Capitolo 10

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Dean
Dopo pochi giorni, non si parla più del bacio tra Amber e Jake, e tutta l'attenzione sembra essersi spostata sulla festa che terrò oggi a casa mia.
Non faccio una festa da un sacco di tempo e le persone di questa scuola la stanno prendendo come un "ritorno ai tempi di gloria" di Dean Holland. Devo ammettere che quando avevo diciotto anni ero molto più popolare e ambito rispetto adesso, ma è comprensibile: con l'arrivo di ragazzi più giovani, le ragazze tendono a preferire roba fresca rispetto a me. Per fortuna comunque sono ancora sulla pista.

Durante tutta la settimana ho passato quasi ogni pomeriggio a casa di Amber per studiare e questo mi ha anche permesso di conoscerla meglio. Ad esempio, un pomeriggio di questi pioveva e lei appena se n'è accorta ha mollato tutto ciò che stavamo facendo per correre via dalla stanza. In un primo momento ho pensato che fosse spaventata, ma poi l'ho vista canticchiare allegramente in cucina mentre preparava la cioccolata calda. Perplesso, mi ero avvicinato a lei cedendo alla tentazione di poggiarle le mani sui fianchi e per un pò non sembrò neanche accorgersene. Solo quando le chiesi cosa stesse facendo mi disse di lasciarle i fianchi e cosí feci appoggiandomi al bancone di fronte a lei sbuffando.
"Allora, perchè di punto in bianco sei scappata a preparare la cioccolata?" domando curioso.
"Perchè piove" risponde lei ovvia con un'alzata di spalle.
"E quindi?" chiedo non continuando a capire.
"Quando piove, adoro stare davanti alla finestra con una cioccolata calda in mano e guardare come si trasforma la città sotto le gocce di pioggia"
"E se sei al cesso? Ti alzi dalla tazza senza aver finito solo per prepararti la cioccolata e sederti davanti la finestra?"
Lei accenna ad un sorriso, ma cerca di nasconderlo probabilmente non volendomi dare la soddisfazione di averla fatta sorridere.
"Come sei simpatico" ironizza, "vuoi un pò di cioccolata?" poi aggiunge.
"Preferirei il caffè"

Cinque minuti dopo siamo di nuovo nella sua stanza e Amber in pratica mi costringe a prendere posto accanto a lei che sta seduta sul pavimento col naso incollato alla finestra come se fosse la prima volta che vede la pioggia.
Io invece ne approfitto per osservarla senza che se ne accorga.
"È la prima volta che piove da quando sono tornata. Mi mancava" dice continuando a fissare fuori.
"Cosa ci trovi di tanto bello nella pioggia? Io la odio" probabilmente era meglio aver tenuto per me l'ultima parte visto l'occhiata che mi lancia.
"Tanto per cominciare è una manifestazione della natura e poi mi fa apprezzare ancora di più il fatto che io abbia una casa. Pensa a tutte le persone che sono costrette a ripararsi sotto un ponte"
"Ma per fortuna io ho una casa e quindi non devo pensarci"
"Sei insensibile"
"Non sono insensibile. È solo che non vedo perchè pensare a delle persone che neanche conosco invece che pensare a ciò che mi riguarda"
"Già. Pensi mai a qualcun altro oltre che a te stesso?" chiede retorica tornando a guardare fuori dalla finestra.
Certo. Se c'è qualcuno più importante di me, quella è Elle.
Ma devo tenere questa risposta per me.

Alle dieci e mezza cominciano ad arrivare le prime persone, ma non vedo Amber tra quelle. Qualche giorno prima ero riuscito a farle promettere che sarebbe venuta, ma so anche che questo pomeriggio doveva vedersi con quel coglione di Tyson e perció comincio a pensare che non verrà proprio visto tutte le stronzate con cui lui avrà provato a riempirle la testa.
Comunque io cerco di fottermene perchè non aspetto certo lei e vedendo che sono arrivate tante ragazze comincio a scrutare bene ognuna di loro alla ricerca di qualche tipa che possa piacermi. Però non trovo nessuna che mi piaccia: o sono troppo basse, o troppo alte, o troppo magre o troppo in carne, di una non mi piacciono le gambe.
Frustrato vado a chiudermi in camera mia concludendo che anche stanotte non scoperó. E che cazzo peró: organizzo una festa a casa mia solo per potermi fare almeno due o tre ragazze e invece rimango senza nulla da fare. Spero almeno che gli altri si stiano divertendo.

Sto armeggiando con i fili della play quando la porta della mia camera viene aperta lentamente. Sono pronto a sgridare chiunque sia il coglione che viola la regola del 'i piani superiori della casa sono proibiti', ma mi blocco nel ritrovarmi davanti ad Amber e improvvisamente non ho più voglia di fare nient'altro.
"Che ci fai qui?" domanda lei aprendo tutta la porta.
"Mi annoiavo"
"Ma è la tua festa. Il padrone di casa è la parte più importante"
"Come no. Piuttosto dimmi: Tyson ti ha fatto la gentile concessione di partecipare a questa festa?" le domando sarcasticamente.
Amber mi lancia un'occhiata di disappunto. "Io faccio quello che voglio e inoltre ti avevo promesso che ci sarei stata visto che mi hai rotto le scatole per una settimana intera" tiene a sottolineare. Come se lei fosse qui perchè io l'ho costretta. Pff, certo.
"Dai, non fare finta che non sei contenta di essere qui"
"Ma io non ho detto questo. Solo che magari avevo di meglio da fare, non pensi?"
"Dovevi fare la secchiona?" la prendo in giro.
"Guarda che me ne vado davvero"
"Va bene, va bene. La smetto. Andiamo di sotto"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 29, 2018 ⏰

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