Lettera ad un amore mai nato

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26.10.2017

Ci ho creduto.
Per una sera della mia miserabile vita ci ho creduto in quella "cosa" che chiamano amore.
Il mio cuore ha accelerato per una frazione di secondo quando l'ho visto. Quel sorriso.
In mezzo agli altri spiccava lui, con un sorriso in grado di rendermi felice in un secondo, nonostante non ci conoscessimo nemmeno.
Come?
Non lo so, io non ci sono abituata, non capisco queste dinamiche, questi legami invisibili a senso unico, che dovrebbero fare bene ed invece fanno un male cane.
È un po' come quando sei convinto di aver preso bene in una verifica e poi in realtà hai preso 3 1/2.
Prima si sta da Dio, e poi ti assale una tristezza assoluta, quasi come se cercassi di elaborare il dolore subito, che magari fa meno male, come nella ceretta, ma poi ti accorgi che non serve a nulla farsi male.
Il brutto voto rimane, non scompare se lo guardi, e così sei tu.
Un amore mai nato.
Un amore che sto fissando tra le mie mani, mentre spero che si autodistrugga come ha sempre fatto.

Elena

Piccole morti cruenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora