Capitolo 4

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Amber
Il giorno seguente, il risveglio è piuttosto traumatico.
Sento la testa pesante, durante la notte ho fatto dei sogni confusi più che altro dove i protagonisti eravamo io e Jake che litigavamo e litigavamo a non finire.
Ad un certo punto sono sicura di aver pianto davvero perchè ricordo di aver percepito delle braccia che mi stringevano e una sensazione di conforto, ma probabilmente è la mia immaginazione mista alla mia mente confusa dall'alcol.

La prima cosa che percepisco quando riprendo coscienza è la mia fatica a respirare e la seconda cosa di cui mi rendo conto è che la mia faccia è schiacciata contro un solido petto che giusto per dettaglio non è coperto da nessuna maglia o canottiera.
Sento una testa poggiata sulla mia e un respiro regolare.
Cerco di allontanarmi cercando di non svegliare la persona che dorme cosicché da poter fuggire indisturbata, ma i miei piani vengono rovinati quando alzando la testa riconosco il volto di Dean. Nel buttarmi di scatto all'indietro lo spingo involontariamente facendolo svegliare ed entrambi urliamo: "porca puttana" allo stesso tempo.
Eh si, porca puttana. Come cacchio ci sono finita qui? Vi prego, ditemi che non ho fatto sesso con Dean o me ne torno a San Diego.

Dean scivola dal materasso finendo con le gambe all'aria e nonostante la situazione disagevole scoppio a ridere.
Io mi affretto a rimettermi in piedi e comincio a cercare con lo sguardo il mio vestito e le mie scarpe, ma non vedo ne l'uno nè le altre.
"Dean che è successo ieri?"
Lui sorride malizioso.
"Abbiamo fatto sesso"
Tutto ció che riesco a fare è spalancare la bocca prima di cominciare a sentire gli occhi lucidi. Cazzo, la prima ed unica volta che ho fatto sesso in vita mia l'ho rimpianto. Mi ero ripromessa che non l'avrei più fatto perchè fare sesso crea inevitabilmente un legame con l'altra persona. E io non volevo avere nessun legame con nessuno ed in particolare non volevo avere quel legame con Dean.

Lui probabilmente si accorge della mia faccia mortificata perchè smette subito di sorridere.
"Amber, stavo scherzando. Non abbiamo fatto nulla" cerca di confortarmi rimettendosi a sedere sul letto.
"Dean, sei serio o stai scherzando? É una cosa importante per me"
"No, sono serio. Ma anche se l'avessimo fatto qual'è il problema?"
"Queste sono cose che non ti riguardano. L'importante è che non l'abbiamo fatto"
"È solo sesso" dice con tono di sufficienza.
"E lo dici così? Ah, vero dimenticavo che per te fare sesso è normale come bere un bicchier d'acqua"
"Esatto" sorride provocatorio.
Gli lancio un cuscino in faccia e lo centro in pieno visto che lui probabilmente non se lo aspettava.
"Sei un porco. Anzi, spero di non aver preso qualche malattia solo solo dormendo con te" comincio a girare per le stanza per cercare il mio vestito e le mie scarpe.
"Ho capito il problema: sei vergine" adesso mi sorride come si sorride ad un agnellino innocente. Dove me la sbatto la testa?
"Tanto per cominciare questa è un'altra cosa che non ti riguarda, ma ci terrei a puntualizzare che non sono vergine. Ora sei contento?"
"Beh, in effetti avevo già intuito qualcosa dalle tue belle mutandine" il suo sguardo scende dalla mia faccia fermandosi sulla zona dove di solito ci sono le mutande e quando abbasso la testa mi accorgo con orrore di avere la maglia alzata.
La abbasso subito sentendomi arrossire.
"Cioè io per tutto questo tempo ho avuto le mutande in bella mostra e tu non mi hai detto niente?!"
"Perchè avrei dovuto? É stato uno spettacolo vederti girovagare per la stanza in questo stato"
Basta, ne avevo abbastanza.
"Dean, forse tu non hai capito una cosa" salgo sul letto e mi metto a cavalcioni sulle sue gambe.
"Io non sono quel tipo di ragazza che ti piace portarti a letto. Con me queste battutine non funzionano, anzi mi infastidiscono. Perció se vuoi ottenere almeno la mia tolleranza smettila con questi giochetti"
Alla fine del mio discorso i nostri visi sono molto vicini e non so neanche se sia stato lui ad avvicinarsi a me o io. Forse entrambi. Sento il mio corpo fremere, ma prima di poter fare qualcosa di avventato scendo dal letto e mi chiudo in bagno.

Mi lavo la faccia e quando mi guardo allo specchio vorrei non averlo fatto: le mie guance sono tutte arrossate e non so se sia dovuto alla situazione di prima o al fatto di aver lavato la faccia e preferisco non saperlo; i capelli sono tutti in disordine e ho delle occhiaie spaventose. Dean deve avere proprio uno stomaco di ferro per non aver vomitato nel vedermi in quello stato perchè questa è la mia reazione appena mi vedo. No, letteralmente: riesco a chinarmi in tempo sul wc e vomito quelli che probabilmente sono i residui dell'alcol ingurgitato stanotte.
"Amber, tutto bene?" sento Dean domandarmi da dietro la porta.
"Si tranquillo. Mi sono solo vista allo specchio" la mia voce è roca per ció che ho appena rimesso nel water, ma questo non frena Dean dallo scoppiare a ridere.
"Vuoi che entro?" lo sento chiedere.
"Meglio di no se no vomiti anche tu"
"Non è che sei incinta?" chiede dopo un momento di silenzio.
"Sei un deficiente"

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