"I don't believe in magic."
The young boy said.
The old man smiled.
"You will, when you see him."La giornata passò tranquilla tra una lezione e altra e, con grande dispiacere di Yuuri, lui e Viktor non si incrociarono nemmeno una volta.
Yuuri entrò in sala grande per la cena e notò con grande sorpresa che gli studenti di Durmstrang, al contrario del pranzo in cui erano sistemati al tavolo serpeverde, si erano accomodati in fondo al tavolo tassorosso.
Pichit aveva accusato un forte mal di testa e si era ritirato in camera quindi, il moro, si ritrovò a sedersi da solo quasi infondo al tavolo, vicino agli ospiti dell'altra scuola. Si perse a guardarsi intorno un paio di minuti e gli ci volle un po' a sentire che qualcuno lo chiamava, si girò confuso e il suo viso si accese in una smorfia sorpresa quando vide Viktor in piedi che gli sorrideva "Posso sedermi accanto a te o stai aspettando qualcuno?"
Yuuri, sopraffatto da mille emozioni, ci mise un po' a rispondere "Puoi.. È l-libero" arrossì abbassando lo sguardo sul legno lucido del tavolo mentre l'altro allargava il proprio sorriso sistemandosi accanto a lui "Il tuo ragazzo non c'è?"
Il moro alzò di scatto la testa e lo guardò a bocca aperta "Il mio ra... Il mio cosa?" sussurrò paonazzo "No! No! Io non ho un.. lui è solo.." prese un grosso respiro cercando di calmarsi "Pichit è solo il mio migliore amico."
"Oh" il ragazzo dai capelli argento appoggiò la mano sulla sua "Perdonami per l'equivoco, sembrate così uniti. Non volevo insinuare niente."
Yuuri pensò che se il russo avesse continuato a sorridergli in quel modo il suo cuore si sarebbe sciolto lì e subito. "N-Non ti preoccupare."
"Katsuki non è un nome inglese, di dove sei?" Viktor ritirò la mano e appoggiò la testa sul palmo aperto guardandolo interessato.
"Ho origini giapponesi" sorrise timidamente "Mio padre è di un paesino chiamato Hasetsu, sulla costa. Ormai i miei genitori vivono in Scozia da quasi trent'anni però, purtroppo se ne sono dovuti andare da li per il lavoro. Erano sposati da pochi mesi."
"Amazing!" si illuminò l'altro "Amo il Giappone! Ci sono stato un paio di volte." Sorrise e allungò la mano aggiustando gli occhiali sul volto dell'altro. "Tu sei mai stato in Russia, Yuuri?"
L'altro scosse la testa "I miei genitori sono molto impegnati e.. Non abbiamo tempo per viaggiare, anche se mi piacerebbe. Gestiscono delle terme che ormai appartengono alla nostra famiglia da anni e anni. D'estate do loro una mano e c'è anche mia sorella Mari." Arrossì rendendosi conto di quanto aveva parlato, ma Viktor non sembrava infastidito, al contrario lo guardava con interesse e curiosità "Terme?"
"È un luogo in cui i babbani si rilassano con bagni caldi e massaggi." Il moro non alzò lo sguardo dal suo piatto ormai quasi vuoto.
"Posso farti una domanda, Yuuri?" lo guardò attentamente e continuò dopo un cenno affermativo dell'altro "Perchè non mi guardi mai negli occhi?"
Yuuri quasi si strozzò con la sua stessa saliva e arrossì fino all'attaccatura dei capelli "Io.."
"Per caso ti metto a disagio? Ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"No, No!" lo interruppe il moro alzando finalmente gli occhi nei suoi "È solo che.. Non capisco perché parli con me" sussurrò "Non sono nessuno, nessuno mi nota mai."
"Sciocchezze!" l'altro lo guardò allegro "Tu sei Yuuri. Yuuri Katsuki e sei bellissimo."
Yuuri spalancò gli occhi convinto di aver sentito male "Come?"
