Nei giorni a seguire tutto sembrava sfociare nella normalità. Mi sono ripresa subito fortunatamente dall'influenza che era soltanto un virus passeggero. Placido è cambiato.
Non so se definirlo un bene o un male. Mi sono pentita per alcune cose che gli ho detto, però ovviamente non connetto molto i neuroni quando vado fuori di testa. Ho cercato anche di farmi coraggio e di andare a chiedergli scusa, ma il mio orgoglio ha sempre preso il sopravvento e quindi non ci rivolgiamo la parola da più di 48 ore. Vivere in casa con una persona con cui non vuoi avere a che fare è una sfida ardua della vita. È evidente che qualcuno lassù vuole mettermi alla prova, altrimenti tutto questo casino io non so spiegarmelo.
Ritornando a Placido, dicevo che ho notato in lui un certo cambiamento, oserei dire, radicale. Non mi guarda più con gli stessi occhi dei primi giorni, non mi sorride, non mi parla e non si avvicina nemmeno per sbaglio. Non che io abbia bisogno di tutte queste cose eh, mettiamo in chiaro, ma vorrei almeno capire il motivo di tutto ciò. O glielo chiedo io, o qui non si va avanti.
-Pla, possiamo parlare?-
Gli dico mentre lui era impegnato con la sua chitarra. La poggia per terra e viene verso di me sedendosi al tavolo. Io faccio lo stesso.
-Senti, ascolta, mi dici che cos'hai adesso? Sei cambiato da qualche giorno, voglio capire-
-Non ho nulla-
Risponde sicuro di se.
-Non ci credo...-
Lo guardo fisso senza ricevere risposta. Poi continuo.
-Senti... Mi dispiace per le cose che ti ho detto, è solo che sono confusa... Ma se vuoi possiamo ricominciare-
Non so dove trovo il coraggio per tirare fuori certe parole ma alla fine l'ho fatto.
-Ecco vedi io...-
Inizia a parlare lui per poi essere interrotto dal suono del suo telefono. Si volta verso di esso e nel suo volto leggo una strana espressione.
-Chi è?-
Gli domando io curiosa.
-Umh... Nessuno, torno subito-
Afferra velocemente il suo cellulare e si dirige in bagno chiudendosi. La mia curiosità mi porta subito ad ascoltare la discussione da fuori la porta.
-Hey... ora sono occupato... Sì ci vediamo stasera, vabene piccola, ciao-Ritorno al mio posto.
-Eccomi-
Esclama tornando a sedersi. Dentro di me si crea un miscuglio di rabbia mista a delusione e tristezza, non so perché.
-Dicevi?-
Continua lui.
-Niente, non dicevo niente-
Concludo alzandomi e quasi "scappando" in camera mia. Mi chiudo la porta alle spalle e mi siedo sul letto facendo scorrere qualche lacrima che subito asciugo.
Questa non può essere gelosia.
Non può.
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I have seen you
Fanfiction"Ti ho vista. Non ricordo nemmeno dove. Stavi cantando, credo. Eri solo tu, in un'altra dimensione, oltre una porta immaginaria. Tu mi hai dato la chiave per entrare." "Ti ho visto. Non ricordo dove. Stavi suonando, credo. Eri solo tu, in un'altra d...