Danzava per se stessa, senza musica, senza note. Danzava ovunque, ma specialmente in quella vecchia lavanderia, nel sotterraneo di casa sua. In mezzo ai panni, al ferro da stiro, nella doccia ad angolo. Gli insetti d'estate non le davano fastidio, danzava comunque, a bocca semiaperta, canticchiando vecchie canzoni.
Fino a quando una formica con le ali non le è volata in bocca, facendola strozzare e perdere l'equilibrio sul vecchio e scivoloso tappeto blu, facendole battere la testa sul bordo della base della doccia.
Fine.