"Sei un anima pura, me ne sono accorto dalla prima volta che ti ho visto." Gli sorrise un attimo prima di girarsi verso un suo compagno che lo stava chiamando "Sei bello e non intendo solo esteticamente." Viktor prende la sua mano e posò un dolce bacio sul dorso, gesto che ormai sembrava diventato loro. "Sogni d'oro, Yuuri Katsuki." Sussurrò contro le sue nocche prima di alzarsi e avvicinarsi ad alcuni suoi compagni. Yuuri giurò di non aver mai sentito il suo cuore battere così forte.~
I tre campioni stavano per essere scelti e la sala esplose in grida e urla emozionate quando il preside Cialdini disse a Viktor di raggiungerlo. A Yuuri sembrò quasi che il tempo si fosse fermato: Viktor sfilò verso il preside in tutta la sua bellezza e il moro trattenne il respiro mentre i battiti del suo cuore aumentavano sempre di più.
Tutti gli studenti continuarono ad esultare, zittendosi non appena un altro biglietto volò nelle mani dell'uomo. "E il campione di Hogwarts è.. Otabek Altin! Prego signor Altin, mi rag-"
Un urlo si levò da tavolo serpeverde "DIMMI CHE NON HAI MESSO IL TUO NOME NEL CALICE SENZA DIRMELO, ALTIN O GIURO CHE TI UCCIDO IL GIORNO DEL TUO COMPLEANNO! TI FACCIO IN MILLE PEZZI E LI DO IN PASTO A UN DRAGO." Yuri Plisetsky stava urlando contro il suo migliore amico, in piedi sulla panca e rosso di rabbia.
Il corvonero dai sottili occhi scuri si alzò dal suo tavolo tra le acclamazioni dei suoi compagni di casata e raggiunse il preside non prima di aver lasciato un occhiata a Yuri alla 'ne parliamo dopo'.
Otabek sembrava nervoso e Yuuri rimase molto sorpreso nel notarlo, il moro non mostrava mai le proprie emozioni se non quando era in compagnia del suo migliore amico.
"La prego di tornare seduto, signor Plisetsky. Lei è il suo amico potrete discutere di queste cose.. in privato."
Il biondo si lasciò cadere a sedere, la rabbia e la preoccupazione erano evidenti nei suoi grandi occhi verdi.
"E infine la campionessa di Beauxbatones, la signorina Sara Crispino! Vi prego di fare un applauso ai nostri tre partecipanti del torneo tremaghi, possa la fortuna essere sempre con voi!"
La sala esplose in urla e applausi e nessuno, al contrario di Otabek, sembrò notare il ragazzo biondo che sgusciava fuori dalla sala.
Dopo quasi un ora di festeggiamento, Yuuri uscì dalla sala per dirigersi nel dormitorio e si fermò solo quando senti una voce familiare chiamare il suo nome "Yuuri!" Viktor si fermò davanti a lui con il fiatone, le mani appoggiate alle ginocchia mentre cercava di regolarizzare il respiro "Mi dispiace essere riuscito a raggiungerti solo adesso, mi stavano trattenendo e.."
Yuuri sorrise sinceramente, arrossendo "B-Beh sei il loro c-campione. N-Ne hanno tutto il diritto."
"Ma a me avrebbe fatto piacere passare del tempo con te." Il russo lo guardò sincero, sembrava quasi triste.
Il moro si sciolse a vederlo così e con mano tremante gli sollevò il viso "Posso.. possiamo vederci domani pomeriggio" sussurrò timidamente. "S-Se non hai da fare ovviamente e se.."
"Domani pomeriggio va benissimo, non vedo l'ora di passare la giornata con te." Viktor si aprì di nuovo nel suo splendido sorriso. "Ti aspetto dopo la tua lezione di difesa. Passa una piacevole nottata, Yuuri Katsuki." Gli lasciò il consueto bacio sulle nocche e si allontanò, lasciando uno Yuuri alquanto perplesso a pensare a come facesse a sapere delle sue lezioni del giorno dopo.Spazio autrice
Ed ecco qua la seconda parte! Sono corti come capitoli lo so, Ma ho intenzione di aggiornare spesso.
A presto!
Arey.
STAI LEGGENDO
Unconditional Love
FantasySeguirono secondi di silenzio interminabile in cui Yuuri si sentì come se tutto fosse stato messo al proprio posto, il suo sguardo si rivolse verso il più grande "Perché io, Viktor?" "Perché sei un opera d'arte, Yuuri Katsuki" aveva risposto l'altro...