale e alle loro estorsioni. Estorsioni a cui, da due settimane, cioè da quando Hiram mi ha baciata, non partecipo più.
Finge che non ci sia nulla che richieda il mio aiuto, ma so perfettamente che non è così. Lo capisco quando si rintano per ore dentro quell'ufficio, quando escono e tornano trionfanti, lo capisco.

"Fidati" aggiunge Hiram dopo troppo tempo dall'ultima frase.
In realtà questa è la prima volta che usciamo assieme davanti agli occhi di tutti. A momenti dubito che Derrick lo sappia.
Certo, Elena e Nick sanno tutto fin dal principio, e non perché io sia il tipo che spiffera tutto alle sue amiche, ma perché Elena me l'ha chiesto per giorni interi e vi assicuro che la sua insistenza mi ha quasi fatto vacillare e così, dopo giorni in cui mi ha pedinato anche in bagno ho ceduto e le ho raccontato tutto.
In queste settimane abbiamo riso, intendo Elena, io... ed Hiram. Mi sono divertita, ho vissuto una vita apparentemente normale, anche se tutte le sere caricavo la mia pistola e la poggiavo sul comodino accanto. Anche se ho ucciso troppe persone per avere ancora voglia di sorridere.
Annuisco quando Hiram mormora di nuovo "Fidati" e stringo la sua mano al mio grembo.

La casa di Nick è la perfetta casa da single.
Non parlo del lusso, anche se è chiaro che tutto quello che c'è qui dentro vale un mucchio di soldi, ma parlo di com'è arredata.
Dopo un breve corridoio si apre un immenso soggiorno con due enormi divani e un televisore gigante appeso alla parete. Ovviamente, con accanto tutte le console di ultima generazione. Sulla sinistra, una modesta cucina. tavolo da biliardo, uno piccolo per il ping pong, e tutto questo in un'unica stanza.

"Hiram, Sydney, finalmente!" Nick corre ad accoglierci con troppo calore, evidentemente già mezzo brillo.
Ora mi chiedo dov'è Nick tutto il giorno se io non lo vedo mai alla Sebak? Cavolo se lo fa bene il suo lavoro.
Nick ci conduce ad un gruppo di persone dove che Elena intrattiene abilmente con le sue strane battute, come sempre magnifica in un vestitino viola che scende morbido sulle curve. Io ho optato per un semplice pantalone bianco con una camicia nera e una giacca bianca.
Hiram... Hiram sta come starebbe un Dio greco nel suo tempio.
Indossa dei jeans chiari e una semplice camicia azzurra eppure in questa stanza sembra essere il più bello di tutti. E in effetti credo che lo sia.

Contro ogni probabilità, mi diverto davvero.
Nick mi insegna a strimpellare la chitarra, Elena canta tutte le canzoni di Selena Gomez, e alcuni amici di Nick improvvisano un casinò in cucina. Tutto questo accompagnato da battutine, risate, cibo ottimo e tanta, tanta birra. Mi sento quasi bene, anche questa sera sto trascorrendo una perfetta serata che trascorrerebbe una semplice ragazza di ventiquattro anni eppure... è solo una missione, lo so, ma potrei sentirne la mancanza di tutta questa normalità, di tutta questa serenità.

"Credo di voler essere un super eroe" Elena sprofonda nel divano accanto a me, con la terza birra tra le mani. Ed Elena non regge esattamente molto bene l'alcol. Non lo regge per niente, in effetti.
Hiram ridacchia al mio fianco ma io lo ignoro.

"Perché un super eroe e non una super eroina?"

"Perché così sono certa che tutti gli uomini mi ameranno, mi sembra ovvio." Alza le spalle tranquilla. "Pensi che se mi disegnassi una S sul petto funzionerebbe?" aspetta una mia risposta ma, senza che io riesca ad aprir bocca, getta un po' di birra sul vestito volendo, maldestramente, disegnare una S.

"ehm, ok, direi che adesso bassa" le strappo via la birra anche se ormai gran parte è sul suo vestito.
Hiram continua sbellicarsi dalle risate mentre Elena mi guarda furiosa.

"Perché vuoi tarparmi le ali? Ti denuncio per ostacolamento al raggiungimento dei propri desideri!" afferma solenne.
Nick scuote il capo e l'afferra per le spalle tirandola via con sé.
"Me la pagherai Sydney, hai impedito il mio successo con gli uom..." Nick le tappa la bocca con la mano ed ora mi concedo anch'io una piccola risatina.
E' chiaro che l'alcol non fa affatto per Elena, neanche un po'.

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