Capitolo 8

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Amber
"Jake non mi sembra il caso" insisto debolmente cercando di fargli capire che baciarci proprio adesso non potrebbe essere più sbagliato.
"Ti tireresti indietro di fronte ad una promessa?"
"Questo va ben oltre la promessa. Si tratta di avere un pó di valori etici"
Jake sbuffa.
"L'unico motivo per cui ho fatto questa scommessa era per poterti baciare. Così non ha senso" quasi si lamenta come se fosse la cosa più normale del mondo baciarmi e soprattutto chiedere una cosa del genere sapendo di essere impegnato.
"Perchè me? Hai Stacey!"
"Perchè è una cosa che abbiamo sempre fatto e mi manca" la delicatezza con cui lo dice mi fa perdere ogni briciolo di lucidità che già vacillava da molto prima, e così senza pensarci due volte poggio le mie labbra sulle sue.
Jake non reagisce subito, probabilmente non aspettandosi che l'avrei baciato, ma non ci mette nulla a prendere anche la sua parte nello scambio del bacio e quello che doveva essere un piccolo e semplice bacetto si trasforma in un vero e proprio bacio passionale. Uno di quelli che ci siamo dati si e no due volte in tutto il corso della nostra amicizia e che ci eravamo ripromessi di non darci mai più perchè quelli sì che erano baci pericolosi.

E so anche che cosa significa questo bacio: sono quei maledetti tre anni che ci hanno separato e che adesso ci riuniscono più che mai. All'improvviso mi sembra sbagliato baciare Jake e soprattutto baciarlo in questo modo come... come se fosse il mio ragazzo.
Allontano di scatto la mia bocca e farfuglio velocemente che vado un attimo in bagno. Quando mi chiudo nel gabinetto sento affiorare un pesante senso di colpa misto alla nausea che mi provoca tutta la situazione e, visto la quantità di cibo che ho ingerito... si. Vomito.
In qualche modo cerco di illudermi che insieme al cibo se ne stia andando anche quell'azione appena compiuta, ma una volta tirato lo sciacquone, il senso di colpa è sempre lí, a pesare al centro del mio petto.
Subito dopo sento i passi di qualcuno fuori dalla cabina, ma subito dopo riconosco che si tratta di Jake visto che sta pronunciando il mio nome.
"Sono qui" dico con la voce rotta.
"Ambs, stai bene?" chiede preoccupato.
"Si... ho solo esagerato col cibo. Quei chicken nuggets non ne volevano sapere di stare nel mio stomaco" provo a sdrammatizzare.
Sento un sospiro di sollievo dietro la porta.
"Posso fare qualcosa?"
"Aspettami fuori. Ti raggiungo subito"

Durante il ritorno, la conversazione tra me e Jake è quasi inesistente tranne dei piccoli scambi di opinioni su cose molto futili. Non so lui, ma quel bacio mi ha sconvolta e non sono sicura che l'abbia fatto in positivo. È stato diverso da tutti i baci che ci siamo dati in precedenza così come diverso è stato il suo significato.
Non sono ancora sicura di quale significato abbia avuto per me, ma di certo non c'è stato più nulla di innocente o casto nel nostro e bacio e per questa ragione non dovranno essercene altri perchè sono sicura che sarebbero tutti così. E poi è ovvio che non dobbiamo baciarci più: lui è fidanzato, mi ricorda la mia mente.
In questo momento vorrei prendere Stacey Kate e tirarle tutti quei capelli finti che si appiccica in testa. Non è stata neanche capace di far sì che Jake si innamorasse di lei a tal punto da non volermi baciare neanche per sbaglio. E ora mi ritrovo in questa situazione scomoda e imbarazzante. Ma chi prendo in giro? La colpa è anche mia. Anzi, forse è solo mia.

In questo momento sono così frustrata che mi viene un unico posto in mente: la palestra di Dean. Forse per una cosa posso ringraziarlo visto che ora come ora ho proprio voglia di rompere ogni cosa mi capiti a tiro.
"Jake, puoi portarmi sul lungo mare?"
Lui mi guarda senza capire.
"Che devi fare? Siamo quasi a casa"
"Devo andare in palestra"
"Ambs, sono quasi le nove. Sarà chiusa"
"E io ti dico che è aperta"
Jake sbuffa, ma poi lo vedo prendere la statale che collega il centro con la zona del lungomare e mi rilasso sul sedile.

Quando arriviamo davanti alla palestra noto la macchina di Dean. Non che non me lo aspettassi, specialmente dopo l'incontro avuto con Jake, ma speravo ugualmente di non incontrarlo.
"Devo aspettarti?"
"No. Probabilmente finirò tardi"
"Ma chi ti riaccompagna poi?" chiede preoccupato e sempre più confuso dal mio comportamento.
"Troverò qualcuno"
"Amber, puoi almeno dirmi che stai facendo?" mi supplica, ma io ho già chiuso lo sportello.

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