Eight

388 31 9
                                    

"That night when you kissed me,
I left a poem in your mouth,
And you can hear some of the lines
Every time you breathe out."
-Andrea Gibson

Avevano parlato per ore, ma a Viktor erano sembrati minuti.
Avevano affrontato tutti gli argomenti possibili e lui non era ancora soddisfatto, voleva di più. Voleva conoscere ogni singola cosa di Yuuri ma allo stesso tempo voleva andare con calma e non spaventarlo con le sue domande, questa cosa lo confondeva.
Appena dopo l'inizio del ballo, quando era tornato con i drink gli aveva proposto di uscire in giardino e il giapponese aveva accettato, grato.
Erano stati li tutta la sera, ormai erano quasi le due e la festa stava per finire.
Circa un oretta prima avevano visto sgattaiolare via Yuri e Otabek e solo la presenza del tassorosso lo aveva convinto a non farsi sopraffare dalla curiosità e seguirli, Yuri sembrava davvero felice e quella era l'unica cosa che gli importava davvero.
Da qualche minuto tra loro era sceso il silenzio, ma entrambi avevano un sorriso sulle labbra che avrebbe potuto illuminare il giardino se non ci fossero state le candele.
"Yu-" il russo iniziò a parlare gidandosi verso di lui ma due figure che si stavano avvicinando lo interruppero "Vitya! Eccoti qua! Speravo tu mi concedessi un ballo"
Il ragazzo sorrise, anche se in realtà era solo parecchio irritato per l'interruzione "Sono stato impegnato, mi dispiace."
"Ma me lo avevi promesso!" Sbottò la ragazza sbattendo un piede per terra, l'altro non si sorprese per quel comportamento da bambina "Mi dispiace Mila, adesso sono occupat-"
"Non mantieni mai le tue promesse, non sei una creatura perfetta come ti definiscono tutti, sei un idiota."
Viktor si alzò per ribattere ma la mano di Yuuri sul suo braccio lo bloccò. "Ha detto che gli dispiace ma che adesso è occupato, non occorre offendere." Il russo non riuscì a non guardare sorpreso l'altro che al contrario sembrava tranquillo "Se puoi scusarci, siamo occupati."
Il giapponese sollevò le sopracciglia in un chiaro invito a lasciarli soli e, anche se stizzite, le due ragazze si allontanarono.
"Forse avrei dovuto ascoltarti quando mi hai detto di non darti alcool" scherzò Viktor piacevolmente sorpreso.
L'altro sorrise, ma senza arrossire e abbassò leggermente lo sguardo "Scusa, non volevo rivolgermi così ad una tua amica ma mi sei sembrato nervoso e non volevo ci rovinasse la serata, non vole-"

Non lo fece finire di parlare, si avventò su di lui afferrando il suo viso con le mani.
Le labbra di Yuuri erano calde e morbide, esattamente come se le era immaginate e premute contro le sue gli facevano salire piacevoli brividi lungo la schiena.
Mosse leggermente la bocca sulla sua, aspettando una reazione dal giapponese che non tardò ad arrivare: il moro appoggiò timidamente le mani sul suo petto e schiuse le labbra per approfondire il bacio. Viktor insinuò la lingua tra di esse e una scarica elettrica gli attraversò il corpo non appena entrò in contatto con quella dell'altro.
Si baciarono a lungo, ma dopo un po' entrambi iniziarono ad aver bisogno d'aria e si separarono, le fronti appoggiate e gli sguardi incatenati.
"Questa era l'unica cosa che potevo fare per sorprenderti più di quanto tu abbia sorpreso me." Sussurrò Viktor dopo interminabili secondi di silenzio.
Vide le sue guance imporporarsi e i suoi occhioni scuri guardarlo con sorpresa mista a felicità, lui stava provando le stesse identiche cose.

"A questo punto forse dovrei bere spesso" Yuuri accennò una risata "Molto più spesso."
"Se vuoi essere baciato ancora basta chiedere" Viktor gli fece l'occhiolino e si avvicinò alle sue labbra, ma fu fermato dall'altro che ci appoggiò due dita sopra.
"Ci prendi gusto, Nikiforov?" Sbottò una risata e il più grande non poté fare a meno di sorridere, senza quell'alcool in circolo - anche se decisamente poco - non si sarebbe mai rivolto a lui così e non riusciva a non trovarla una cosa estremamente adorabile.
"Non immagini quanto, Katsuki" ridacchiò prendendogli la mano e intrecciando le dita con le sue "Ti accompagno alla sala comune, si è fatti tardi e devi riposare."
"Sei tu il campione che ha bisogno di riposo prima della seconda prova!" sorrise teneramente Yuuri stringendo la sua mano "Ma hai ragione, sono stanco anche io."
Il più grande gli strinse un braccio intorno alle spalle mentre quello del più piccolo andò a stringergli i fianchi: camminarono così abbracciati fino alla sala comune.
"Grazie Yuuri" Viktor su il primo a fermarsi e si portò davanti all'altro in modo da guardarlo negli occhi "È stata una bellissima serata, senza di te non sarebbe stato lo stesso. Sono stato bene"
Il più piccolo sorrise imbarazzato e abbassò lo sguardo sulle proprie scarpe "Mi sono divertito anche io, tanto." Mormorò strusciando leggermente la punta del piede destro per terra "Grazie."
Il russo non si trattenne e gli alzò delicatamente il viso portando la mano sotto il suo mento "Grazie a te" sussurrò poco prima di congiungere le loro labbra in un dolce bacio che lasciò un sorriso sul viso di entrambi, non appena staccati.
"Buonanotte, Yuuri Katsuki" sussurrò baciandogli dolcemente il dorso della mano "Riposati e fai dei bei sogni."
"Arigatou, Vicchan." Prima di sparire nel lungo corridoio che portava alle camere, Yuuri gli fece un sorriso così dolce che il cuore di Viktor quasi si sciolse. Decisamente aveva contribuito anche quell'adorabile soprannome.
'Accidenti, Yuuri. Cosa mi stai facendo?' Sospirò felice e guardò un ultima volta la parte dove era sparito Yuuri, poi si avviò all'uscita Hogwarts e tornò alla nave felice come non mai.

Unconditional Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora